DRAGHI STA TORNANDO, E’ UNA TROTTOLA IN GIRO PER L’EUROPA: HA INCONTRATO MACRON ALL’ELISEO UN MESE FA, SARA’ A UN VERTICE A BRUXELLES CON L’INTERA COMMISSIONE UE E DOMANI INCONTRERÀ A MILANO I MANAGER DELLE PRINCIPALI MULTINAZIONALI EUROPEE
PER DRAGHI E’ IN BALLO UNA POLTRONISSIMA, MAGARI LA GUIDA DEL CONSIGLIO EUROPEO… GIORGIA MELONI SOFFRE E TACE: NON PUO’ EVITARE DI RITROVARSELO IN EUROPA A FARLE OMBRA
Qualunque mossa faccia Mario Draghi, qualunque sia la sua agenda, non lascia mai indifferente il mondo della politica. […] L’universo degli incontri di Draghi negli ultimi due mesi si è allargato, e l’ex banchiere è entrato completamente nel ruolo di super consulente incaricato dalla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen di preparare un report su «competitività dell’industria europea».
Domani, a Milano, nella sede cittadina di Banca d’Italia, Draghi incontrerà i manager delle principali multinazionali europee. Ma La Stampa è in grado di raccontare anche di altri due incontri. Uno che è avvenuto, e uno che avverrà nei prossimi giorni. In settimana Draghi dovrebbe essere a Bruxelles per partecipare a una riunione del collegio dei commissari, in poche parole il Consiglio dei ministri della Commissione europea. Mentre circa un mese fa ha visto per un pranzo Emmanuel Macron.
Un confronto tra due leader e amici che, stando a fonti ufficiali vicine all’ex presidente del Consiglio, è parte del giro di colloqui che Draghi sta avendo a largo raggio in Europa
Ogni gesto dell’ex premier sollecita interpretazioni più o meno fantasiose sul suo destino. Tanto più ora che si stanno aprendo i giochi per il futuro dei vertici delle massime istituzioni europee. il pranzo con Macron – a Parigi, a quanto risulta – rilancia le indiscrezioni sulla possibilità di una candidatura di Draghi al Consiglio europeo (una destinazione considerata più verosimile della Commissione), cosa di cui, tramite i suoi collaboratori storici, continua a dire di non essere interessato.
Sarebbe un nome politicamente più neutro di altri, in grado di mettere d’accordo i liberali di Renew Europe (il gruppo di Macron), i socialisti (la famiglia del Pd) e i popolari, a cui è affiliata Forza Italia. Una chance che si rafforzerebbe dopo l’annuncio dell’attuale presidente del Consiglio, il belga Charles Michel, di correre come candidato alle Europee, con l’ambizione di diventare presidente dell’Europarlamento o commissario.
Anche l’incontro di Milano, con i big delle principali aziende europee, consente una lettura più politica. A organizzarlo è la European Round Table of Industry, forum che raggruppa una sessantina di presidenti e amministratori delegati, dedicato al sostegno della competitività europea. Tra i soci compaiono Vodafone, Total, Michelin, L’Oréal, Bmw, Mercedes, Arcelor Mittal (che proprio in queste ore sta litigando con il governo italiano in merito alle acciaierie Ilva di Taranto), Shell, Airbus, AstraZeneca, Nestlé.
Le aziende italiane saranno rappresentate da Eni e Cir (tra i membri di Ert ci sono gli amministratori delegati Claudio Descalzi e Rodolfo De Benedetti). L’incontro con i commissari a Bruxelles sarà un’altra tappa del confronto sulle prospettive economiche dell’Europa, anche in un contesto di sfida geopolitica con i due giganti globali, Stati Uniti e Cina. Al tavolo dovrebbe partecipare anche Paolo Gentiloni, ex premier e commissario all’Economia La premier vive con particolare attenzione i movimenti di Draghi.
Dentro Fratelli d’Italia i commenti sono ridotti al minimo e si percepisce il fastidio per non poter controllare politicamente una nomina che, per storia e profilo di Draghi, sarebbe quasi più europea che esclusivamente italiana. Di fatto, il report commissionato da Von der Leyen è anche un biglietto da visita per il bis che vuole tentare la presidente della Commissione. Meloni ha fatto capire di essere pronta a sostenerla, anche se FdI non potrà entrare a far parte della maggioranza composta da popolari, socialisti e liberali.
(da La Stampa)
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