Settembre 1st, 2009 Riccardo Fucile
IL TIMES: “STAVOLTA HA ESAGERATO: E’ TROPPO ANCHE PER IL SUO EGO, DIVISO TRA RIDICOLO E MEGALOMANIA”… LE FIGARO: “PER LUI NON CI SARANNO INDULGENZE”… GUARDIAN: “IL PREMIER DICHIARA GUERRA AI MEDIA EUROPEI”…DIE WELT: “UNO SQUALLIDO PING PONG”… LE MONDE: “UNA BRUTTA FAVOLA” …THE NATION: “LA DENUNCIA E’ SCANDALOSA”… NEWSWEEK: “SMETTA DI SALTELLARE CON RAGAZZE NUDE”
”Le Figaro”, quotidiano vicino al presidente francese Sarkozy, scrive: “Lo stile del quotidiano il Giornale è simile a quello dei pasdaran del regime iraniano. E’ lo stesso giornale che aveva dato della snob a Carla Sarkozy perchè non si era piegata al programma ufficiale del G8, costringendo poi Berlusconi a scusarsi con lei”.
”Le Croix” il più grande giornale cattolico francese: “Il conflitto con la Chiesa potrebbe essere insanabile, a causa della vita dissoluta del premier e dell’alleanza con il partito xenofobo della Lega”
Il “Times” di Londra scrive: “Nel lanciare i suoi mastini all’attacco dei media di opposizione, stavolta il premier italiano ha esagerato, mordendo più di quello che poteva digerire: la Chiesa cattolica e una coalizione di giornali italiani e stranieri sono troppo, anche per lo smisurato ego di Berlusconi. In un mondo più semplice e diretto egli avrebbe dovuto dimettersi già da tempo.
Ma lui è la risposta dell’Europa al Chavez del Venezuela, un populista che alternativamente minaccia e seduce, per conquistare il potere e smantellare ogni tipo di opposizione.
Resta popolare grazie al controllo sui media nazionali, grazie all’immunità che ha fatto approvare dal Parlamento, grazie ai limiti che ha posto all’opposizione istituzionale. Continua »
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Settembre 1st, 2009 Riccardo Fucile
LA PROPOSTA DI TREMONTI DI DIVIDERE IN DUE IL SALARIO, UNA PARTE FISSA E UNA LEGATA AGLI UTILI DELL’AZIENDA, E’ IMPRATICABILE… IN GERMANIA E’ LEGATA ALLA GESTIONE DELL’IMPRESA ED HA SENSO… IN ITALIA LE AZIENDE UFFICIALMENTE NON HANNO QUASI MAI UTILI… MEGLIO LA CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO
Al Meeting di Comunione e Liberazione, il ministro Tremonti ha estratto una nuova-vecchia idea dal cilindro: la compartecipazione dei lavoratori all’utile dell’impresa, un sistema, a suo dire, per uscire dalla crisi. ,
Ha parlato in termini generali di “concretizzare lo stare insieme nella stessa azienda”, in termini in verità un po’ vaghi.
Il rischio è che si tratti del solito annuncio mediatico di cui dopo due giorni non si sa più nulla.
La prima osservazione che balza agli occhi è che è alquanto singolare che si parli di compartecipazione agli utili, quando questi sono praticamente inesistenti, a causa della crisi economica internazionale che tutto lascia pensare avrà riflessi anche nei prossimi anni.
La proposta rischia di diventare più una compartecipazione alle perdite che agli utili, tanto per capirci.
In pratica il lavoratore avrebbe il salario diviso in due parti: una fissa e una dipendente dal livello dell’utile, che quando l’utile non c’è si azzera. Continua »
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Settembre 1st, 2009 Riccardo Fucile
SI IMBARBARISCE IL CONFRONTO POLITICO, TRA INFORMATIVE, CASELLARI GIUDIZIARI E DIVIETO DI FARE DOMANDE… BERLUSCONI FACEVA MEGLIO A RISPONDERE E A FARE AUTOCRITICA… MA I RESPINGIMENTI SONO PEGGIORI DEGLI INSULTI E I TG TACCIONO SULLA VIOLAZIONE DEI DIRITTI INTERNAZIONALI
Non sappiamo se l’assunzione di Vittorio Feltri alla direzione de “il Giornale” sia costata quanto il premier ha incassato dalla cessione di Kaka al Real Madrid, pensiamo di no.
Ma i primi effetti delle due manovre di mercato si sono viste, su entrambi i fronti. Sconfitta secca del Milan nel derby ed effetto boomerang per lo scoop (o presunto tale) del quotidiano di proprietà del fratello di Silvio.
Saltata la Perdonanza, ecco le parole di fuoco del cardinal Bagnasco che ha definito “disgustose” le tesi accusatorie di Feltri verso Boffo, direttore di Avvenire, calato il gelo con il Vaticano.
Sino alla farsa della disponibilità di Bossi e Calderoli (che coppia…) di recarsi loro in Vaticano a mediare, dimenticando di essere stati i primi, una settimana fa, a minacciare la Santa Sede di rivedere il Concordato. Povero Letta, giunto pare a un passo dalle dimissioni, nel cercare di tenere a freno gli “intemperanti”.
Feltri ha agito di sua iniziativa? Probabile. Ma certamente Silvio non era all’oscuro. Sono stati forse sbagliati i tempi, ma la miccia era stata innestata.
La famosa “informativa” pubblicata da Feltri, in realtà non risulterebbe agli atti, ma gli sarebbe stata passata dalla stessa fonte che l’aveva inviata a suo tempo ai vescovi italiani. Da qui ora la polemica sull’ipotetica longa manus dei servizi segreti.
Anche questa volta il centrodestra è riuscito a farsi del male da solo, i giornali sono diventati “gazzette di guerra” per la resa dei conti tra signorie economiche, clan politici, potentati editoriali. Continua »
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