Marzo 15th, 2010 Riccardo Fucile
IN ITALIA LE ELEZIONI LE VINCONO I PARTITI CHE RIESCONO A FIDELIZZARE IL PROPRIO ELETTORATO: SI ACCENTUANO I TONI PER RADICALIZZARE LO SCONTRO E CONVINCERE GLI INDECISI… NESSUNO PROVA MAI A FAR BRECCIA NELL’ELETTORATO ALTRUI.. CHI E’ DELUSO HA IL DIRITTO DI ASTENERSI: CHI LI HA TRADITI DOVEVA PENSARCI PRIMA
Secondo molti osservatori, il vero pericolo delle prossime elezioni regionali è rappresentato dall’astensionismo.
In passato ha colpito in maggior misura il centrosinistra dopo l’esperienza litigiosa e fallimentare del governo Prodi e ne beneficiò il centrodestra.
Ora potrebbe mietere vittime nel centrodestra, a causa di una serie di fattori che si sono sommati nei mesi.
Da qui il tentativo del premier di accentuare i toni per radicalizzare lo scontro e far percepire l’appuntamento di fine mese come l’ennesima “ultima spiaggia”.
L’esempio dell’alta astensione francese (50%), con relativa sconfitta di Sarkozy, è ormai più che un campanello di allarme: almeno il 20-30% dell’elettorato di centrodestra non condivide per nulla l’azione del governo che ha contribuito a far eleggere.
Basta aver seguito negli ultimi mesi i sondaggi sui più svariati temi ( lavoro, occupazione, crisi economica, scuola, sicurezza, giustizia) per notare che certe percentuali negative, scorporando i risultati finali per fasce di elettori di destra e di sinistra, provenivano anche dal “fuoco amico” dell’elettore di centrodestra.
Delusione che si è accentuata nelle ultime settimane con le leggi ad personam, le ingerenze nell’azione dei giudici, i pasticci con le liste, l’emersione di un’altra verità sulla gestione del terremoto, il tentativo di chiudere certe trasmissioni scomode.
Vicende che si sono aggiunte a quelle precedenti che avevano già fatto storcere il naso: una politica della sicurezza inesistente, fatta solo di spot, la violazione dei diritti internazionali sull’immigrazione, il trattamento economico vergognoso delle forze dell’ordine, una politica scolastica fatta solo di tagli, le cattive frequentazioni femminili del premier, gli scandaletti da avanspettacolo cui è stato protagonista, l’appiattimento sulle posizioni della Lega, l’arroganza di certe dichiarazioni.
Ma ritorniamo all’astensionismo.
Ve ne è uno classico, rappresentato da chi di politica non si interessa per nulla: di per sè non è cosa negativa. Negli States votano in pochi, quelli più motivati.
C’è legittimamente chi poi ritiene che “sono tutti uguali” o “fanno tutti schifo”: se contenuto in percentuali minime è anche questo fisiologico, se sale invece troppo è indice che la politica ha perso contatto con la realtà sociale.
C’è infine chi si astiene perchè deluso dai propri paladini e li punisce privandoli del suo voto.
E’ questa componente che ha deciso le ultime elezioni in Italia, colpendo da una parte o dall’altra, a seconda di chi governava. Continua »
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Marzo 15th, 2010 Riccardo Fucile
I “PALADINI DELLA LIBERTA'” SONO LECITI, MA “GENERAZIONE ITALIA”, LA NUOVA RETE DI CLUB PROMOSSI DA FINI, RAPPRESENTANO UN PERICOLO…OGNI NOVITA’ PER FAR CRESCERE IL DIBATTITO INTERNO E’ UN DELITTO DI LESA MAESTA’…MEGLIO UN PIZZICOTTO ALLA MINETTI
“Qualcuno mi dice che Fini se ne vuole andare, se così fosse si accomodi pure”: parole e musica di Silvio Berlusconi durante il pranzo per omaggiare i novanta anni di Don Verzè.
