VOTO CATTOLICO: PREVALE L’ASTENSIONE E IL PDL IN 4 MESI PERDE 9 PUNTI CHE VANNO ALL’UDC
Settembre 27th, 2009 Riccardo FucileDALLA RICERCA “I CATTOLICI DOPO LE ELEZIONI DEL 2009” EMERGE SIA IL DISIMPEGNO DAL VOTO CHE UN RIPOSIZIONAMENTO AL CENTRO… IL PD E’ GIUDICATO TROPPO LAICO, MA SUL PDL PESANO GLI SCANDALI DEL PREMIER
Secondo il sondaggio dell’Ipsos di Nando Pagnoncelli “l’elettorato cattolico è in piena fase di smarrimento e disorientamento e sta confluendo nella zona grigia dell’astensionismo”.
Se alle politiche del 2008 era rimasto a casa il 24,5% dei cattolici praticanti, alle europee del 2009 gli astenuti sono diventati ben il 39,1%, con un segno + 14,6%.
Al netto delle debite distinzioni fra le due diverse consultazioni, rimane un dato rilevante comunque.
Ma emerge altro dalla ricerca “I cattolici dopo le elezioni del 2009”.
Se si fa un confronto tra Politiche 2008 ed Europee 2009, chi è stato più penalizzato dal voto cattolico è stato senza dubbio il Pd (-3,9%), compensato parzialmente dalla crescita dell’Idv (+ 2,6%). Stabili più o meno gli altri.
Per quanto concerne il Pdl, se nel raffronto tra le due votazioni lo scarto negativo è impercettibile (-0,1%), è invece consistente, secondo i rilievi mensili Ipsos, il calo rilevante registrato negli ultimi 4 mesi dal centrodestra.
Da aprile a luglio, la coalizione da gennaio 2006 stabilmente preferita al centrosinistra da parte dei cattolici, con picchi oltre il 50%, è scivolato di ben 9 punti, arrivando al 41,2%.
A beneficiarne però non è il Centrosinistra che solo nell’ultimo mese ha avuto un incremento del 2%, ma l’area del non voto che è passa dal 25% di aprile al 37% di luglio.
Si apre a destra quindi un vuoto di una parte del mondo cattolico, determinata dalla coincidenza del caso escort e del comportamento privato del premier. Continua »