Settembre 8th, 2009 Riccardo Fucile
CONTINUANO LE MANIFESTAZIONI DI UMORISMO RAZZISTA DELLA PADAGNA DELLA MAGNA MAGNA: I LEGHISTI CONTRO GLI INVIATI DEL TG1 PERCHE’ ROMANI… VOLEVANO GIORNALISTI VENETI AL GRIDO “IL VENETO NON E’ UNA COLONIA” … LA RAI REPLICA: PAROLE FARNETICANTI
In guerra con tutto il mondo, vittime della legge del conterraneo Basaglia che ha chiuso anni fa i manicomi, lasciando liberi tutti, penalizzati dagli scarsi posti che ormai gli ospedali veneti hanno a psichiatria, i leghisti locali ora hanno dichiarato guerra pure al Tg1.
La madre di tutte le battaglie, sarebbe meglio dire “bottiglie” bevute, questa volta è la regata storica di Venezia: a raccontare il corteo tradizionale sul Canal Grande sarebbero stati per il Tg1 Giancarlo Mingoli ed Elisa Alzano, romano lui, siciliana lei.
Quando i leghisti puri e duri (di testa) della Serenissima lo hanno saputo, apriti cielo: “Siamo stufi. Il Veneto non è una colonia” hanno gridato all’unisono per bocca (e alito cattivo) del capogruppo leghista in Comune, denunciato all’anagrafe come tale Alberto Mazzonetto.
Il Mazzonetto ha sostenuto: “E’ scandaloso che la telecronaca non sia affidata a giornalisti veneti. Al solito saccente da Roma, questa volta è stata affiancata una siciliana”.
I due giornalisti sono rimasti allibiti e la Alzano pare l’abbia presa in ridere, visto che è sposata con un padano e ha il suocero leghista ( poveretta…).
Ma al Tg1 l’hanno presa male e sono intervenuti i rappresentanti sindacali: “Se da un lato si cerca di sorridere alle farneticanti dichiarazioni di un consigliere in vena di battute da osteria, non si può rimanere in silenzio rispetto a una visione culturale che arriva a una condanna a priori di incompetenza solo sulla base della provenienza regionale di due colleghi di assoluta credibilità professionale”. Continua »
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Settembre 8th, 2009 Riccardo Fucile
UN GRANDE MAESTRO DA’ DIGNITA AI TERREMOTATI, MENTRE IL GOVERNO BALBETTA E NASCONDE GLI SFOLLATI…..TRA TENDOPOLI, ALBERGHI E 4.500 CASETTE, SI SONO GIA’ SPESI 838 MILIONI PER AVERE 16.000 POSTI LETTO A FINE DICEMBRE.….CON GLI STESSI SOLDI, CON CASETTE DI LEGNO E MODULI DI LUSSO, CI SAREBBERO STATI 39.000 POSTI LETTO A SETTEMBRE
“L’inno di Mameli va lasciato così com’è”: parola e musica di Riccardo Muti che due giorni fa ha tenuto uno straordinario concerto all’Aquila, presente il presidente Napolitano e 9.000 terremotati commossi.
Muti loda “quest’Italia di cui spesso non si parla bene, ma che nel dolore e nella tragedia dimostra qualità umane straordinarie” e trasmette a tutti la “sensazione che siano le anime delle vittime a ispirare i musicisti”.
Muti dirige 300 musicisti, tutti abruzzesi, ha voluto così, che fossero di quella terra, e ha riunito le forze musicali della regione, per un concerto che ha creato un phatos incredibile.
Iniziato con l’inno di Mameli, il maestro, con un fuori programma, l’ha concluso nuovamente con l’Inno nazionale, alla faccia della Lega.
Una esecuzione da brividi, veloce come lui la vuole, cantavano i coristi, cantava la platea dei 9.000 aquilani, tra lacrime e ovazioni.
Non c’era nulla di mondano, niente arie di passerella, solo il fremito del nostro popolo.
Il giorno dopo si ritorna però alla normalità , ai tentativi di nascondere una verità ormai scomoda per le autorità . Continua »
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Settembre 8th, 2009 Riccardo Fucile
LA PADAGNA DEL MAGNA MAGNA PREMIA LA MERITOCRAZIA: NONOSTANTE LE RIPETUTE BOCCIATURE, IL FIGLIO DEL SENATUR TROVA UN DOPPIO LAVORO SUBITO… ASSISTENTE DI SPERONI AL PARLAMENTO EUROPEO E NELLA PRESIDENZA DELL’OSSERVATORIO SULLA TRASPARENZA DELLA FIERA DI MILANO…
Nelle scorse settimane si è scritto un altro capitolo del romanzo della “Padagna del magna magna”. Quante volte la Lega impreca quotidianamente contro la politica clientelare del Sud, mette l’accento sulle assunzioni facili nella Roma ladrona, stigmatizza stipendi esagerati che percepiscono tanti portaborse che vivono alle spalle della politica.
E poi il Senatur tuona nei comizi contro le raccomandazioni dei professori meridionali, maledice la capitale corrotta e i suoi politici, corroborato dalla badante che sorride estasiata ogni volta che bonfonchia parole spesso incomprensibili.
La Lega è invece sinonimo di meritocrazia, “avanti i migliori”, nessuna raccomandazione in Padagna, nessun stipendio garantito ai portaborse della politica centralista.
Parole sagge, peccato che ci creda solo qualche ubriacone da osteria, perchè la realtà è molto, ma molto diversa.
Non a caso la battaglia della Lega contro l’abolizione delle Province ha una precisa chiave di lettura: dove sistema poi la Lega tutta quella casta di dirigenti leghisti, affamati di potere e quattrini?
Almeno le Provincia ed enti collegati assicurano delle belle poltrone per far riposare le chiappe padane di qualche ambizioso locale in camicia verde che non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena. Continua »
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