Marzo 4th, 2010 Riccardo Fucile
UNA SCOTTANTE TELEFONATA TRA DE SANTIS E L’ARCHITETTO FACCHINI PER FERMARE IL SERVIZIO SULLA SCUOLA DEI CARABINIERI… L’APPUNTO FU CONSEGNATO A PAOLO BERLUSCONI: IL SERVIZIO NON ANDO’ MAI IN ONDA
Lo rivela stamani il “Secolo XIX”, quotidiano genovese: gli uomini della cricca della Protezione civile erano riusciti a fermare un servizio confezionato dal Gabibbo sullo scandalo della Scuola Marescialli e Carabinieri di Firenze, attraverso un appunto di dieci righe fatto pervenire da Fabio De Santis nelle mani di Paolo Berlusconi.
E’ quanto emerge dal deposito di nuove carte da parte della Procura di Firenze, in merito all’inchiesta sugli appalti che ruotavano intorno alla Protezione civile.
Alle ore 15.37 del 15 dicembre 2009, De Santis chiama allarmato l’architetto Giovanni Facchini: ha appena saputo dal capo cantiere della Astaldi che il Gabibbo si aggirava da due giorni nell’area del Castello, dove da un decina di anni si dovrebbe costruire una enorme scuola per i sottufficiali dell’Arma, con tanto di stadio da 8.000 persone, alla modica cifra di 180 milioni di euro.
Nel frattempo era sparita la leva obbligatoria e gli aspiranti marescialli si erano ridotti a meno di 400 l’anno, ma poco importava.
Le voci su presunte mazzette e una inchiesta in corso su un paio di ex assessori di sinistra della giunta fiorentina nonchè il coinvolgimento nell’utilizzo dell’area da parte di Ligresti, già preoccupavano De Santis, attualmente in carcere per associazione a delinquere e truffa ai danni dello Stato. Continua »
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Marzo 4th, 2010 Riccardo Fucile
LA BOCCIATURA DELLA LISTA FORMIGONI SCATENA IL REGOLAMENTO DI CONTI INTERNO: LA LEGA CHE IRONIZZAVA ORA SE LA FA SOTTO… MA IL PRECEDENTE DI UNA SENTENZA DEL CONSIGLIO DI STATO DEL 7 NOVEMBRE 2006 ALLA FINE DARA’ RAGIONE AL PDL CHE RIMARRA’ ESCLUSO SOLO IN LAZIO
In attesa delle decisioni del Tar, il centrodestra avrà qualche giorno per riflettere sula strategia da adottare in merito alla vicenda “liste bocciate”, ma è indubbio che se prima esistevano “dissensi sopiti” nel Pdl, questi stanno ora emergendo a tutto tondo.
Sia sulla linea politica (“in questo partito, così com’è, non mi ci riconosco”, dichirazione di Fini di due giorni fa) sia sulla sua organizzazione (“Qui non sanno presentare neanche le liste e pensano a litigare con me che non sono sono d’accordo sui temi etici e sulla cittadinanza” affermazione di Fini di ieri), mentre il premier invoca la piazza e la solita soluzione da cummenda “rifaccio Forza Italia e comando solo io”.
La Lega poi è passata dallo sberleffo verso il Pdl (“sono dei dilettanti, noi non sbagliamo mai”) al capire che, se salta Formigoni, saltano anche le liste collegate, Lega compresa.
Ci hanno messo un paio di giorni, poi alla fine l’hanno compreso persino loro. Peccato che nessuno della Lega abbia spiegato come mai si erano impegnati a raccogliere 1.700 firme per la lista Formigoni e poi ne hanno consegnato solo 300, e pure taroccate, visto che se ne sono salvate solo 30.
Misteri dei furbetti del quartierino della padagna del magna magna.
In ogni caso, a nostro parere, alla fine il centrodestra rimarrà escluso solo dal Lazio, dove il vizio è evidente.
La lista non è stata neanche presentata, non risulta agli atti e i filmati smentiscono la versione della “minaccia fisica” che avrebbe impedito la consegna (l’unica che potrebbe rimettere in gioco la lista).
Per quanto riguarda la Lombardia invece, cosa dice la la motivazione con cui è stato respinto il ricorso di Formigoni?
Che “se Formigoni non corre per le regionali, non c’è pregiudizio giuridicamente rilevante all’interesse pubblico”.
Certamente vero che non esista un interesse pubblico che sia la persona di Formigoni il candidato del Pdl, ma è tale che vi sia “un candidato” del Pdl: se Formigoni non ha un incontestabile diritto, in quanto Formigoni, a essere candidato, ce l’ha nel momento in cui è lui il designato a rappresentare quanti si riconoscono nel Pdl. Continua »
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Marzo 4th, 2010 Riccardo Fucile
UN SITO NATO DAL NULLA HA RAGGIUNTO MEZZO MILIONE DI ITALIANI, PARLANDO IL LINGUAGGIO DELLA TOLLERANZA, DELLA LEGALITA’, DELLA SOLIDARIETA’, DEI VALORI, DELLA COERENZA… IN UN GIORNO ABBIAMO PIU’ RAPPORTI CON GLI ITALIANI CHE UN SEGRETARIO DI PARTITO IN UN NORMALE COMIZIO: GRAZIE A VOI
Forse è la dimostrazione che anche a Destra qualcosa può cambiare o forse sta già cambiando, nella coscienza e nella mentalità dell’elettore.
Meno sicuramente nei vertici dei partiti, presi da beghe interne, arrivismo, ambizioni, corruzione delle anime, prima ancora che delle persone.
Abbiamo traguardato i 500.000 contatti, marciamo giornalmente su livelli superiori alle presenze degli elettori a un normale comizio dei massimi esponenti di un partito, riusciamo a parlare e confrontarci serenamente con tutti.
Non amiamo divise e reggimenti, chiamate alle armi e trombettieri: esponiamo fatti, dati, cifre per dimostrare le nostre tesi, argomentiamo le nostre opinioni.
Abbiamo anticipato notizie e accadimenti, non fermandoci alle apparenze e agli spottoni.
Se siamo critici verso il governo è perchè riteniamo un dovere, per un uomo e una donna di destra militante, vigilare sull’applicazione delle idee che si amano.
A destra non si sta per convenienza o per evitare processi, non si sta coi poteri forti, ma con i più deboli, con coloro che non hanno voce, con i milioni di italiani a basso reddito che hanno visto nella destra una speranza di vita, di cambiamento, un progetto di società , un modello di sviluppo che tuteli l’ambiente, la legalità , la giustizia.
E se un governo latita, non è solo un diritto, ma è un preciso dovere esprimere dissenso.
Abbiamo fatto spesso una opposizione sui contenuti che neanche la sinistra è stata capace di fare, perennemente presa dalle divisioni interne.
Un Paese si regge anche sul controllo dell’opposizione e attualmente non c’è nè chi governa nè chi si oppone: solo una palude di conformismo, dove emergono solo le verità o le obiezioni precostituite.
Ben vengano gruppi critici e osservatori imparziali sia a destra che a sinistra, il Paese ha bisogno di questo. Continua »
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