Maggio 7th, 2012 Riccardo Fucile
A SAREGO (VI) ELETTO IL PRIMO SINDACO DEI GRILLINI CHE VANNO AL BALLOTTAGGIO A PARMA E BUDRIO, PRIMO PARTITO A COMACCHIO… “NON SIAMO ANTIPOLITICA, SIAMO UNA NUOVA FORZA”
Per Beppe Grillo era la “carica dei 101″.
Ad aprile sul blog aveva presentato così gli altrettanti Comuni dove avrebbe corso il Movimento Cinque Stelle, forte dei “150 ragazzi consiglieri dentro i Comuni e le Regioni che stanno facendo dei lavori straordinari”.
Già allora era convinto del successo e oggi, su Twitter, lancia la sfida: “Ci vediamo in Parlamento”.
Un obiettivo che poggia solide basi in queste ore, visto che a Genova ha sfiorato il ballottaggio che a Parma, invece, è certo.
Ma è a Sarego, un comune da 6.500 abitanti in provincia di Vicenza che il movimento festeggia la vittoria con Roberto Castiglion, il suo primo sindaco eletto col 35,20% delle preferenze.
Per Grillo si tratta della “prima Terza Repubblica”.
Nel capoluogo ligure, dove alla vigilia era scontata la vittoria di Marco Doria, il candidato che aveva vinto le primarie di centrosinistra e battuto il sindaco Marta Vincenzi, Paolo Putti è al 14,6%.
Ancor più consensi nella città emiliana per Federico Pizzarotti, al 20,42%, che va verso il secondo turno.
Boom di voti anche a Verona, che riconferma Flavio Tosi, ma dove Gianni Benciolini è al 9%.
Riccardo Nuti a Palermo è al 4,7%, e a Pistoia viene dato al 10%.
Dati che fanno assaporare la rivincita contro chi accusa i militanti del movimento di antipolitica e che, di fatto, consegneranno loro alcuni seggi nei consigli comunali alla fine di questa tornata elettorale.
Banco di prova a un anno dalle politiche.
Le proiezioni vengono seguite sulla pagina facebook di Grillo dove gli status raccolgono migliaia di “mi piace”.
Centinaia le reazioni dei simpatizzanti, da Genova a Palermo, nella speranza che poi “poi non succeda che prese le poltrone diventino come gli altri politici”.
Data l’escalation dei consensi, scrivono, “dobbiamo fare molta attenzione, perchè adesso per le politiche i farabutti si riorganizzeranno”.
Reagiscono a chi ha cercato di minimizzare i loro risultati tacciandoli di antipolitica (“Fassino si è corretto e ci ha definiti “antipartitici”… aveva una paura negli occhi… è finita la pacchia!”) e “visto che queste sono solo proiezioni”, i dati ufficiali promettono di essere ancor più alti.
Il live tweeting corre anche sull’accout del comico che segnala quanto sta accadendo nelle piccole amministrazioni.
“A San Giovanni Lupatoto (Verona) ci danno al 20%”, scrive il blogger che annuncia anche il “ballottaggio a Budrio“, in provincia di Bologna e il 30% secondo le proiezioni di voto a Comacchio, Ferrara, dove, come a Thiene (Vicenza) è “primo partito”.
A Mondovì, in provincia di Cuneo, ”lo spoglio dei primi 5 seggi danno il MoVimento 5 Stelle da 8,45% al 15,3%” e da Spoltore (Pescara) i “primi risultati” danno il 7%.
Raggiunto quasi il 4% a Forte dei Marmi, oltre il 14% a Carrara, a Lucca l’8%. Risultati parziali, certo, ma sufficienti perchè dai militanti e da Grillo venga retwittata la stessa riflessione da decine di utenti: “Non siamo anti-politica, siamo una nuova forza politica”.
