Dicembre 10th, 2020 Riccardo Fucile
DA TUTTO IL MONDO TITOLI IN SUO RICORDO
Paolo Rossi e Maradona: il mondiale del 1982 vinto dall’azzurro prima di quello dell’argentino nel 1986, quasi un passaggio di consegne. Accomunati dal cartellino giallo nella partita vinta 2-1 dall’Italia nella seconda fase del Mundial ’82, Rossi chiuse la carriera mentre Maradona esplodeva. Il mondiale ’82 portò a Rossi, da allora ‘Pablito’, il riscatto dopo la squalifica per il calcio-scommesse, il titolo di campione del mondo, quello di capocannoniere del mondiale con 6 gol, il Pallone d’Oro e un posto speciale nel cuore degli sportivi di tutto il mondo.
E da tutto il mondo arrivano titoli per lui. Le parole più usate sono: “eroe” e “leggendario”.
Dalla Spagna. El Pais: “Muore Paolo Rossi, l’eroe della nazionale italiana che vinse il Mundial de Espana del 1982”. Marca: “Muore Paolo Rossi, eroe italiano del mondiale di Spagna ’82, segno’ sei gol e alzò la Coppa del Mondo”.
Dall’Inghilterra. Guardian titola sul sito: “Paolo Rossi, grande italiano del calcio e campione del mondo, muore a 64 anni”. Sun: “Il leggendario attaccante dell’Italia Paolo Rossi muore a 64 anni, arrivano gli omaggi per il vincitore della Coppa del Mondo 1982″. Daily Mail: La stella indimenticabile vincitrice dei Mondiali di calcio del 1982 che ci ha fatto innamorare tutti quell’estate. Bbc: “Paolo Rossi, eroe dell’Italia al Mondiale 1982, muore a 64 anni. Addio al calciatore che portò la nazionale alla vittoria della Coppa del Mondo 1982”.
In Belgio. Le Soir: “Il calciatore italiano Paolo Rossi è morto a 64 anni”.
In Francia. Le Parisienne: “Morto a 64 anni Paolo Rossi, eroe italiano del mondiale di calcio 1982, che non avrebbe dovuto giocare ai Mondiali di Spagna, ha segnato sei gol e ha aiutato l’Italia a vincere
Dal Canada. Toronto Sun: “Paolo Rossi, l’eroe dei gol dell’Italia dalla vittoriosa campagna dei Mondiali del 1982, è morto all’età di 64 anni”. “La sua morte arriva con il mondo del calcio ancora in lutto per l’icona argentina Diego Maradona, scomparso alla fine del mese scorso”.
(da agenzie)
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Dicembre 10th, 2020 Riccardo Fucile
L’EROE DEL MUNDIAL 1982 SE NE VA A 64 ANNI PER UN MALE INCURABILE
Addio ad un altro pezzo della storia del calcio. A pochi giorni dalla scomparsa di Diego Armando
Maradona, arriva nella notte la notizia della morte di Paolo Rossi, il bomber per antonomasia, l’eroe gentile e timido dell’Italia che, nel 1982, fece esplodere le piazze vincendo in Spagna il suo terzo Mondiale.
Nato a Prato il 23 settembre 1956, Rossi, stroncato a 64 anni da un male incurabile, si fece conoscere al grande pubblico con il Vicenza di Fabbri, si consacrò nel Perugia del primo sponsor sulle maglie e divenne ‘Pablito’ nell’estate del 1982, due anni dopo il suo passaggio alla Juventus.
Non fu facile per la punta toscana tornare a calcare i campi, dopo aver perso l’Europeo casalingo del 1980 per una squalifica di due anni a causa di una presunta combine di Avellino-Perugia, match in cui peraltro segnò una doppietta.
Rossi tornò giusto in tempo per togliere il posto al romanista Roberto Pruzzo, che finì la stagione da capocannoniere, e per prendere per mano la Nazionale di Enzo Bearzot ai Mondiali di ‘Spagna 1982’.
Dopo una prima fase non certo esaltante, Rossi si trasformò come per magia in Pablito, realizzando tre reti al Brasile dei fenomeni Zico e Falcao, due in semifinale alla Polonia di Boniek e uno, il primo, nel match per il titolo al ‘Santiago Bernabeu’ di Madrid con la Germania Ovest di Rummenigge, vinto dagli azzurri per 3-1 sotto gli occhi felici del presidente della Repubblica Sandro Pertini.
Una cavalcata incredibile per un attaccante definito ‘di rapina’ per un fiuto del gol che nel tempo ha avuto pochissimi rivali.
Insieme a Roberto Baggio e Christian Vieri, Rossi detiene ancora il record italiano di marcature in una rassegna iridata a quota 6 gol, ed è stato il primo giocatore (eguagliato dal solo Ronaldo, quello verdeoro) ad aver vinto nello stesso anno il Mondiale, assieme al titolo di capocannoniere, e il Pallone d’oro.
Rossi fa incetta di trofei anche in maglia bianconera, mettendo in bacheca due scudetti, una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa e, dulcis in fundo, la Coppa dei Campioni 1984-1985.
Successivamente passò al Milan e al Verona, dove a 31 anni, e dopo una lunga serie di infortuni e problemi alle ginocchia, diede addio alla carriera agonistica.
Rossi occupa la 42esima posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del ventesimo secolo pubblicata dalla rivista World Soccer e nel 2004 è stato inserito nel Fifa 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelè e dalla Fifa in occasione del centenario della federazione.
Pablito però non è stato solo un grande campione. Come cantante, ha realizzato nel 1980 un 45 giri dal titolo “Domenica, alle tre” il cui testo tratta il tema del rapporto tra i calciatori e le proprie compagne.
Nel 1999 è stato candidato alle elezioni europee per Alleanza Nazionale, nella circoscrizione Nord-Est e nel 2000 alla presidenza della Lega Pallavolo Serie A femminile, senza tuttavia essere eletto.
In televisione è stato opinionista sempre misurato e competente per varie emittenti quali Sky Sport, Premium Sport e Rai.
Nel 2011 ha partecipato a “Ballando con le stelle” come concorrente. A Vicenza gestiva un’agenzia immobiliare insieme all’ex compagno di squadra Giancarlo Salvi e possedeva inoltre un complesso agrituristico a Bucine.
Lascia la moglie Federica Cappelletti, sposata in seconde nozze nel 2010, e tre figli: Sofia Elena, Maria Vittoria e Alessandro. E un vuoto incolmabile in chi l’ha conosciuto o solo visto in tv andare all’assalto del mondo.
(da agenzie)
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