Marzo 11th, 2010 Riccardo Fucile
IL PDL E’ UN PARTITO DI NOMINATI CHE RICORDA LE VECCHIE CORRENTI DC ED E’ RETTO DA UN DIRIGISMO SIMILE AL CENTRALISMO DEMOCRATICO COMUNISTA…BASTA CON INVENTARSI UN NEMICO PER MASCHERARE LE PROPRIE MANCANZE POLITICHE E CULTURALI: L’ELETTORATO NON CI CREDE PIU’
Un errore dietro l’altro, un nervosismo sempre più evidente, una strategia sbagliata, l’ennesimo tentativo di appellarsi a una piazza sempre più disincantata.
Non è così che il Pdl riuscirà a trarsi fuori dalle sabbie mobili in cui è andato volontariamente a cadere.
Ieri il premier ha dato una ricostruzione alla ormai nota vicenda della mancata consegna della lista del Lazio che fa acqua da tutte le parti e che è smentita da due semplici considerazioni.
In primo luogo la presenza delle forze dell’ordine, alle dipendenze del ministero degli Interni, che mai avrebbero permesso una violenta prevaricazione da parte dei radicali.
Sostenere quanto ha detto ieri il premier è un insulto ai carabinieri presenti, oltre che ai “magistrati di sinistra”.
In secondo luogo, nella famosa scatola in cui avrebbero dovuto esserci tutti i documenti necessari per la presentazione della lista è stato acclarato a verbale che mancassero invece l’atto principale che attribuisce poteri ai presentatori, le accettazioni delle candidature, le dichiarazioni di collegamento con la lista regionale, i simboli e l’autorizzazione a utilizzarli.
Se questi documenti li aveva Milioni con sè, e si è allontanato con essi, risulta evidente che doveva operare dei cambiamenti e si è assentato un’ora per queste ragioni.
Se tutto ciò è potuto accadere è per la mancanza di organi collegiali di approvazione delle liste, come avviene in tutti i partiti, e di funzionari preparati che la lista la presentano con largo anticipo seguendo le direttive del vertice.
Il Pdl ha sbagliato a non ammettere le proprie gravi responsabilità : nessuno crede più alla favola che tutto ciò che accade sia colpa dei comunisti che neanche esistono più. E i cui eredi sono pasticcioni e divisi più di loro.
Inventarsi un nemico per giustificare le proprie carenze politiche ed organizzative può andare bene una volta, due, ma alla lunga il Pdl rischia di essere seppellito da una grande risata.
E invece si adotta la ritrita tattica della”mobilitazione di piazza” per protestare “contro chi non vuole farci votare”, quando è evidente che se l’elettore di centrodestra nella provincia di Roma non troverà il simbolo del Pdl è solo per la dabbenaggina della locale classe dirigente che dovrebbe essere presa a pernacchie. Continua »
argomento: Berlusconi, Costume, denuncia, destra, elezioni, governo, la casta, PdL, Politica, radici e valori, televisione | 2 commenti presenti »
Marzo 11th, 2010 Riccardo Fucile
PER ORA NEL MIRINO UNA LISTA DI APPOGGIO AL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA IN LIGURIA CHE NON E’ RIUSCITA A PRESENTARSI: MOLTE LE FIRME CONTRAFFATTE…GLI AUTENTICATORI SONO DUE POLITICI DEL PDL… MA PER LA COMMISSIONE ELETTORALE QUELLE CHE MERITANO VERIFICHE SONO MIGLIAIA, SOTTO ACCUSA ANCHE IL NUOVO PSI
L’esplodere dell’ennesimo scandalo sulle firme taroccate dei sottoscrittori veri o presunti delle liste elettorali per le Regionali, di cui avevamo trattato due giorni fa in seguito all’autodenuncia di un “professionista” della vendita delle firme ai partiti al quotidiano Secolo XIX, rischia di estendersi a breve.
La commissione elettorale, presieduta da un magistrato, ha infatti trasmesso ai pm migliaia di firme sospette.
Alcune decine poi spiccano in modo particolare.
Il procuratore della Repubblica di Genova, Francesco Lalla ha anticipato: “c’è un caso in cui 50 firme sono state chiaramente apposte dalla stessa mano, chi le ha siglate non si è nemmeno preoccupato di cambiare penna e di alterare un minimo la scrittura”.
E’ stato quindi apetto un fascicolo per falso, in cui finirà anche la dichiarazione di Andrea Pescini: “in Liguria ho venduto 7.000 firme per 20.000 euro a partiti che avevano difficoltà a raccoglierle”.
Il caso più clamoroso cui si riferiva il procuratore capo Lalla è quello di una lista che non è stata ammessa alla tornata elettorale: il gruppo “Democrazia Cristiana-Partito LIberale”, vicino al centrodestra.
Aveva allegato 1.931 firme, ne sono state dichiarate ammissibili solo 1.666, ma su tutte grava l’ombra del sospetto.
Il partito aveva già impugnato l’esclusione davanti al Tar per poter accedere, grazie al decreto interpretativo, a una regolarizzazione della lista attraverso una successiva integrazione dei sottoscrittori. Continua »
argomento: Biasotti, Centrodestra in Liguria, denuncia, elezioni, PdL, Politica, Regione | Commenta »
Marzo 11th, 2010 Riccardo Fucile
IL VENETO INVASO DA MEZZO MILIONE DI COPIE DELLA RIVISTA “IL WELFARE DELL’ITALIA”, A CURA DI UNA SOCIETA’ DEL MINISTERO DELL’AGRICOLTURA… EDIZIONE STRAORDINARIA IN CARTA PATINATA…INDAGA LA PROCURA, ZAIA IN IMBARAZZO: STANZIATI 3 MILIONI DI EURO….ALTRI 50 MILIONI DI FONDI PER PROMOZIONI DI PRODOTTI DOVE IL VENETO FA LA PARTE DEL LEONE
In tutto il Veneto dilaga la distribuzione gratuita nelle case e negli esercizi pubblici della rivista patinata “Il Welfare dell’Italia” in edizione straordinaria, curata da “Buonitalia” (una Spa interamente pubblica, 70% di quote del Ministero, 10% ciascuno di Ismea, Ice e Unioncamere).
Il contratto prevede una distribuzione di ben 500.000 copie: tutti gli elettori veneti potranno cosi bearsi della vista di Luca Zaia in gessato con il calice di vino in mano in copertina, o accanto a forme di parmigiano come a pagina quattro, o mentre coglie spighe di grano come a pagina sette.
O può sempre indirizzarsi laddove il ministro figura mentre affetta salumi, esibisce tartufi o posa accanto a cassette di frutta.
Il problema però è che dei fondi Ue per l’agroalimentare sono stati destinati alla diffusione in Veneto di una rivista promozionale della campagna elettorale del ministro dell’agricoltura.
Non a caso la Procura di Venezia ha aperto un fascicolo per verificare la correttezza della pratica e il ministro Zaia è visibilmente imbarazzato dalla piega che ha preso la vicenda.
Ora sostiene che lui non ne sapeva nulla e ha chiesto per iscritto spiegazioni al suo capo di gabinetto. Continua »
argomento: Costume, denuncia, elezioni, Europa, la casta, LegaNord, Politica, radici e valori, Regione, sprechi | Commenta »