Posizione rilanciata anche da Benciolini che sottolinea: “Il nostro movimento propone cose reali non calate dall’alto. Grillo non ha mai calato nulla dall’alto. Noi siamo contro chi vuole prendere decisioni ‘dal palazzo’, e porteremo in piazza le delibere del consiglio comunale per discuterle con i cittadini”.
Poi assicura la collaborazione col primo cittadino e la prossima giunta: “Se Tosi porterà delle proposte a favore della città noi le voteremo, altrimenti cercheremo di migliorarle, ma non di bocciarle a priori”.
Risultato inaspettato per Putti che ricorda la sua candidatura “dal basso”: “Genova vuole reagire, vuole cambiare — ha detto -. Sono una persona qualunque che si fa portavoce dei cittadini. Ora comunque vada sarà un successo”.
Segue con soddisfazione l’inizio dello spoglio anche il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Giovanni Favia che su Facebook festeggia il “tris d’assi in Emilia Romagna”, tra Parma, Comacchio e Budrio.
In alcune piccole amministrazioni sono già state scrutinate tutte le sezioni.
I dati diffusi Ministero dell’Interno riguardano Sandrigo, 8mila abitanti in provincia di Vicenza, dove il movimento è al 13,27%, Carrosio, 500 abitanti in provincia di Alessandria, al 27,93% che avrà due consiglieri, così come le tre amministrazioni in provincia di Torino La Loggia, Rosta (30,81) e Santena (20,91%).
Santa Maria di Sala, comune di 17mila abitanti in provincia di Venezia al 15,92.
A Conselve (Padova) al 26.6%. Ad Avigliana, l’amministrazione più grande della Valsusa, la lista NoTav con Sel, Idv e Cinque Stelle, è al 47% mentre la coalizione a favore dell’alta velocità , che unisce Pd e Pdl, al 34%.
A Breda di Piave (Treviso) conquistato l’11,92%, 11,23% a Racconigi (Cuneo) e a Marcon (Venezia) il 19,35%.
Intanto proseguono gli scrutini nelle sezioni.
Piacenza, Belluno e La Spezia sono oltre il 10% e Monza è al 9%.
A Cuneo sfiora il 9% ad Asti è al 7,65%.
In attesa dei risultati definitivi il comico pubblica in post per ringraziare “i cittadini, senza soldi, autofinanziatisi” che “sono andati a votare se stessi” e “tutti quelli che hanno lavorato, a prendere le firme al freddo, coi banchetti”. Parla di “momento di grande felicità ”, ritiene che i partiti si stiano “liquefacendo in questa diarrea politica” e ironizza sulle polemiche: “Tanto per arrivare al 100% dei voti — conclude — dovreste continuare ad offendere: populista, demagogo, arruffa popoli, flauto magico, pifferaio, maiale, stronzo. Continuate, io vi mando un po’ di epiteti nuovi”.
Trachant Osvaldo Napoli del Pdl: “Hanno perso tutti, ha vinto uno solo: Grillo”.
Eleonora Bianchini
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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Maggio 7th, 2012 Riccardo Fucile
RISULTATI IMPIETOSI, ALFANO DISTRUTTO… CI PENSA BERLUSCONI DA MOSCA A CONSOLARE I DIRIGENTI: “PENSAVO PEGGIO”
”Sono elezioni nelle quali registriamo una sconfitta”.
Lo dice il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano, di fronte ai dati delle proiezioni sulle elezioni amministrative, ancora parziali ma impietosi. I
l partito di Silvio Berlusconi è fuori dai giochi per l’elezione del sindaco in una roccaforte come Palermo (sotto l’8% dei voti, mentre la sola Forza Italia era al 18,8% nel 2007).
E’ crollato a Verona, intorno all’8% (Forza Italia aveva il 15 nel 2007), con probabile soprasso del Movimento 5 stelle, che va oltre il 9.
Ma Berlusconi da Mosca commenta: “Pensavo peggio”.
A Parma è un vero e proprio disastro.
Il Pdl è poco sopra il 4%, superato persino dai Comunisti italiani, che vanno oltre il 6.
