Destra di Popolo.net

LA TRISTE STORIA DELL’ALTALENA PER DISABILI DI IMPERIA

Luglio 10th, 2017 Riccardo Fucile

USATA ANCHE DAI NORMODOTATI CHE LA ROMPONO, ALLA FINE VIENE CHIUSA… UNA MADRE DENUNCIA LA SITUAZIONE E IL SINDACO NON TROVA DI MEGLIO CHE PRENDERSELA CON LEI

A novembre 2016 nel Parco Urbano San Leonardo di Imperia è stata inaugurata una speciale altalena. Si tratta di un’altalena fatta per consentire anche ai ragazzi e ai bambini disabili di divertirsi al parco come tutti gli altri.
A promuovere la raccolta fondi che ha consentito l’installazione dell’altalena è stata Michela Aloigi.
La signora Aloigi è la mamma di Matteo ragazzo disabile di 24 anni, ed è la presidente dell’associazione La Giraffa a Rotelle. Ma la vita dell’altalena è durata pochi mesi.
Qualche giorno fa su Facebook la Aloigi ha denunciato come, in seguito alle proteste di alcuni genitori qualcuno abbia messo il lucchetto all’altalena.
A quanto pare i genitori dei bambini “normodotati” hanno chiesto e ottenuto la chiusura dell’altalena. Troppo pericolosa, dicono, per i bambini “normali” che sono soliti salirci sopra e giocarci.
“Qualcuno potrebbe farsi male” dicono i genitori dimenticando che quel gioco è riservato esclusivamente ai portatori di handicap.
In parole povere i “normali” non potrebbero salirci. Eppure lo fanno lo stesso perchè nessuno li sorveglia.
E a farlo dovrebbero essere proprio quei genitori che hanno protestato in questi mesi per la pericolosità  dell’altalena. Ma si sa come vanno le cose: al parco i genitori spesso e volentieri non sorvegliano attentamente i figli, e così il Comune ha messo le catene all’altalena comprata dalla Giraffa a Rotelle.
Il Comune risponde che l’altalena non è stata chiusa “per le proteste dei genitori” ma perchè gli elastici di sicurezza devono essere sostituiti.
Il motivo di nuovo è l’irresponsabilità  dei “normali”. Al sito La Riviera l’assessora al verde pubblico Maria Teresa Parodi spiega che «i normodotati non rispettano le indicazioni di utilizzo e continuano a rompere gli elastici di sicurezza».
E non è la prima volta che accade: l’altalena era già  stata chiusa ad aprile a causa della mancanza di pavimentazione.
Anche il sindaco Carlo Capacci conferma che la causa della chiusura è da ricondurre all’utilizzo dell’altalena da parte dei normodotati che rompono gli elastici di sicurezza.
Il sindaco invita anche a “non far girare per tutta Italia e oltre” la foto di una persona disabile che non è in grado di autorizzarne l’uso. Ma in realtà  la foto di Matteo è stata caricata su Facebook dalla madre, che immaginiamo abbia tutte le autorizzazioni del caso.
Alle polemiche di questi giorni ha risposto ieri La Giraffa a Rotelle che in un lungo post riassume quello che è il punto centrale della vicenda.
La foto — spiega la signora Aloigi — è quella di “un qualsiasi ragazzo, privato dell’unico gioco a cui era possibile accedere”.
Non c’è del resto nessuna “strumentalizzazione” nell’utilizzo di quella foto. L’altalena è per i disabili e la chiusura danneggia loro e non i “normodotati”. Quindi nella foto doveva esserci un ragazzo disabile non un “ventiquattrenne alto, abbronzato e muscoloso e senza sedia a rotelle“.
Se il sindaco di Imperia non vuole che Matteo posti la sua foto per denunciare il mancato rispetto dei suoi diritti allora   il sindaco può fare una cosa molto semplice: garantire il rispetto e il godimento di quei diritti, conclude la Giraffa a Rotelle. L’altalena poi, non è più nè meno pericolosa di un’altalena normale.
Quindi le preoccupazioni dei genitori normodotati sono infondate. Meglio farebbero invece a sorvegliare i giochi dei loro pargoli per evitare che — danneggiando l’altalena — finiscano per impedire ad altri di potersi divertire al parco.

