Marzo 30th, 2010 Riccardo Fucile
A LECCO, IL LEGHISTA CASTELLI PERDE LA BATTAGLIA PER L’ELEZIONE A SINDACO (40,2% CONTRO 50,2%) ….A VENEZIA IL MINISTRO BRUNETTA STA SOCCOMBENDO 42,2% CONTRO IL 51,4% DI ORSONI (PD)…. UN ALTRO SUCCESSO DELL’ACCOPPIATA BERLUSCONI-BOSSI
“Dal profondo Nord alle regioni rosse, l’avanzata trionfale del Carroccio”, titolava un quotidiano stamane: dopo aver vinto in Veneto grazie al regalo del premier e in Piemonte grazie ai grillini, salvo scendere in Lombardia dal 27,1% delle politiche 2008 al 25,6% delle regionali di ieri, restare bloccati in Piemonte e Liguria, e aumentare semplicemente alle regionali dell’1,4%, ecco che la Lega è finita a bagno nel lago.
E con alla guida del motoscafo addirittura un suo viceministro, Roberto Castelli da Lecco.
Dopo il periodo travagliato della sindaco Antonella Faggi di centrodestra, eletta nel 2006 con il 53,5% di consensi, il leghista Castelli sfidava, in una delle roccaforti della Lega, il candidato della sinistra Virginio Brivio.
Per i lecchesi l’occasione di ringraziare Castelli per quanto la Lega ha fatto per loro, tributandogli un consenso quasi unanime?
Beh non proprio, visto che a sorpresa ha vinto Brivio con il 50,2% di voti, contro il 44,2% di Castelli che ha peraltro raccolto pure meno dei due partiti che lo appoggiavano ( Pdl 25,7%, Lega Nord 20,7%).
Un’altro brillante successo dell’accoppiata Bossi-Berlusconi, perdita secca del 9% rispetto ai voti della Faggi di 4 anni fa.
Ma non finisce qua. Continua »
argomento: Berlusconi, Bossi, Brunetta, Comune, elezioni, frana, governo, LegaNord, PD, PdL, Politica, radici e valori | 1 Commento »
Marzo 30th, 2010 Riccardo Fucile
IL CENTRODESTRA HA PERSO CONTRO UNA SINISTRA CHE HA SAPUTO FARE GIOCO DI SQUADRA…LA LEGA RESTA CON LA MOSCHEA AL NASO, IL PDL COMPOSTO DA SOLI SOLISTI PERDE TUTTI I CANDIDATI DI AREA AN: “OCCORRE UN PARTITO CHE FACCIA POLITICA TRA LA GENTE, NON NEI SALOTTI”
Il candidato governatore del centrodestra Sandro Biasotti tornerà a Roma a fare il deputato: anche questa volta Claudio Burlando lo ha battuto con un 52,14% contro il 47,85% da lui raccolto.
Nonostante i sondaggi li dessero sul filo di lana fino a qualche settimana fa, la capacità di “fare gruppo” del centrosinistra ha avuto la meglio sulle troppe individualità che albergano nella coalizione di centrodestra.
Rispetto alle elezioni europee di un anno fa, il Pdl è sceso dal 34,40% al 29,33%, un 5% però recuperato dalla lista Biasotti (6%) .
Ma la Lega in Liguria non ha sfondato, anzi ha sbattuto il naso contro le mura della moschea tanto contestata e che alla fine non ha reso elettoralmente un bel nulla: la Lega passa dal 9,9% al 10,2%, percentuali inferiori persino all’Emilia Romagna, con un misero 8,5 in Genova città .
Persino nel quartiere dove hanno contestato la costruzione di una moschea i leghisti hanno preso solo un 3% in più di consensi, mentre il centrosinistra raggiunngeva il 60% di voti.
Biasotti ha fatto l’errore di rincorrere la Lega su un terreno che di consensi non ne porta, ma al contrario contribuisce a consolidare l’immagine di una destra becera e reazionaria, priva di modernità e di sguardo al futuro.
Il sedicente “vicepresidente” Bruzzone, capolista leghista, rappresentante della lobbie dei cacciatori, a questo punto si ritroverà a sparare ai passeri, senza potersi fregiare dell’ambito titolo che incautamente aveva usato già in campagna elettorale.
Si consolerà con la considerevole diaria regionale e la solita oscura opposizione, mentre Biasotti che dieci anni fa vinse presentandosi come “l’uomo del rinnovamento”, tornerà alla Camera a fare il peones. Continua »
argomento: Biasotti, Burlando, Centrodestra in Liguria, denuncia, destra, elezioni, Genova, La Destra, LegaNord, moschea, PdL, Politica, radici e valori, Regione, Storace | Commenta »
Marzo 30th, 2010 Riccardo Fucile
RISPETTO ALLE EUROPEE DI UN ANNO FA, IL PDL PERDE IL 5,6%, LA LEGA, NONOSTANTE I REGALI DEL PREMIER, AUMENTA SOLO DELL’1,4%… REGGONO PD, IDV E UDC….COTA VINCE IN PIEMONTE GRAZIE AI GRILLINI
E’ finita 7-6 per la sinistra la disfida delle regionali che, sulla base dei voti di un anno fa, avrebbe dovuto veder prevalere il centrodestra per 10-3.
Eppure, per i vertici berlusconiani si tratterebbe di un grande successo: nulla di più falso se si esaminano i voti raccolti dai singoli partiti.
Iniziamo dal Pdl che alle europee, con una percentuale di votanti quasi omogenea, aveva raccolto il 32,3% di consensi: pur scorporando i dati della provincia di Roma, dove il Pdl non era questa volta presente per le noti vicende, il Pdl è sceso al 26,7%, ovvero ha perso il 5,6% .
Due anni fa alle politiche aveva il 33,3% in quegli stessi collegi dove ieri era presente, in 24 mesi una perdita secca del 6,6%.
Il povero Bondi ieri sera ricordava che esistevano le liste dei governatori che avrebbero sottratto voti, peccato che due dei sei fossero leghisti e che il Pd, che aveva anch’esso le liste dei propri governatori, è passato dal 26,2% delle europee al 26% di queste regionali.
Argomento risibile quello di Bondi.
Il calo del Pdl non è stato compensato affatto dalla Lega che non ha avuto alcuna vittoria travolgente: dall’11,3% delle europee è arrivato solo al 12,7% con un incremento dell’1,4%.
Questo grazie al regalo del Veneto che ha permesso a Zaia di trainare il partito nel sorpasso al Pdl: sarebbe bastato confermare Galan e la Lega sarebbe rimasta alle sue percentuali.
Per non parlare di Cota che vince solo grazie alla stupidità degli avversari (la lista dei grillini porta via il 3% alla Bresso) e che rimane fermo intorno al 15-16% di voti che la Lega aveva già alle Europee.
In Liguria la Lega viene addiritura stoppata e si deve accontentare di un aumento dello 0,3%, in Emilia è vero che arriva al 13,5%, ma già aveva l’11,1%. Miracoli non ce ne sono stati, insomma, a parte la campagna elettorale di Zaia finanziata coi soldi del Ministero dell’Agricoltura (diversi esposti sono stati presentati alla magistratura in tal senso).
Se comunque Berlusconi si è accreditato, per salvarsi da due processi, come il futuro candidato alla segreteria della Lega, agendo per adesso come quinta colonna padana, il vero vincitore di queste regionali ha il nome di Gianfranco Fini. Continua »
argomento: Berlusconi, destra, elezioni, Fini, LegaNord, PdL, Politica, radici e valori, Roma | 1 Commento »