Settembre 26th, 2009 Riccardo Fucile
“IN LIBIA SITUAZIONE INACCETTABILE, NELLE CARCERI LIBICHE CONDIZIONI TERRIFICANTI”… “BASTA COI RESPINGIMENTI CHE VIOLANO LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI, IN LIBIA NON E’ GARANTITO ALCUN DIRITTO UMANO”… ORRORI NEI CAMPI DI MISRATAH, KUFRA E GARABOULLI… SIAMO DIVENTATI COMPLICI E COMPAGNI DI MERENDA DI UNA VERGOGNOSA DITTATURA
Lo andiamo ripetendo da mesi, come lo stanno dicendo il presidente della Repubblica Napolitano, il Presidente della Camera Fini, l’Onu, la Ue, tutto il mondo civile: non si possono fare respingimenti verso un Paese in cui esiste una dittatura che non ha alcun rispetto dei diritti umani, non si possono fare accordi con Stati che gestiscono gli sbarchi dei clandestini a proprio uso e consumo, non si possono regalare 5 miliardi di dollari a un amico del terrorismo internazionale.
La Libia accoglie migranti del Corno d’Africa per sfruttarli nella costruzione delle opere pubbliche, sottopagandoli, quando poi non servono più li scarica verso altri Paesi.
E’ uno Stato che ci chiede presunti danni di una guerra di 100 anni fa e che ha già riscosso almeno altre tre volte da altrettanti governi.
E’ un Paese dove non esiste democrazia, dove non esiste dissenso, dove gli oppositori finiscono con una corda al collo.
Dove i migranti vengono venduti alla criminalità , collusa col governo libico, per portarli nei paesi europei a fasi alterne.
Altro che trattato bilaterale italo-libico di cui vantarsi, abbiamo di fatto assoldato il killer che fa il lavoro sporco per conto nostro, in modo che Frattini e Maroni possano mostrare le loro mani pulite. Come se il governo facesse un accordo con mafia e camorra per ridurre il numero dei meridionali che vengono a lavorare al nord.
E il governo se ne vanta pure, attaccando spesso gli organismi internazionali: una volta non hanno titolo, un’altra chi parla lo fa a titolo personale, insomma non valeva mai la condanna internazionale di turno.
Ora stanno arrivando a raffica, presi a sberloni sia dai massimi vertici dell’Onu che della Ue, e le facce di Frattini e Maroni sono ormai paonazze dalle sberle che arrivano da tutte le parti. Continua »
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Settembre 26th, 2009 Riccardo Fucile
PRESENTATA LA PROPOSTA DI LEGGE BIPARTISAN DI GRANATA (PDL) E SARUBBI (PD).…. PER OTTENERE LA CITTADINANZA, COME AVVIENE IN FRANCIA, BISOGNERA’ ESSERE NATI IN ITALIA DA GENITORI CHE QUA STABILMENTE RISIEDONO DA ALMENO 5 ANNI… AGLI ADULTI RICHIESTI 5 ANNI DI RESIDENZA LEGALE IN ITALIA, UN REDDITO MINIMO, UN ESAME DI LINGUA E IL GIURAMENTO DI OSSERVANZA DELLA COSTITUZIONE
Nasce da un insolito accordo bipartisan tra la componente cattolica del Pd e quella finiana del Pdl la proposta di legge per cambiare i criteri della concessione della cittadinanza italiana agli immigrati regolari.
Per una volta destra e sinistra si sono messi intelligentemente a un tavolo e sono arrivati, di comune accordo, alla stesura di un testo condiviso che verrà presentato attraverso un’iniziativa pubblica dai due estensori principali, Fabio Granata del Pdl, vicino al presidente della Camera, Gianfranco Fini, e Andrea Sarubbi del Pd, di formazione cattolica.
Si tratta di una proposta che prevede alcuno cambiamenti fondamentali: non sarà più necessaria la discendenza di sangue per diventare cittadini italiani, ma sarà sufficiente il “jus soli”, ovvero essere nati sul suolo italiano da genitori che nel nostro Paese ormai stabilmente risiedono.
In pratica si apre al modello di integrazione francese, ovviamente per quanto riguarda gli immigrati regolari.
In primo luogo diventerà cittadino italiano “il minore nato in Italia da genitori stranieri, di cui almeno uno legalmente soggiornante da 5 anni ed attualmente residente”, se i genitori ne faranno richiesta all’atto della nascita.
In ogni caso il figlio di stranieri nato in Italia potrà chiedere di diventare italiano al compimento del 18° anno di età . Continua »
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Settembre 26th, 2009 Riccardo Fucile
CON LE LEGGE 102/2009 IL GOVERNO SI E’ RIMANGIATO LE NORME ANTIFANNULLONI NELLA P.A…. C’ERA IL RISCHIO CHE FOSSERO DICHIARATE ANTICOSTITUZIONALI E SI E’ DECISO IL DIETROFRONT… COME MAI LA NOTIZIA NON E’ STATA DATA DA BRUNETTA CON LA STESSA GRANCASSA MEDIATICA?
Per la serie “non c’è mai limite al peggio” è andato silenziosamente in onda, senza spot e annunci mediatici, trombette e pifferai, un logoro film vintage cui non eravamo abituati neanche nella prima Repubblica.
Ricordate le casse acustiche a tutto volume con cui il governo e Brunetta ci aveva rotto i timpani un anno fa, annunciando la “rivoluzione nella Pubblica Amministrazione”?
Ricordate i proclami “Basta coi fannulloni, potere a chi lavora” ?
Ricordate i richiami alla meritocrazia e le misure antiassenteismo, come le indennità di malattia ridotta e la reperibilità per malattia estesa a tutto il giorno?
Bene, scordatevele, nessuno ve lo ha detto, ma sono state abrogate per legge da Brunetta.
Dalla rivoluzione alla restaurazione, come nella migliore tradizione storica dei nostri avi.
Con un decreto legge pubblicato l’1 luglio, diventato recentemente la legge n. 102/2009, è stata, infatti, abrogata la normativa “antifannulloni” varata l’anno scorso dal Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, che prevedeva disposizioni restrittive per gli impiegati pubblici, tra le quali un’indennità di malattia ridotta e una fascia di reperibilità per i dipendenti in malattia estesa praticamente a tutta la giornata ( unica ora d’aria prevista dalle 13 alle 14). Continua »
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