Giugno 11th, 2022 Riccardo Fucile
IL PERSONALE DI SALA DA CONTRATTO PRENDEREBBE 1250 EURO NETTI, MA SPESSO VIENE INQUADRATO COME APPRENDISTA E LO STIPENDIO SCENDE A 700… ALL’ESTERO PRENDONO ALMENO IL DOPPIO: SI VA DAI 3.750 EURO DI NEW YORK AI 3.500 DELLA SVIZZERA FINO AI 2.350 DI LONDRA
La mancanza di personale nel settore della ristorazione è ormai un
dato di fatto. Ne discutono quotidianamente tanto imprenditori, chef e maestri pizzaioli di insegne blasonate nelle grandi città, quanto titolari di piccole realtà di provincia. C’è chi sostiene sia un problema generazionale, dovuto alla mancanza di «spirito di sacrificio».
Altri ritengono sia colpa del reddito di cittadinanza. In molti rispondono che la vera ragione di questa carenza sia dovuta ad orari massacranti e salari troppo bassi e che sia necessario ripensare del tutto il modello della ristorazione in Italia, in un’ottica di sostenibilità del lavoro.
Quale che sia la ragione effettiva di questa mancanza di personale, di certo c’è che ad acuire questa crisi — che si percepisce soprattutto oggi che il settore sta velocemente ripartendo — sono stati gli anni di pandemia.
«Una forte carenza del personale di sala si sentiva già prima del Covid», racconta Silvio Moretti, direttore servizi sindacali Fipe. Stando ai dati elaborati dal Centro Studi della Federazione Italiana Pubblici su dati Istat e Inps, il personale di sala è quello più ricercato in questo momento: mancano, attualmente, 39.760 camerieri.
In totale, sempre secondo la Fipe, ci sono 200 mila addetti alla ristorazione in meno rispetto al 2019.
«Una parte hanno lasciato a causa della chiusura delle attività per cui lavoravano, ma molti professionisti nel — lungo periodo di incertezza fra un lockdown e l’altro — hanno deciso volontariamente di cambiare settore, prediligendo ambiti come la logistica o la grande distribuzione, che garantivano una continuità lavorativa certa e dove è richiesto in forma minore il sacrificio di lavorare nel week end e nei giorni di festa». A quelli che sostengono che una delle ragioni di questa crisi sia dovuta alle precarietà del lavoro, la Fipe risponde con un dato: «La tipologia di contratto più diffusa in questo settore è il tempo indeterminato — che rappresenta circa il 70% degli occupati, 616mila unità (in totale sono 916 mila, di cui il 63% ha meno di 40 anni) —, perché c’è una forte contesa per accaparrarsi il personale qualificato». Per quanto riguarda la sala, poi, si aggiunge un riconoscimento ancora inadeguato della sua importanza. «La ristorazione in questo momento deve valorizzare il servizio di sala — spiega Moretti — perché il peso specifico dell’accoglienza è sempre maggiore. I clienti stanno tornando nei ristoranti soprattutto perché legati a determinati luoghi e ad un determinato tipo di accoglienza. La sala vale quanto la cucina». In questo pezzo non entreremo nel dibattito sul modello di lavoro nella ristorazione, ma proveremo a rispondere a una domanda che in questi giorni ci hanno posto molti lettori: quanto guadagna davvero un cameriere?
Quanto guadagna davvero un cameriere in Italia?
Il Contratto collettivo nazionale di lavoro per la ristorazione prevede una retribuzione minima mensile per un cameriere professionista di 1.500 euro lordi (ossia circa 1.250 euro netti), con 14 mensilità e 40 ore di lavoro settimanali.
«Ovviamente — spiega Silvio Moretti, direttore servizi sindacali Fipe — questi sono valori minimi, la domanda di mercato e le esperienze professionali possono far aumentare notevolmente queste cifre e anche il numero di ore di lavoro può essere differente in certi casi».
