Settembre 21st, 2009 Riccardo Fucile
IL GOVERNO PER QUADRARE I CONTI DA’ IL VIA LIBERA ALLE NUOVE VIDEOLOTTERY, CON SALE FINO A 150 MACCHINETTE….PER IL GRATTA E VINCI NUOVI 10.000 PUNTI VENDITA, CI SARA’ LA LOTTERIA ANCHE AL SUPERMERCATO…UN’INVASIONE DI SCOMMESSE PER RUBARE I SOLDI AI PIU’ DEBOLI
Il piatto dei conti pubblici piange e il Ministero dell’Economia, attraverso i Monopoli di Stato, si prepara ad un’offensiva senza precedenti nel campo dei cosiddetti “giochi di intrattenimento”, un settore in cui in tempi rapidi è possibile reperire “soldi freschi”, quei pochi che rimangono nelle tasche di tanti italiani.
Al governo non viene certo in mente di riscuotere i 90 miliardi che le concessionarie di slot machine, in base a una sentenza della Corte dei Conti, devono restituire allo Stato, avendo evaso il fisco, anzi si era tentato di fare passare una sanatoria occulta per ridurre al minimo la multa. Operazione andata male per ora grazie all’intervento di pochi giornali che avevano denunciato il tentativo di insabbiare il debito dei concessionari, molti dei quali legati ai partiti politici.
La riscossione dei 90 miliardi rimane “congelata” e presto vedrete sarà condonata in altra forma, eppure sarebbe un’entrata pari ad almeno tre finanziarie, che permetterebbe di sistemare i conti dello Stato.
In compenso ecco la novità : arriveranno Gratta e Vinci a pioggia, jackpot stellari con le slot machines di nuova generazione, roulette, fiches e croupier su internet, persino il resto del supermercato da “reinvestire” subito in nuove scommesse. Continua »
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Settembre 21st, 2009 Riccardo Fucile
STUDIO DELLA CGIA DI MESTRE: IL LAVORATORE DIPENDENTE IN ITALIA HA IL RECORD EUROPEO DI TASSAZIONE: IN ITALIA SI PAGA IL 44% CONTRO LA MEDIA EUROPEA DEL 34,3%… SU REDDITO E SOCIETA’ IL 36,2% CONTRO IL 28,7% DI MEDIA NELLA UE… SUI PROFITTI COMMERCIALI IL 73%: SU 181 PAESI, DIETRO DI NOI SOLO IN 15… E LA SPESA SOCIALE E’ UN MIRAGGIO
Ogni volta che gli italiani sentono parlare di pressione fiscale, il loro sistema nervoso viene messo a dura prova.
E a leggere i risultati dello studio appena pubblicato dalla Cgia di Mestre, su dati Eurostat, l’istituto statistico continentale, difficile non immaginare che molti saranno presi da raptus omicida.
Dai dati emerge che su ogni italiano grava un macigno tributario annuo di 7.777 euro di media, a fronte del quale la spesa sociale che lo Stato restituisce, cioè quella per sanità , istruzione e i cosiddetti ammortizzatori, è di 7.749 euro.
Facciamo un confronto con Germania e Francia.
I tedeschi pagano meno tasse di noi, ovvero 7.052 euro l’anno pro capite e nonostante questo ricevono in spesa sociale 8.972 euro a testa.
In Francia pagano più tasse di noi, 8.053 euro l’anno a testa, ma recuperano ben 10.494 euro di spesa sociale che lo Stato sborsa per ognuno di loro.
Ne emerge la considerazione, secondo la Cgia, che “pur in presenza di un peso tributario elevato, in Italia non vengono destinate risorse adeguate per i più deboli”. Continua »
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Settembre 21st, 2009 Riccardo Fucile
IN VENTI MINUTI, GIOVEDI SCORSO, LA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI DELLA CAMERA HA IMBOSCATO LA PRATICA… DURANTE LE ELEZIONI VI ERANO STATE 8 PROPOSTE, ORA SI INSABBIA TUTTO… SI SAREBBERO RISPARMIATI 10 MILIARDI, MA ALLA LEGA FANNO COMODO LE POLTRONE
Solo che per spese del personale costano al contribuente italiano 2,5 miliardi di euro l’anno, un altro miliardo va per le spese generali di amministrazione.
Molte altre voci sarebbero accorpabili ad altre strutture ( viabilità , servizi, edilizia scolastica, formazione professionale, sviluppo economico, trasporti, mercato del lavoro, promozione della cultura, servizi sociali) con un notevole risparmio dei costi.
Le indennità degli amministratori ammontano a ben 119 milioni di euro .
Secondo i calcoli dell’Eurispes, l’abolizione delle Provincie italiane comporterebbe un risparmio a regime di circa 10 miliardi di euro, pari a una manovra finanziaria di media entità .
Ovviamente ammortizzando nel tempo la riduzione e l’integrazione altrove del personale.
Nel centrodestra una testata come “Libero” ne aveva fatto una martellante campagna, raccogliendo migliaia di adesioni.
Molti anche i parlamentari del Pdl, dell’Udc, dell’Idv che avevano condiviso l’iniziativa, presentando ben 8 proposte di modifica costituzionale ( 4 alla Camera e 4 al Senato) per eliminare le Province.
L’entusiasmo però è durato giusto il tempo della campagna elettorale ( ma che strano…). Continua »
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