(da “NextQuotidiano”)

argomento: denuncia | Commenta »

GLI STIPENDI DEGLI INSEGNANTI SEMPRE PIU’ POVERI

Luglio 10th, 2017 Riccardo Fucile

STUDIO OCSE: CALO DEL COMPENSO IN TERMINI REALI SUPERIORE A QUASI TUTTI I PAESI EUROPEI

La Repubblica pubblica oggi una infografica sugli stipendi degli insegnanti tratta da uno studio dell’OCSE, e dal quale si evince che il calo del compenso in termini reali è stato superiore a quasi tutti i paesi presi in considerazione dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che tre giorni fa ha dedicato ai salari di maestre e professori il suo ultimo focus.
Peggio dell’Italia fa soltanto la Grecia:
Fatto cento lo stipendio del 2005 – anno assunto dall’Ocse come punto di partenza – nel 2014, in Italia, il potere d’acquisto delle maestre è calato a 93: si è ridotto del 7 per cento. Un taglio reale che ha riguardato nella stessa misura tutti altri docenti italiani. Ma non tutti quelli europei. Restando nel Vecchio continente, la tabella fornita dall’Organizzazione riserva diverse sorprese. In Germania, locomotiva d’Europa, nello stesso periodo il mensile alla scuola elementare si è incrementato del 10 per cento e in Irlanda addirittura del 13 per cento.
Anche i governi dei paesi scandinavi hanno combattuto la crisi sostenendo gli stipendi degli insegnanti. In Norvegia lo scatto in avanti è stato del 9 per cento e in Finlandia di 6 punti. Anche Belgio e Danimarca fanno segnare un segno positivo.
A soffrire come gli insegnanti italiani (ma un po’ meno) i colleghi francesi che dal 2005 al 2014 hanno dovuto sopportare un taglio reale del 5 per cento e solo la Grecia fa peggio dell’Italia: con un sonoro 30 per cento in meno in busta paga.

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

PER GLI ITALIANI LA POLITICA E’ SINONIMO DI SFIDUCIA

Luglio 10th, 2017 Riccardo Fucile

SONDAGGIO DEMOS: PAPA FRANCESCO L’UNICO CHE SUSCITA SPERANZA, AMBIENTE E LAVORO   LE PRIORITA’