Questa cifra evidenziata dalla Fipe, in effetti, è anche quella proposta attraverso gli annunci sui siti di recruitment secondo Jobbydoo e calcolata sulla base delle offerte di lavoro per camerieri professionisti pubblicate negli ultimi 12 mesi. Ma, ovviamente, bisogna tenere presente che la forbice della retribuzione è vasta: lo stipendio minimo netto, secondo il portale, è quello del cameriere part time, che prende all’incirca 680 € netti al mese.
Un apprendista cameriere guadagna mensilmente 700 €. Un cameriere professionista prende in media, al mese, 1.250 €. Ma nella stagione estiva la media può arrivare anche a 1.450 €. E, in un ristorante stellato (o comunque di alto livello), la retribuzione in media tocca i 1.750/2.000 €. Nelle pizzerie la paga mensile netta è di 1.200 €, 1.050 € negli agriturismi. Lo stipendio medio di un maitre è di 1.650 € netti al mese (circa 30.600 € lordi all’anno), ma la retribuzione può variare (a seconda dell’esperienza) da uno stipendio minimo di 1.200 € netti al mese a un massimo che può superare i 3.000 € netti al mese.
Quanto guadagna davvero un cameriere all’estero?
Come stipendio netto un cameriere all’estero — stando agli annunci sul portale Jobbydoo — guadagna più che in Italia. Ma è impossibile fare un confronto con gli stipendi del nostro Paese, sia perché la retribuzione è in molti casi parametrata al costo della vita, che per quanto riguarda l’incidenza del cuneo fiscale, uno dei temi più dibattuti anche in Italia.
In ogni caso, riguardo al netto mensile, si va dai 3.750€ di New York, ai 3.500€ della Svizzera, passando per i 2.350€ di Londra. Ovviamente le retribuzioni possono variare in base all’esperienza e all’impegno richiesto.
Quanto guadagna un cameriere in base all’esperienza
Un cameriere entry level, ossia con meno di 3 anni di esperienza, può arrivare a uno stipendio medio complessivo — stando agli annunci sul portale Jobbydoo — che si aggira sui 1.080 € netti al mese. Uno con oltre 4 anni di lavoro alle spalle arriva in media a guadagnare circa 1.250 €. Mentre un cameriere senior — attivo da oltre 10 anni — guadagna dai 1.460 ai 1.600 €. Ovviamente le retribuzioni possono variare in base all’esperienza e all’impegno richiesto.
In quali città si cercano più camerieri
Stando agli annunci sul portale Jobbydoo la città in cui c’è maggiore ricerca di camerieri in Italia è Roma. Seguono, poi, Milano, Bologna, Torino, Venezia e Rimini. Anche se il 80,3% della domanda è frazionata in piccole località della provincia Italiana.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Giugno 11th, 2022 Riccardo Fucile
“HANNO GUADAGNATO PIU’ DI DIO”
Joe Biden ha attaccato le compagnie petrolifere per non aver ancora contribuito a far scendere i prezzi della benzina.
Nello specifico il presidente degli Stati Uniti si è scagliato contro Exxon, una delle più grandi società degli Stati Uniti attive in questo settore: «Exxon ha guadagnato più soldi di Dio quest’anno. Dovrebbe iniziare a investire e pagare le tasse. Ci assicureremo che tutti sappiamo dei profitti di Exxon».
Biden ha spiegato anche che ora al primo posto nella sua agenda c’è la riduzione dell’inflazione: «I dati dimostrano perché l’inflazione è la mia priorità. Il rialzo dei prezzi causato da Vladimir Putin ha colpito duramente a maggio. L’inflazione non sta scendendo rapidamente».
Il presidente ha citato anche l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, un evento su cui sta lavorando una commissione parlamentare che in questi giorni ha avviato una serie di udienze pubbliche: «Il 6 gennaio è stato uno dei capitoli più bui della nostra storia. È importante che gli americani capiscono cosa è accaduto e che le stesse forze sono ancora in campo. L’insurrezione del 6 gennaio è stato uno dei capitoli più bui della storia del nostro Paese. È stato un brutale attacco alla nostra democrazia e alle forze dell’ordine. È importante che gli americani capiscano cosa è realmente accaduto e capiscano che le stesse forze sono ancora in movimento».