E, reduce dal governo della città con il sindaco Vignali, sarà probabilmente costretto ad assistere a un ballottaggio tra il candidato del Pd e quello del movimento di Beppe Grillo, secondo partito in città .
Brutte notizie anche dalla provincia di Milano, zona storicamente leghista-berlusconiana, dove invece “secondo i dati che stanno arrivando, il centrosinistra vince in quasi tutti i 26 comuni chiamati alle urne, in alcune realtà al primo turno e in altri va al ballottaggio, ma in vantaggio”, ha dichiarato il segretario provinciale del Pd Roberto Cornelli.
Restando al nord, a Genova il candidato berlusconiano, l’indipendente Pierluigi Vinai, scivola al quarto posto con il 12%, il Pdl al 9%, mentre Forza Italia aveva il 22,6% nel 2007.
I dati sono ancora provvisori, ma la dimensione della sconfitta è apparsa subito chiara, tanto che il coordinatore del partito Ignazio La Russa già dichiarava al Tg3 un’ora e mezzo dopo la chiusura delle urne: “Abbiamo sbagliato i candidati, non ho difficoltà ad ammetterlo. C’è la mania di cercarli con la faccia carina, senza sapere da quale esperienza amministrativa vengano mentre la gente vuol persone affidabili e per i palermitani è più affidabile Orlando”.
Secondo La Russa “non ci saranno ripercussioni del voto sul governo, continueremo con più forza. Ma sicuramente, d’ora in poi, non possiamo dire sì a quei provvedimenti che non consideriamo giusti”.
Qualche buona notizia per il fronte berlusconiano potrebbe arrivare dal Sud. Per la Campania, il coordinatore regionale Nitto Palma parla di un risultato “non negativo, soprattutto se comparato alle altre regioni e che dimostra come il Pdl sia in Campania un partito forte, unito e radicato sul territorio”. Palma cita per esempio “la vittoria ad Aversa” mentre “dovremmo vincere a Mondragone e ci avviamo al ballotaggio ad Acerra”.
A sera arriva il commento di Silvio Berlusconi, a Mosca per la cerimonia d’insediamento dell’amico Vladimir Putin: ”Credo che siamo andati come pensavamo di andare”.
L’ex premier si è dissociato dalle dichiarazioni pessimistiche del segretario Alfano: “Non sono del suo stesso avviso, perchè in questo momento che ho definito il festival dell’antipolitica, pensavamo addirittura che ci fosse un’affluenza più bassa e quindi più penalizzante per quanto ci riguarda”.
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Maggio 7th, 2012 Riccardo Fucile
LA LEGA ESCE SCONFITTA SU TUTTI I FRONTI, MALE ANCHE NEI PAESI DEL SENATUR E DI CALDEROLI…IN LIGURIA PARTITO DIMEZZATO IN DUE ANNI
E’ persa Cassano Magnago, paese natale di Umberto Bossi; persa Mozzo, dove vive Roberto Calderoli; persa Sarego, sede del parlamento padano; persi la maggior parte dei feudi in Lombardia.
Resiste soltanto, e con un successo personale nettissimo di Flavio Tosi, la città di Verona.
Il bilancio della Lega Nord alle amministrative è negativo, anche se i dirigenti lumbard provano ad ammortizzare il colpo.
Roberto Maroni è comunque ottimista: “Nonostante tutto non solo la Lega sopravvive – dice l’ex ministro – ma ha avuto successi anche clamorosi come a Verona”.
Ma la debacle c’è stata. E non poteva non essere così.
Sicuramente nei piani alti del movimento ci si attendeva questo risultato: anzi, c’era il timore che le cose andassero peggio.
Manuela Dal Lago lo ammette candidamente : “Nel complesso – dice – è andata meglio di quello che si poteva ritenere”.
Il Carroccio, d’altronde, paga gli scandali sulla gestione dei fondi di partito e, non da ultime, le divisioni interne.
Restano da capire le cause della flessione leghista.
Al momento, però, nel partito sembra ci sia più interesse nell’addebitare ai propri nemici interni le responsabilità della debacle.
Roberto Calderoli se la prende con “i leghisti o i presunti tali”:
“Quando dividono il movimento – spiega – questo è il risultato inevitabile”.
E’ un accenno anche a quelle liste civiche e autonomiste che hanno eroso qualche voto alla Lega.
Ma certo non possono giustificare da sole il calo di consensi.
Umberto Bossi tace.
Il Senatur, presente in via Bellerio con tutto lo stato maggiore del partito, decide di non parlare.
La vittoria di Tosi appare una sua sconfitta. E proprio il sindaco di Verona invita Bossi a non candidarsi per la segreteria della Lega al congresso federale di fine giugno.
E intanto Maroni, beato lui, canta vittoria e guarda proprio al congresso.
La sua linea, quella di sostenere il ‘ribelle’ Tosi e rompere l’alleanza con il Pdl, ha vinto.
Quanto meno a Verona.
Il sindaco maroniano sfiora il 60 per cento e passa al primo turno.
La sua lista civica ottiene quasi il 40 per cento, la Lega poco sotto il 10 ma dietro il Pd che è al 15.
Proprio quest’ultimo dato provoca qualche malumore nel partito, che non vede di buon occhio il personalismo di Tosi.
La vittoria di Verona permette alla Lega di respirare. Per la prima volta nella storia del Carroccio, si vedono i dirigenti leghisti scendere subito dopo le proiezioni in sala stampa per le dichiarazioni.
I volti appaiono rilassati.
“Il successo di Verona può rappresentare una fase nuova”, chiosa Maroni. Che difende la scelta di “andare da soli” e rinvia la discussione sulla questione al congresso. “Ora si apre una fase nuova”.
Opposta la lettura dei cerchisti che reputano fallimentare la scelta di andare da soli e citano le sconfitte lombarde di Lissone, Cesano Maderno, Lesmo e Monza.
Oltre a quelle in Liguria.
I maroniani, d’altronde, imputano tutte le colpe agli scandali dei fondi gestiti da Belsito.
“Molti elettori non sono venuti a votarci e li comprendo – spiega Matteo Salvini – dopo le storie di diamanti, lingotti d’oro e lauree albanesi”.
“Quanto alle alleanze future saranno i militanti a decidere – conclude l’europarlamentare leghista – A occhio, noi alleanze con chi sostiene questo governo non vogliamo farne. Meglio soli che male accompagnati, almeno fino a che Pd e Pdl appoggeranno Mario Monti. Ma abbiamo i congressi: i militanti voteranno e decideranno con chi andremo e per fare cosa”.
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Maggio 7th, 2012 Riccardo Fucile
SEGUITE I RISULTATI REALI DEL COMUNE DI GENOVA: 610 SEZIONI SU 653
MARCO DORIA 48,50%
PAOLO PUTTI 13,90%
PIERLUIGI VINAI 12,60%
ENRICO MUSSO 14,80%
EDOARDO RIXI 4,70%
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COMUNE DI GENOVA – VOTO ALLE LISTE
PD 24,27%
LISTA DORIA 11,5%
IDV 6,0%
SEL 5,1%
FED. SIN. 2,3%
LISTA MUSSO 12,2%
CINQUESTELLE 14,1%
PDL 9,1%
LEGA 3,8%
PRIMAVERA POL. 1,2%
LA DESTRA 0,8%
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Maggio 7th, 2012 Riccardo Fucile
GRANDE PROMOZIONE COMMERCIALE: CHI PRESENTA UN NUOVO TECNICO AL GOVERNO AVRA’ IN DONO DUE ESODATI… DOPO GIULIANO AMATO CONSULENTE PER I COSTI DELLA POLITICA, A BARBABLU’ LA DELEGA PER IL DIVORZIO BREVE… RISPARMI ANCHE SULLE FORZE DELL’ORDINE: I NO TAV DOVRANNO PICCHIARSI DA SOLI
Sono 1.649 i nuovi consulenti ingaggiati dal governo Monti per mettere a punto la spending review, il fiore all’occhiello dell’esecutivo tecnico.
Lo ha annunciato durante un’affollata conferenza stampa il presidente del consiglio, puntuale nello stoppare le polemiche: “Prima cerchiamo di capire cosa cazzo vuol dire spending review, e poi risponderò alle vostre domande”.
“Tra l’altro — ha aggiunto il ministro Giarda — quando capiremo come si scrive correttamente spending review potremo licenziare 643 consulenti con un notevole risparmio, e altri 326 potremo cacciarli quando ce l’avranno finalmente tradotto in italiano”.
Quindi il clamoroso annuncio accolto con grande favore dalla stampa: “Entro il 2012 si risparmieranno gli stipendi di 969 consulenti”.
Secondo la Corte dei Conti, i risparmi ancora possibili sulla spesa dello stato sono consistenti, ma la difficoltà di operare ulteriori tagli è frenata dall’impossibilità di fare investimenti.
Un esempio: per risparmiare circa due miliardi sulla spesa per le pensioni, per esempio, basterebbe investire 400.000 euro in veleno per topi da diluire nelle minestre dei centri anziani.
“Una buona idea — dice il ministro Passera — ma siccome gli anziani negli ospizi, a differenza delle fondazioni bancarie, pagano l’Imu, rischieremmo di perderci”.
In effetti la questione della spending review si presenta complessa e rischia di creare tensioni nel governo.
Un consulente assunto per la spending review, per esempio, ha consigliato di non pagare i 500.000 euro per la visita del papa ad Arezzo, ed è stato bruciato in una piazza romana con un esborso dell’erario di ben 268 euro in legna e kerosene.
In più, oltre 1.300 dei nuovi consulenti del governo hanno più di 110 anni, per cui il decreto che fissa il costo delle consulenze ha dovuto prevedere anche le spese per gli accompagnatori.
“Alla fine — allarga le braccia il ministro Fornero — saremo costretti a tagliare un po’ a scuola pubblica e sanità , del resto in Italia esistono ancora scuole e ospedali non pericolanti, per cui un margine di manovra c’è”.
Alessandro Robecchi
(da “il MisFatto”)
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Maggio 7th, 2012 Riccardo Fucile
SI SEGUE LA PISTA DELL’EVERSIONE…L’AGGUATO SOTTO CASO AD OPERA DI DUE PERSONE A BORDO DI UNO SCOOTER
Gambizzato l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi.
L’hanno atteso all’uscita da casa, in via Montello in zona Marassi, stamani, poco prima delle otto e mezza.
Un colpo di pistola alla gamba destra.
Il manager è stato trasportato all’ospedale in “codice giallo”. Presto sarà operato nel centro di traumatologia del San Martino.
Il proiettile è rimasto trattenuto nella gamba fratturando in maniera non grave l’osso della tibia.
Adinolfi, 60 anni, è stato avvicinato da due persone a bordo di uno scooter, con il viso coperto dai caschi, una delle quali ha fatto fuoco colpendolo all’altezza del ginocchio. L’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, soccorso, non è in pericolo di vita.
La dinamica dell’attentato “suggerisce una matrice di tipo eversivo”.
E’ una prima valutazione degli inquirenti chiamati a fare luce sul ferimento.
Viene precisato, tuttavia, “non si escludono altri moventi, come motivi privati”.
Al momento non sarebbe giunta alcuna rivendicazione per l’attentato.
“Sono cose che non si commentano”, sono state le prime parole del ministro del Lavoro, Elsa Fornero a margine di un convegno sull’apprendistato organizzato dalla Regione Piemonte.
L’Ansaldo Nucleare è una società di Ansaldo Energia del gruppo Finmeccanica.
Ha chiuso il bilancio 2011 con i conti in utile e non avanza problemi di recessione nè ha prospettato prossimi licenziamenti.
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