L’affermazione deriverebbe semplicemente dall’annuncio dela nascita dei club di “Generazione Italia”, vicina al presidente della Camera, e affidati a Italo Bocchino, che vedranno il battesimo il 1 aprile a Perugia con la partecipazione di 1.200 delegati.
La nuova creatura di Fini è una specie di rete di collegamento tra tutti coloro che si riconoscono nelle sue posizioni, con un modello preciso: “Generation France”, il club messo in piedi dal capogruppo dell’Ump, Jean Francois Copè, colui che punta a prendere il posto di Sarkozy.
In concreto si dispiegherà con il quotidiano on line generazioneitalia.it, quindi l’8 e il 9 maggio con la convention “Destinazione Futuro, uno sguardo all’Italia che verrà “, rivolta a 1.200 delegati, in gran parte eletti locali del Pdl.
Scrive Feltri: “Berlusconi quatto quatto ha fondato i Promotori della Libertà e ora Fini fonda un plotone sul fronte opposto: sono la prova vivente che il matrimonio è stato un fallimento”.
Forse solo Feltri non lo aveva capito fin dal primo minuto, ci voleva poco in effetti a intuire che sarebbe stato solo un cartello elettorale: peccato che in quei mesi Feltri si dedicasse, invece che a denunciare la cosa, ad attaccare il Pd sostenendo che fosse una fusione a freddo. Continua »
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Marzo 15th, 2010 Riccardo Fucile
ABBIAMO TOCCATO IL FONDO: AMMONTA A 130 EURO LA SOMMA CHE VIGILI DEL FUOCO, MILITARI E VOLONTARI ACCORSI PER IL TERREMOTO DOVRANNO PAGARE PER RITIRARE LA MEDAGLIA DI “PUBBLICA BENEMERENZA” ASSEGNATA DALLA PROTEZIONE CIVILE..I VIGILI DEL FUOCO INDIGNATI RIFIUTANO L’INSULTO DI UNO STATO ACCATTONE
Se vuoi metterti al collo la medaglia al valore, prima metti la mano al portafoglio.
Questa la morale e l’implicito invito che i vigili del fuoco, i militari, le forze di polizia, i volontari accorsi per prestare aiuto agli aquilani, colpiti dal tragico terremoto di un anno fa, si sono visti recapitare dalla Protezione civile di questo nostro sgangherato Paese.
In America, dopo la vicenda delle Torri Gemelle, le autorità degli States hanno riempito di attestati di benemerenza, di commossi ringraziamenti e di medaglie d’oro al valore i vigili del fuoco che tanto si prodigarono nelle prime ore successive al disastro, sacrificando anche la loro vita.
In Italia, la Protezione civile ha invitato le categorie che abbiamo elencato a ritirare un attestato gratuito firmato dalla Presidenza del Consiglio e dal dipartimento, unitamente alla “medaglia di pubblica benemerenza”, per ottenere la quale però occorre rivolgersi a una società privata e pagare la bellezza di 130 eurini per un kit che comprende”medaglia,nastro, rosetta, distintivo, astuccio e fascetta”.
Quanto sopra è indicato sul sito benemerenze.it, collegato all’indirizzo web della Protezione civile.
E per una operazione del genere hanno pure emanato un decreto dove si legge che “gli oneri per la realizzazione e la spedizione dei diplomi sono a carico della Protezione civile, quelli connessi a medaglie e insegne a carico dei beneficiari”.
Le associazioni dei Vigili del Fuoco sono sommersi da centinaia di lettere di indignata protesta da parte degli iscritti che, dopo essersi fatto un mazzo così per aiutare i fratelli aquilani, senza nulla chiedere, ora devono subire la beffa di una lettera in cui la Protezione civile li invita a ritirare una medaglia a pagamento, attraverso un appalto dato a una società privata che gestisce le benemerenze.
Per ottenere un riconoscimento da questo Stato accattone, in pratica, devi pagartelo.
Il tutto in un bel cofanetto con il logo della Protezione civile e senza poter neanche chiedere solo la medaglia.
O compri il kit completo dalla System Data Center SpA o te la scordi. Continua »
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