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Giugno 11th, 2022 Riccardo Fucile
IN UNA NOTTE SPARITI TUTTI I DOLORI ALLA SCHIENA “DENUNCIATI” IN 200 CERTIFICATI MEDICI
Avevano presentato decine di certificati medici che, per l’appunto,
certificavano la loro impossibilità a svolgere mansioni faticose a causa di dolorosi e cronici problemi alla schiena. Poi, però, le visite eseguite dal medico aziendale hanno evidenziato quello che è stato descritto come un vero e proprio miracolo a Roma: i 200 dipendenti Ama sono guariti, tutti insieme. È bastata, dunque, una sola notte affinché tutti i lavoratori coinvolti potessero finalmente riprendere il loro lavoro, abbandonando le scrivanie degli uffici dell’Azienda Municipale Ambiente della capitale.
Duecento persone, duecento lavoratori che nelle ultime settimane (e mesi) avevano presentato un certificato medico firmato dai rispettivi medici di base in cui si parlava di seri problemi alle loro schiene. Patologie croniche che impedivano loro di svolgere attività lavorative usuranti (per il fisico), faticose e gravose per quelle colonne vertebrali che sembravano essere compromesse. Problemi fisici che li avevano “costretti” a non poter più partecipare alle operazioni quotidiane di raccolta dei rifiuti e controllo dei cassonetti in giro per le strade e per le palazzine di Roma. Chiusi in un ufficio per motivi medici.
Poi, però, in una sola notte il miracolo. Il nuovo corso dell’Ama, infatti, ha deciso di verificare le condizioni di salute di tutti i dipendenti affidando i controlli medici a un professionista dell’azienda. E lì, proprio durante quelle 200 visite, tutti quei problemi cronici alla schiena sono fortunatamente spariti. Ora quei 200 dipendenti Ama possono tornare a effettuare quei lavori per cui erano stati assunti. Saranno, infatti, spostati dagli uffici dislocati nelle varie sedi sparse nella capitale alle portinerie delle varie rimesse aziendali.
Poi, a turno, potranno – liberi dai loro problemi alla schiena – tornare a effettuare il controllo cassonetti. Un miracolo grazie alla scienza e alle visite mediche che hanno restituito loro una vecchia-nuovo opportunità di lavoro.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Giugno 11th, 2022 Riccardo Fucile
IL SOLITO SFRUTTAMENTO E’ EMERSO NEI CONTROLLI DI UN CANTIERE EDILE
Lui ha solo 15 anni. Con la madre è fuggito dalla guerra in Ucraina ed è arrivato in Italia, dove è ospitato in dalla zia. Ma per questo adolescente non è arrivato un banco di scuola, o la spensieratezza che dovrebbe essere un diritto alla sua età. Invece si è ritrovato a fare l’operaio edile in un cantiere. Per di più in nero.
I Carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Napoli, insieme a quelli della stazione di Casoria, hanno scopetto tutto e denunciato il titolare della ditta nella quale il ragazzo era impiegato.
L’operazione dei carabinieri si è svolta nell’ambito dei controlli straordinari per la campagna ‘bonus edilizia 110’ per contrastare manodopera in nero e garantire sicurezza sui luoghi di lavoro. In un cantiere di Casoria, dove erano in corso lavori di abbattimento e ricostruzione di una palazzina di edilizia civile, i militari hanno scoperto e identificato 4 lavoratori, 3 dei quali senza contratto, cioè in nero. Tra i lavoratori, un 15enne ucraino, fuggito dalla guerra assieme alla madre e ospitato sul territorio italiano dalla zia materna, residente in Italia per motivi di lavoro. Anche lui in nero, era impiegato come operaio.
I carabinieri hanno poi scoperto che il minore non aveva assolto gli obblighi scolastici. Il datore di lavoro della ditta affidataria dei lavori è stato denunciato. L’ attività imprenditoriale è stata immediatamente sospesa amministrativamente per l’impiego di personale in nero.