Le parole sono importanti. Servono a rappresentare la realtà . Ma anche a costruirla. Perchè la realtà  sociale non esisterebbe senza le nostre parole. Senza le nostre rappresentazioni. (L’eco del famoso saggio di Berger e Luckmann non è casuale). Per questo ci pare utile ri-proporre la “Mappa delle parole”, come avviene ormai da 7 anni.
Perchè attraverso le parole è possibile ricostruire i significati, ma anche la prospettiva e la valutazione, del mondo intorno a noi.
Così, anche quest’anno, abbiamo condotto un sondaggio (Demos-Coop) su un campione rappresentativo, particolarmente ampio.
Alle persone intervistate sono state proposte una quarantina di parole, che evocano diversi soggetti, eventi, valori; diverse persone e istituzioni del nostro tempo.
Ci siamo concentrati, in particolare, sul contesto politico-sociale e mediale. In senso lato.
La mappa che tratteggiamo in queste pagine “proietta” le parole esaminate in base a due diversi “assi” di giudizio. Anzitutto, il gradimento espresso dagli italiani (intervistati), in misura crescente, da sinistra verso destra, cioè, lungo l’ascissa. Mentre dal basso verso l’alto (seguendo l’ordinata): le parole riflettono la tensione fra passato e futuro
In questo modo abbiamo cercato di combinare il tempo e il sentimento. Ne emerge una mappa suggestiva. In qualche misura, complessa. Ma chiara, nelle indicazioni di fondo.
Appare de-finita in tre aree, tre regioni di significato, dai confini – e soprattutto dai contenuti — piuttosto precisi. Agli estremi si oppongono due contesti alternativi.
In alto a destra, c’è il ponte verso il futuro condiviso. Dove insistono obiettivi attraenti e, appunto, condivisi. La promozione dell’ambiente e delle energie rinnovabili. Quindi: il lavoro. Perchè è necessità  “materiale”, ma anche un “valore”.
Accanto al lavoro: la ripresa, da un lato, e la meritocrazia, dall’altro.
Nel duplice auspicio: che il lavoro riprenda, insieme allo sviluppo; e che sia orientato dal — e al — “merito”. Criterio universalista, oltre ogni raccomandazione e privilegio. Più in basso, tre parole “pubbliche”, ben incastrate fra loro. Popolo, democrazia. E l’Italia. Dunque: il governo del “demos”.
Il popolo sovrano e responsabile. Dotato di diritti e doveri. Limiti e poteri. Fonte di “democrazia”, oltre ogni “populismo”. In mezzo: l’Italia. Popolare e democratica.
Più in alto, a dare senso a questa regione di significato: la speranza e il cuore. Sentimento e passione che guardano lontano. Trainati dal volontariato. Più sopra, Papa Francesco. Nonostante tutto: l’unica figura, l’unica persona capace di suscitare passione. E speranza.
Nello spazio opposto, si incontrano politica, politici e partiti. Senza distinzione.
Lo sguardo degli italiani, in questa direzione, è pervaso da sfiducia, verso un passato che non passa. E non cambia. Leader, partiti e anti-partiti. Sono tutti là  in fondo. Salvini e la Lega, poco sopra il Pd. Vicino al M5s c’è Fi. In fondo a tutti, come sempre, Silvio Berlusconi. L’Uomo Nuovo degli anni Novanta. Il Capo. Oggi sfiora i confini dello spazio politico percepito dagli italiani. Quasi in-visibile. Non lontano, incombe Beppe Grillo. Ieri, il Nuovo contro tutti.
Oggi, a sua volta, ai margini. Non per insofferenza ma, piuttosto, per indifferenza. Accanto ai politici e ai partiti, che non piacciono agli italiani, c’è Donald Trump. Spinto alla presidenza degli Usa dal sostegno delle “aree periferiche”. Dall’inquietudine dei “ceti in declino”. Per gli italiani: un politico come gli altri.
Ma la novità  più sorprendente, in mezzo a questo non-luogo semantico, è la presenza di Matteo Renzi. Solo due anni fa: campeggiava nello “spazio futuro”.
Alternativo a Berlusconi. Mentre oggi sta proprio accanto a Berlusconi. La speranza di ieri si è consumata in fretta. Come le sorti del suo Pd. Il Pdr. Confuso in mezzo agli altri partiti. “Legato” a Fi. E, quindi, risucchiato nell’indifferenza, che è molto peggio dell’anti-politica.
Nella “terra di mezzo”, tra il “futuro condiviso” e la “marcia verso il passato”, si addensa una pluralità  di parole che evocano contrasti e divisioni. Quasi un “Campo di battaglia”. L’euro e la Ue. Accanto alle “unioni gay”.
E al mito dell’Uomo Forte, che negli ultimi anni sembrava il marchio della “nuova” politica. Mentre oggi sta a metà  fra passato e futuro. Incapace di “emozionare”. Non per caso sia Renzi che Grillo, oggi, nella mappa, stanno “sotto” i loro partiti: Pd e M5s. All’opposto di qualche anno fa. A significare che oggi la personalizzazione non è più, necessariamente, una virtù.
Nel “Campo di battaglia” incontriamo l’immigrazione. Sul crinale fra accoglienza e integrazione. Fra “Ius soli” e respingimento. Le stesse ong si sono istituzionalizzate. E oggi appaiono distanti dal volontariato.
Fra le parole che stanno “in mezzo”, non per caso, ritroviamo i “media”. Vecchi. Tv e giornali. Mentre la radio resiste, ai confini della “terra promessa”. Sull’asse del futuro, i social media li sovrastano. Tuttavia, per costruire il consenso, i media, “tradizionali” restano centrali. La tv, per prima. Da ciò la questione evocata dalle parole del nostro tempo. Il futuro della democrazia.
Perchè i soggetti tradizionali della “democrazia rappresentativa” partiti e politici – appaiono delegittimati. Isolati nella regione del “passato”.
Mentre la Democrazia digitale, “immediata” più che “diretta”: è il futuro. Nella Mappa tracciata dagli italiani, si posiziona in alto. Eppure è spostata, anche se di poco, verso il quadrante della sfiducia. Meglio, della “prudenza”. Come i social media. Tra diffidenza e delusione.
Gli italiani, per definire il futuro della democrazia, non usano parole rassicuranti.

(da “La Repubblica”)

argomento: Costume | Commenta »

LA PROPOSTA DI EMMA BONINO: “VISTI TEMPORANEI AI MIGRANTI PER SMISTARLI NEI PAESI UE”

Luglio 10th, 2017 Riccardo Fucile

“LO PERMETTE UNA DIRETTIVA DI 16 ANNI FA, L’ITALIA LA APPLICHI”

«Sui migranti per ora non abbiamo ottenuto molto dall’Europa. Ma non per questo dobbiamo desistere», dice l’ex ministro degli Esteri Emma Bonino.
Lei propone una nuova strada, «in salita ma legale e percorribile»: l’applicazione di una direttiva di 16 anni fa che permetterebbe di distribuire i migranti fra Paesi europei. «Fenomeni epocali come questo si possono affrontare solo se gli stati europei fanno fronte comune».
Partiamo con ordine: come giudica l’impegno europeo?  
«Il governo fa benissimo a premere sui partner europei in tutte le occasioni, ma non si può dare a Bruxelles la colpa di quello che non fanno i singoli Stati. E perchè l’Europa sia capace di dare risposte va ancora costruita: ma è difficile farlo picconandola ogni giorno. Come Radicali, cercheremo di farlo chiamando a raccolta in autunno tutti coloro che vogliono difendere il progetto europeo».
Come si possono coinvolgere di più e meglio i partner europei?  
«Non credo alla politica dei “pugni sul tavolo”, che non so bene neppure cosa voglia dire, o di altre dichiarazioni eclatanti che servono forse a fare titoli in Italia, ma non a fare passi avanti con gli altri Stati europei. Servono durata e rigore su due piani: uno interno e uno di pressione sugli stati membri».
In che modo?  
«Sul fronte interno, abbiamo lanciato come Radicali italiani, con un centinaio di sindaci e molte organizzazioni laiche e cattoliche, la campagna “Ero straniero”: una proposta di legge per superare la Bossi-Fini, estendere l’accoglienza diffusa nei comuni rafforzando l’inclusione attraverso formazione e inserimento lavorativo, e prevedere canali d’ingresso in Italia per lavoro, con un permesso di soggiorno temporaneo di un anno per la ricerca di un’occupazione. Sul fronte esterno, vale la pena studiare la proposta avanzata dal segretario dei Radicali italiani, Riccardo Magi, e dalla comunità  di Sant’Egidio, sulla richiesta di attivazione della direttiva 55 del 2001».
Di che si tratta?  
«In caso di afflusso massiccio di sfollati, prevede uno smistamento nei vari Paesi attraverso una protezione temporanea di un anno prorogabile fino a un altro anno. Verrebbe rilasciata a tutti i profughi che vengono dalla Libia, viste le condizioni disumane che soffrono».
Come si può muovere l’Italia per ottenerne l’applicazione?  
«L’Italia chiede formalmente di portare in Consiglio europeo la richiesta di attivazione della direttiva, e tratta coi Paesi membri affinchè la proposta passi».
E se in Consiglio fosse bocciata?  
«L’Italia può pensare a un provvedimento nazionale che richiami quella direttiva: sarebbe un segnale forte nei confronti degli altri Stati in risposta all’atteggiamento tenuto finora. Uno strumento di pressione efficace su cui ragionare».
Cioè l’Italia potrebbe rilasciare visti temporanei che permettano ai migranti di muoversi in Europa?  
«Sì, nel rispetto delle regole di Schengen che in ogni caso prevedono deroghe per motivi umanitari».
Perchè nessuno nel governo ha mai parlato di questa direttiva?  
«Mi auguro che la stiano studiando, anche a partire dai precedenti: in particolare quello relativo al grande afflusso dalla Tunisia dopo la caduta di Ben Ali, nel 2011. La Francia si oppose, poi un vertice bilaterale stabilì una “tregua” e passarono i tunisini con permesso di soggiorno umanitario e titolo di viaggio valido».
Quali problemi potrebbe comportare la sua applicazione?  
«Problemi diplomatici o politici con i partner europei. Ma la questione s’imporrebbe con forza, con il vantaggio di operare all’interno del diritto europeo, senza azioni rischiose per i più deboli, i migranti».
Potrebbe essere una soluzione per gli sfollati, ma per i migranti economici?
«Questa direttiva non risolve tutto il problema, ovviamente. Ma in realtà  varrebbe per tutti quelli che sbarcano, perchè si riferisce a persone a rischio di violazioni sistematiche o generalizzate dei diritti umani o che ne siano state vittime: e tutti quelli che hanno passato mesi nei campi libici ci rientrano, come ben sappiamo».
C’è stato un botta e risposta a distanza tra lei e Renzi sugli sbarchi: non è colpa di Dublino ma di Triton se sono tutti in Italia?
«Non parlerei di colpe, sono due cose diverse. Dublino è un regolamento degli Anni 90 molto penalizzante per l’Italia, che va rivisto. Riguardo al protocollo operativo di Triton, e Sophia, prevede gli sbarchi in Italia, non c’è nulla di segreto, come dice Laura Ravetto, presidente del Comitato Schengen: fare confusione significa pescare nel torbido per cercare solo consenso elettorale».
Nessun «accordo indicibile», come lo definisce Beppe Grillo?  
«Io non ho mai detto una cosa simile».

(da “La Stampa“)

argomento: emergenza | Commenta »

BRIATORE: “L’UNICA RICETTA E’ IL RENZUSCONI O DIVENTEREMO UN PAESE DI SERIE B”

Luglio 10th, 2017 Riccardo Fucile

LA SUA RICETTA PER USCIRE DALLA CRISI

Se dovesse scegliere lui, proporrebbe il “Renzusconi”. Flavio Briatore, in un’intervista al Fatto Quotidiano, racconta la sua visione di Italia futura e di governo in cui racconta di sognare un Belpaese con Berlusconi presidente e Renzi al suo fianco.
Il presidente è un grande, e Matteo ha un piglio che pochi possono vantare. Vedo bene una loro società .
Una Srl, una SpA?
Italia SpA. Presidente Berlusconi, Amministratore delegato Renzi. Non ce n’è per nessuno
Un manager operativo e un presidente di fortissimo carisma.
Silvio ritorna sempre. È intramontabile.
Briatore consulente.
La burocrazia massacra. Vai al governo e ti perdi nei commi e nei codicilli. Non si può continuare così. L’Italia sta arretrando, sta divenendo un paese di serie B, nessuno ci fila più
Briatore consulente del governo Renzusconi
Tre cose fondamentali. Abbassare il costo del lavoro, azzopparlo, spianarlo.
Governo di rottura.
Un dipendente che guadagna 2.500 euro mi deve costare al massimo 3.000 euro. Prima riforma da fare immediatamente.
Seconda riforma.
Flat tax. Stessa tassa uguale per tutti.
Salvini la pensa così. Sei ricco o povero, è uguale.
Il 28 per cento pago io e il 28 per cento paghi tu
Al Fatto, parlando del suo futuro e quello del governo, Briatore chiosa sostenendo che il Renzusconi è “L’unica possibilità , l’ultima per l’Italia. Mi piace l’uno e mi piace l’altro. Il vecchio e il giovane. Due vincenti”

(da “Huffingtonpost”)

argomento: Politica | Commenta »

CANCELLERI E’ IL CANDIDATO GOVERNATORE DEL M5S IN SICILIA: POCHI I VOTANTI, LUI RACCOGLIE LA META’ DEI CONSENSI

Luglio 10th, 2017 Riccardo Fucile

E’ L’UOMO FIDATO DI GRILLO E CASALEGGIO IN SICILIA, MA DOVRA’ VEDERSELA CON LE CORRENTI INTERNE

Sarà  Giancarlo Cancelleri il candidato del MoVimento 5 Stelle siciliano alle prossime elezioni regionali. Lo scrive il blog di Beppe Grillo, che comunica che Cancelleri ha raccolto il 51,1% dei consensi, pari a 2224 voti su un totale di 4350.
Cancelleri era favoritissimo nella corsa. Un video lo ha immortalato mentre andava a prendere Davide Casaleggio all’aeroporto di Palermo (d’altro canto Giampiero Trizzino, suo sfidante e palermitano, aveva accompagnato in mattinata Beppe Grillo in un giro della città ).
Soprattutto: è l’uomo di fiducia del M5S in Sicilia e anche membro del comitato d’appello sulle sanzioni insieme a Roberta Lombardi e Vito Crimi.
Il MoVimento 5 Stelle siciliano è stato ricco di faide interne con tanto di espulsioni silenziose negli anni scorsi. Tutte faccende che chiamavano in causa sempre lui, Cancelleri, che ha saputo governare i bollenti spiriti del M5S siciliano in più occasioni.
La più difficile è stata quella delle firme false di Palermo.
Nell’occasione il nome di Cancelleri come quello di un grande manovratore di un complotto fantascientifico sulla vicenda è stato fatto dai deputati attualmente sospesi del MoVimento 5 Stelle e da altri iscritti in un esposto che metteva sotto accusa soprattutto Salvatore Ugo Forello e che è stato archiviato perchè considerato non credibile. L’accusa costò ai siciliani il posto nel gruppo del M5S in Parlamento, oltre ad altri sei mesi di sospensione in attesa del giudizio di Palermo.
Cancelleri correva con altri 8 candidati, tra i quali cinque deputati uscenti dell’ARS e Ali Listi Maman, l’avvocato nigerino che si era ritirato dalle Comunali in aperta polemica con il M5S.
C’erano in corsa inoltre Giuseppe Scarcella e Josè Marano. “E’ la dimostrazione che le nostre candidature sono aperte, che non epuriamo i detrattori”, spiegano dal M5S osservando come, tra i candidati ci siano anche esponenti vicini al deputato Riccardo Nuti, sospeso dopo il caso delle firme false a Palermo.
Qualche veleno proveniente dalla stagione delle firme false è arrivato nella campagna elettorale, dove molti si sono lamentati della mancata comunicazione delle preferenze al primo turno e di vari malfunzionamenti informatici della piattaforma per il voto. Qualcuno si è anche lamentato nei gruppi privati dei gruppi o delle cordate di voti di persone che si mettevano d’accordo. Un po’ come succede ovunque in manifestazioni di questo tipo.

(da agenzie)

argomento: Grillo | Commenta »

RIVOLTA DEI GIOVANI PD CONTRO RENZI: “PIANGE IL CUORE, SUI PROFUGHI HA SVILITO IL LAVORO SUL TERRITORIO”

Luglio 10th, 2017 Riccardo Fucile

“SUBALTERNITA’ CULTURALE ALLA DESTRA PIU’ RETRIVA”…”INACCETTABILE, STIAMO VIRANDO A DESTRA”

“Un’uscita infelice”, certo. “Un pastrocchio comunicativo”. Ma non solo: dietro a quell’“aiutiamoli a casa loro” rilanciato nelle scorse ore da Matteo Renzi c’è di più. C’è “la dimostrazione che il partito sta virando a destra”, che “la svolta politica sul tema dell’immigrazione è già  avvenuta, senza alcuna consultazione della base”. Questo, almeno, sostengono i dirigenti dei Giovani democratici, che dimostrano la loro insofferenza rispetto al post pubblicato dalla pagina ufficiale del Pd: quello che riprendeva un breve stralcio di “Avanti”, il libro del segretario del partito prossimo all’uscita.
Un’insofferenza che si fa protesta esplicita, nelle segreterie regionali e provinciali dei Gd di tutt’Italia, ed è condivisa perfino da alcuni di quei Millennials che Renzi aveva deciso d’includere nella direzione nazionale del Pd come segnale di rinnovamento dei vertici.
Tra loro c’è Ludovica Cioria, 28 anni, segretaria regionale dei Gd piemontesi. “Mi piange il cuore a vedere che lo sforzo che il partito compie sul territorio in favore dell’integrazione viene svilito per una semplificazione inaccettabile da parte di chi gestisce la comunicazione”.
Cioria, che è anche consigliera di circoscrizione del Pd in Piemonte, spiega al fattoquotidiano.it di aver già  fatto notare a Renzi i problemi legati alla gestione dei social: “All’ultima direzione, quella senza streaming, pur non intervenendo ho espresso delle lamentele in modo plateale durante la relazione del segretario. Ma il problema resta: va bene provare ad essere più presenti sul web, ma se poi sui social ti muovi da cretino è normale che gli altri ti diano del cretino”.
Riferimenti a qualcuno in particolare? “Il responsabile di quel pastrocchio sull’immigrazione non ce lo dicono. E fanno bene: sanno che se lo becchiamo lo ammazziamo”, scherza Cioria, sostenitrice della mozione Renzi all’ultimo Congresso
Poi torna seria: “Al Pd non serve un megafono di propaganda, e non serve nemmeno quell’orrendo carrozzone inguardabile che è Matteo Renzi News, che andrebbe debellato dalla faccia della terra”.
E cosa serve, invece? “Qualcuno che comprenda la complessità  dei tremi trattati. E poi, mi chiedo: possibile che all’interno dell’ampio vocabolario italiano, ci siamo ridotti a pescare nel lessico caro a Salvini?”.
Il riferimento è ovviamente a quell’“a casa loro”, rifiutato dai Giovani democratici del Piemonte. Che non a caso hanno risposto subito all’uscita di quel post. Coi fatti. Proprio sabato 8 luglio, all’indomani dello scoppio della polemica, hanno aderito ufficialmente a Ero Straniero, la campagna lanciata da Emma Bonino e dai Radicali in favore del superamento della Bossi-Fini. “Era già  in programma, ma l’averlo fatto a poche ore dall’uscita di quel post ha dato un valore aggiunto alla nostra scelta”. Provocatoria? “No, direi semmai una replica costruttiva”, spiega Cioria.
Gli altri gruppi dei Gd, in effetti, per ora si sono limitati a iniziative di protesta sui social network e a comunicati ufficiali.
Come quelli milanesi, che sabato hanno inviato a Renzi una lettera aperta — ripresa e commentata su Facebook da altri direttivi regionali — in cui affermano di trovare “inaccettabile che dichiarazioni di un certo tenore provengano dai nostri canali ufficiali”.
I giovani dem milanesi denunciano come si sia “deciso di affidare a una gestione sgangherata la comunicazione sui social network, diffondendo messaggi ambigui e talvolta persino offensivi”. Ma non è solo una questione di forma: “Dietro alle parole — prosegue la lettera — inevitabilmente si celano delle scelte”.
Ed è questa la linea condivisa da molti dirigenti dei Gd in Italia.
Del resto lo stesso segretario nazionale, Mattia Zunino, su Facebook scrive: “Aiutiamoli a casa loro? Anche alla subalternità  culturale c’è un limite”.
Vanno oltre i Gd modenesi, che sui loro canali social sono inequivocabili: “vergognoso e indecoroso” il post del Pd, scrivono, aggiungendo però che “no, non ci rassegniamo all’idea di sentirci dire che è un problema di comunicazione, che pure c’è e deve essere risolto. Qua il problema è squisitamente politico. In un libro il segretario del partito ci informa che subiremo un cambio di visione sui flussi migratori, che andremo a scimmiottare Salvini, e che li aiuteremo a casa loro (i migranti), tutto questo senza una discussione interna”.
Stessa posizione della segreteria provinciale di Catanzaro, all’interno della quale c’è Gianmarco Cimino. Che non ha dubbi: “Non è solo un errore di comunicazione. È il segno di una strategia politica: il partito su certi temi sta virando a destra”. Claudio Mastrangelo è segretario provinciale dei Gd di Pescara, e condivide: “Le derive di metodo sottendono sempre a derive di merito.
Quel messaggio è sintomatico di una svolta politica”. E neppure i Gd toscani nascondo il loro disagio: “Ci siamo vergognati e sentiti fuori posto”, scrivono su Facebook in riferimento al post rilanciato e poi oscurato dal Pd.
E c’è, poi, chi non esita a dar voce alla propria protesta neppure dopo aver subito ripercussioni per le lamentele espresse in passato.
Spiega Guido Staffieri, segretario provinciale dei Gd di Roma: “Quel post dice tutto di chi gestisce la comunicazione del partito: una grafica demenziale, un linguaggio sbagliato. Ma è il problema è un altro: quella roba esce perchè c’è qualcuno intorno al segretario che la ritiene accettabile”.
La franchezza con cui Stafferi parla non è scontata. A fine maggio, per aver commentato in maniera ironica un post diffuso dalla pagina Facebook del Pd nazionale in merito all’addio al calcio giocato di Totti, tre dirigenti dei Gd laziali erano stati bannati.
“Furono riammessi solo dopo una nostra protesta formale. Speravamo che Renzi avesse quantomeno capito la lezione sui social. Evidentemente non è così”.

(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Partito Democratico | Commenta »

Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (234)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.222)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.587)
    • criminalità (1.403)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.532)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.079)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.788)
    • governo (5.804)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.394)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.413)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.188)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (36.469)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.685)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Dicembre 2025 (452)
    • Novembre 2025 (668)
    • Ottobre 2025 (651)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (351)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (641)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (578)
    • Novembre 2017 (633)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (396)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (446)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (287)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (207)
    • Giugno 2011 (263)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (233)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Luglio 2017
    L M M G V S D
     12
    3456789
    10111213141516
    17181920212223
    24252627282930
    31  
    « Giu   Ago »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • CARCERI FUORI CONTROLLO: SUICIDI, OMICIDI ED EVASIONI
    • CHI ERA FANIL SARVAROV, IL GENERALE RUSSO GIUSTIZIATO IN UN’ATTENTATO A MOSCA
    • SCUOLA, IL CONSIGLIO D’EUROPA BOCCIA L’ITALIA: “VIOLA I DIRITTI DEGLI INSEGNATI DI SOSTEGNO”
    • LANDINI E LA NORMA CHE TAGLIA GLI ARRETRATI AI LAVORATORI CON PAGA TROPPO BASSA: “E’ INCOSTITUZIONALE”
    • SPACEX: COSI’ L’ESPLOSIONE DI UN RAZZO DI ELON MUSK HA MESSO IN PERICOLO 450 PERSONE
    • CELODURISMO, ARMI E MAGA: ECCO PERCHE’ ADESSO IL GOVERNO RISCHIA IL VIETNAM
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA