Aprile 12th, 2015 Riccardo Fucile
BERLUSCONI FUORI DI SE’: “LEADERICCHIO”… FITTO: “NON PUOI CACCIARE NESSUNO, NELLO STATUTO MANCANO I PROBIVIRI, ANDAVANO NOMINATI DA UN CONSIGLIO NAZIONALE CHE NON ESISTE”
La Puglia come laboratorio di un esperimento: l’implosione di Forza Italia nelle aule dei tribunali.
A tanto arriva l’estenuante braccio di ferro tra Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto.
Il capo dei dissidenti studia con i suoi legali un ricorso per contendere l’uso del simbolo all’ex Cavaliere.
Una gigantesca class action politica da far sottoscrivere a un migliaio di tesserati azzurri.
«Vedrete nei prossimi giorni — promette — siamo solo all’inizio».
Proverà ad anticipare le mosse del quartier generale di Arcore, bruciando sul tempo chi vuole metterlo alla porta.
Nel bel mezzo di questo scontro furioso, intanto, si segnala pure l’ennesimo paradossale rilancio azzurro: l’investitura di Adriana Poli Bortone nella corsa alla regione. Senza il consenso, però, del partito della candidata in pectore.
Rintanato fino a ieri alla Certosa, Berlusconi non vuole neanche sentire pronunciare il nome di Fitto. Lo considera, brutalmente, «un lidericchio».
Per risolvere il rebus, allora, è costretto ad alzare la cornetta per chiamare Poli Bortone: «Stavolta tocca a te».
Peccato che in Puglia Fratelli d’Italia non ami la collega di partito. E che Giorgia Meloni apprenda la novità solo dalle agenzie. «La proposta è motivo di orgoglio, ma se finisse con l’essere ulteriore motivo di divisione non sarebbe possibile ». Una frenata brusca, un duro colpo per le ambizioni di Poli Bortone.
Per sciogliere il nodo, comunque, servirà attendere un faccia a faccia tra Matteo Salvini e la leader di Fratelli d’Italia, in agenda per oggi. Non sarà facile per Meloni scaricare Schittulli, ma un eventuale via libera del Carroccio all’ex aennina renderebbe inevitabile la scelta. Ma la Meloni rischia di perdere la base del partito che già vede troppa dipendenza del partito nei confronti della Lega.
L’implosione di Forza Italia resta uno scenario incombente.
Anzi imminente, a dare retta all’ultimo affondo di Fitto: «Caro Presidente — mette nero su bianco — stai scegliendo una linea da “cupio dissolvi”, in cui la caccia al ‘nemico interno’ vale più di ogni altra considerazione. FI gioca a perdere. Io sto nel partito, ma non prendo ordini».
E in effetti il leader dei frondisti è pronto davvero a difendersi in trincea, con una battaglia legale senza precedenti.
«In base a quali regole Forza Italia ha assunto la decisione di candidare Poli Bortone?».
Quindi sgancia la bomba: «La vita di FI è completamente extra-legale, dal Presidente in giù. È necessaria una grande iniziativa politica di iscritti, militanti e parlamentari per il rispetto in ogni sede legale dello Statuto del partito».
Come? Dopo essersi consultato con i suoi avvocati, il ras pugliese ha deciso di raccogliere mille firme tra dirigenti e tesserati.
Vuole presentare un ricorso per inibire l’uso del simbolo alla tesoriera Rossi, paralizzando clamorosamente i suoi avversari.
Lo schema sarà forse replicato in altre Regioni, facendo leva su una certezza: in assenza dei probiviri (andrebbero nominati da un consiglio nazionale che non esiste) nessuno può cacciare chi dissente.
Tommaso Ciriaco
(da “La Repubblica”)
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Aprile 12th, 2015 Riccardo Fucile
STAMANE CONGRESSO CITTADINO A LECCE PER ELEGGERE DEMOCRATICAMENTE COORDINATORE E DIRETTIVO DI FORZA ITALIA: FITTO FA IL PIENO CON IL SINDACO, IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA PARLAMENTARI E CONSIGLIERI REGIONALI… LA MELONI FRENA SULLA POLI BORTONE: “PER ORA IL NOSTRO CANDIDATO RESTA SCHITTULLI”
er “eleggere democraticamente il coordinatore cittadino e il direttivo di FI, a seguito del contestato
commissariamento disposto da Luigi Vitali”, la “maggioranza degli iscritti al partito ha autoconvocato stamani a Lecce il congresso cittadino”. Ad aprirlo è il sindaco di Lecce, il presidente Provincia, parlamentari e consiglieri regionali.
Ormai è guerra aperta in Puglia fra Fitto e Berlusconi. Senza esclusioni di colpi.
Dopo la mossa a sorpresa del luogotenente dell’ex Cavaliere in Puglia Luigi Vitali di candidare Adriana Poli Bortone, non si è fatta attendere la risposta dei fedelissimi dell’ex “protesi” di Berlusconi.
“Per eleggere democraticamente il coordinatore cittadino e il direttivo di FI, a seguito del contestato commissariamento disposto da Luigi Vitali”, la “maggioranza degli iscritti al partito ha autoconvocato stamani a Lecce il congresso cittadino”.
Ad aprirlo il sindaco di Lecce, il presidente Provincia, parlamentari e consiglieri regionali.
“Lecce è una delle poche città – dichiarano i parlamentari salentini di Forza Italia Roberto Marti, Rocco Palese e Francesco Bruni – dove Forza Italia governa il Comune e la Provincia e ottiene da anni le percentuali di voti più alte d’Italia. Il commissariamento del Partito è dunque un atto incomprensibile e illegittimo politicamente prima ancora che statutariamente. La logica che in Forza Italia si commissari chi vince e si premi chi perde è assurda e ci sta portando a perdere ogni giorno consenso e credibilità “.
Oggi a Lecce – proseguono – ripartiamo dagli iscritti, che sono il cuore del partito e gli unici a essere legittimati a scegliere i vertici e la linea politica”.
I lavori sono stati aperti dal sindaco di Lecce Paolo Perrone, dal presidente della Provincia Antonio Gabellone, dai parlamentari Roberto Marti, Rocco Palese e Francesco Bruni e dai consiglieri Regionali.
I seggi resteranno aperti sino alle ore 18 di oggi preso l’hotel Tiziano di Lecce.
Adriana Poli Bortone non esclude del tutto l’ipotesi di accettare l’invito di candidarsi sotto le insegne di Forza Italia. Per ora i no prevalgono ma le trattative sono aperte. Giorgia Meloni, presidente di Fdi, per ora declina l’offerta senza però sbattere la porta. “Per noi quella di Adriana Poli Bortone è ovviamente una proposta da considerare se si vuole mettere Adriana Poli Bortone nelle condizioni di giocarsi una partita e vincere e non è una proposta da considerare se Adriana Poli Bortone fosse lo strumento con il quale Silvio Berlusconi pensa di combattere la sua battaglia contro Raffaele Fitto”, dice ai microfoni del Gr Rai.
“A oggi non abbiamo motivi per ritirare il sostegno” a Schittulli, spiega la Meloni, “poi se tutto insieme il centrodestra dovesse valutare un’altra candidatura che può ricompattare e Schittulli fosse disponibile a fare un passo indietro se ne parlerebbe ma ad oggi noi abbiamo sostenuto la candidatura di Schittulli e obiettivamente stiamo ancora sostenendo questa candidatura”.
E c’è anche chi fa ironia. Come Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, che su Twitter scrive: “In Puglia Farsa Italia. Grazie alla dignità dimostrata da @giorgiameloni e @adrianapolibort Berlusconi non gioca più con la destra italiana”.
(da “La Repubblica”)
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