Alla ditta sono state elevate sanzioni per un importo di 14mila e venti euro mentre sono state impartite prescrizioni penali per oltre 11mila euro.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Giugno 11th, 2022 Riccardo Fucile
“I DIRITTI CIVILI SONO IMPRESCINDIBILI PER OGNI ESSERE UMANO”
Elodie sarà la madrina del Roma Pride. E ieri in conferenza stampa,
rispondendo a una domanda, ha detto, e non è la prima volta, cosa pensa di Matteo Salvini.
Quando le hanno chiesto del suo impegno rispetto a temi come quelli dei diritti civili Elodie ha infatti risposto: “Anche se faccio musica leggera, non significa che non tenga molto al mio impegno sociale e politico. Credo che attraverso la mia musica e il linguaggio già si intuisca la mia libertà di fondo, ma cerco di esprimermi anche al di fuori delle canzoni per far capire chi sono e quello che penso”
E ha aggiunto: “Non ci sono contro: dico sempre quello che penso”. E poi entrando nel dettaglio: “Non vorrei aprire il ‘discorso Salvini’, ma quando leggo determinate cose, quando devo sentire determinate cose mi sembra veramente assurdo. Non vorrei proprio sentirle, perché stiamo parlando della base di essere un essere umano corretto”
Elodie ha più volte espresso il suo pensiero riguardo al modus operandi di Salvini e della Lega riguardo a certi temi. Ad esempio quando ha parlato di “Lega acchiappa voti”. O quando si è indignata per come il partito guidato da Salvini abbia ostacolato il DDL Zan. Una posizione chiara che ha pagato sulla sua pelle subendo la gogna degli insulti sessisti che le sono arrivati sui social.
La cantante durante la conferenza stampa ha spiegato le motivazioni del suo sostegno al Roma Pride: “Sono orgogliosa, emozionata e felice di manifestare e festeggiare con voi, è importante ricordarci sempre che siamo tutti uguali che i diritti sono imprescindibili per l’essere umano, dovrebbe essere ovvio per tutti ma purtroppo non lo è. Ciò che mi rende più felice è manifestare festeggiando, spesso la gente non comprende che è una manifestazione e si festeggia per quello che si è ottenuto e si manifesta per quello che si deve ancora ottenere. E manifestare è il modo migliore per festeggiare. Si manifesta per tutti, è una comunità che abbraccia tutte le persone che non hanno diritti. Ogni volta il Pride è un momento emozionante perché si sente di far tutti parte di una grande famiglia, anche se non ci conosciamo. Manifesteremo per tutti quelli che ne hanno bisogno, penso sia veramente questo il messaggio e vi ringrazio di cuore per aver pensato a me”.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Giugno 11th, 2022 Riccardo Fucile
“QUI TERRA DI NESSUNO, LA REGIONE LOMBARDIA FA FINTA DI NULLA”… MA COME, LA LEGA NON E’ QUELLA CHE GARANTISCE ORDINE E SICUREZZA?
Maxi rissa nella serata di ieri, venerdì 10 giugno, tra gli occupanti degli alloggi popolari di via Bolla, a Milano: una sessantina di persone si è riversata in strada verso le 21,30, armata anche di bastoni. Per sedare la lite, al civico 40, è dovuta intervenire in forze la polizia.
Un bambino di due anni è stato portato in ospedale per accertamenti. Sarebbe stato solo visitato per precauzione, ma non avrebbe ferite o traumi evidenti. Il 118 è intervenuto con tre ambulanze e un’auto del personale medico, medicando sul posto quattro persone, due maschi di 17 e 2 anni, appunto, e due donne di 21 e 44 anni.
I medici hanno poi deciso per il trasporto al pronto soccorso solo per la ragazza, che avrebbe riportato escoriazioni, e per il bambino, entrambi in codice verde.
I motivi che hanno portato a uno scontro di così ampia portata sono in corso di accertamento, ma quei caseggiati di proprietà Aler (l’azienda regionale che gestisce gli alloggi di edilizia popolare) non lontano dal Cimitero Maggiore nel quartiere Gallaratese vivono da anni tra degrado e abusivismo.
Con un problema di difficile convivenza tra gruppi spesso in conflitto. Una ferita aperta. Solo qualche mese fa, a febbraio, in via Bolla anche la politica era tornata a discutere – e a dividersi – per un incendio nelle cantine. Adesso la rivolta.
Gli agenti della polizia, inviati dal questore Giuseppe Petronzi, sono intervenuti con una decina di volanti prima e con cinque squadre del Reparto mobile a disposizione di un dirigente. Intorno alle 23,20 “hanno ripristinato l’ordine pubblico”.
Ecco la situazione descritta dalla presidente del Municipio 8, Giulia Pelucchi. Che parte all’attacco della Regione Lombardia: “Questa settimana in via Bolla c’è stata un’escalation di risse il cui culmine è in corso stasera. Botte, spranghe, coltelli, bombe carta, spari. Il denominatore comune di questi avvenimenti é sempre il solito: la totale indifferenza della proprietà di queste case, delle sue occupazioni abusive, la mancanza di volontà nel proporre soluzioni e la riqualificazione di questi stabili. La storia é arcinota, abbiamo chiesto mesi fa una commissione sul tema, ci hanno risposto di attendere in attesa di avere notizie su ciò che ne sarà della riqualificazione. Purtroppo il tempo é scaduto, da un po’. Regione Lombardia, se ci sei, batti un colpo. Nel frattempo speriamo non accada l’irreparabile”.
E l’assessore con deleghe a Casa e Sicurezza del Municipio 8 Fabio Galesi è ancora più duro: “Da diversi giorni risse e aggressioni. Siamo stufi della situazione di illegalità e degrado prodotto dai palazzi Aler totalmente fuori controllo. Nonostante ciò le risposte non arrivano da parte di Regione Lombardia e Aler sul futuro di quest’area, diventata terra di nessuno”.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Giugno 11th, 2022 Riccardo Fucile
CONTINUA IL DELIRIO NO VAX… SONO ANCORA A PIEDE LIBERO QUELLI DENUNCIATI UN ANNO FA
L’infettivologo genovese Matteo Bassetti è stato aggredito da una
coppia no-vax che gli ha tirato addosso un cocktail in un locale di Santa Margherita Ligure mentre passava la serata con la moglie e un gruppo di amici.
“Un’aggressione No-Vax vera in un momento di spensieratezza – la definisce lo stesso Bassetti raccontando quanto successo sui social -. Mentre consegno la mia carta di credito per pagare il conto, da dietro mi arriva addosso un cocktail pieno di ghiaccio e del suo contenuto. I cubetti mi colpiscono la testa e il liquido mi corre lungo la schiena. Penso a uno scherzo. Mi giro e vedo una coppia che mi guarda molto aggressivamente e dopo che gli chiedo cosa avessero fatto scappa dal locale. Fuori dopo che erano scappati lontani, i miei amici dopo averli seguiti chiedono loro perché lo avessero fatto. I due gridano che io sono quello ‘che ha fatto le punturine che hanno ammazzato un sacco di gente’ e che mi meritavo di essere colpito e aggredito”.
Sono intervenuti i carabinieri che hanno identificato gli aggressori. “Sono stanco di questi continui attacchi a me e alla mia famiglia. Sono francamente affranto e ormai senza parole – denuncia Bassetti – Io ho solo fatto il mio lavoro di medico spingendo le persone a vaccinarsi. Provo tristezza assoluta. Uno Stato che non sa tutelare e difendere i suoi medici, dopo quello che è capitato negli ultimi due anni, ha poco futuro”. Bassetti era giù stato minacciato e insultato in un locale a Genova, ma finora non era mai stato oggetto di aggressioni fisiche. In compenso da tempo è sotto attacco sui social, tanto che la polizia postale ha già individuato e identificato diversi autori delle minacce, già rinviati a giudizio.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »