ESPLODE NEL M5S IL CASO CANCELLERI: DOPPIA POLTRONA PER IL FEDELISSIMO DI DI MAIO
VICEMINISTRO AI TRASPORTI MA GIA’ VICEPRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA: E’ CONTRARIO ALLE REGOLE DEL M5S
Per un governo che dal suo primo giorno è stato accusato di essere interessato solo alle poltrone, cumularne un paio non è certo una nota di merito.
Se poi si tratta di un esponente del Movimento 5 Stelle che sui doppi incarichi – a volte tripli – degli avversari politici ha incentrato gran parte della sua propaganda elettorale, il demerito diventa motivo di biasimo.
Se infine si tratta di un fedelissimo del capo politico Luigi Di Maio, allora la faccenda finisce nell’onta. È il caso di Giancarlo Cancelleri, candidato governatore alla Regione Siciliana di cui oggi è vicepresidente, fresco di nomina nel Governo Conte II a viceministro ai Trasporti.
E che ora fa i conti con una condizione spinosa. Perchè i 5 Stelle da sempre si sono scagliati contro il cumulo degli incarichi, soprattutto per chi è stato votato assumendo un impegno con gli elettori.
Solo un anno fa, per fare uno dei tanti possibili esempi, M5S si scagliava contro il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè perchè il 19 luglio 2018 era subentrato come europarlamentare al posto del dimissionario Pogliese: “Un ennesimo schiaffo in faccia ai cittadini”, attaccavano i grillini.
Lo statuto della Regione Siciliana definisce l’incompatibilità all’articolo 3 per i deputati (così si chiamano i consiglieri dell’Ars): “L’ufficio di deputato regionale è incompatibile con quello di membro di una delle Camere, di un Consiglio regionale ovvero del Parlamento europeo”.
Non prevede quindi una diretta incompatibilità tra i due ruoli oggi ricoperti da Cancelleri, quella di deputato regionale e componente dell’esecutivo Conte II. Tuttavia, il regolamento del Consiglio di Presidenza della Regione prevede che i suoi componenti “non possono far parte della Giunta di Governo” regionale.
Nulla osta, per i vertici M5S, che faccia parte invece del Governo nazionale? Al di là dei cavilli e delle procedure, l’etica M5S è sempre stata contraria al cumulo degli incarichi.
Altro esempio: nel 2014 il senatore M5S Vincenzo Santangelo attaccava Sandro Gozi per il doppio incarico di sottosegretario del Governo Renzi e di presidente della Delegazione Parlamentare al Consiglio d’Europa: “Comprendiamo che quella di lasciare la doppia poltrona sia stata una decisione sofferta, visto che per maturarla ci sono voluti ‘soltanto’ quattro mesi”, ironizzavano i 5 Stelle.
In molti hanno notato come il cumulo di cariche per Cancelleri contravvenga a uno dei tabù dei 5 Stelle.
Attacca l’ex grillino nella passata legislatura Riccardo Nuti: “Cancelleri consigliere regionale senza competenze sui trasporti e fautore del concetto di “abusivismo di necessità ”. Il deputato nisseno esprime soddisfazione su Facebook per la nomina: “Sono pronto a dare il mio contributo a questo Governo Conte e impegnerò tutte le mie energie per farlo al meglio. Un ministero fondamentale soprattutto per il mio territorio che necessita di un immediato rilancio”.
Tuttavia, ora Cancelleri si trova in una situazione a dir poco delicata: o tenersi la doppia poltrona, esponendosi ai feroci attacchi delle opposizioni, oppure rinunciarne a una. Presumibilmente, quella appena ottenuta di viceministro.
Perchè se rinunciasse a quella di deputato regionale violerebbe un’altra delle buone norme dell’etica M5S: quando si assume un impegno con gli elettori, lo si porta a compimento. È stato rieletto in Sicilia solo due anni fa.
(da agenzie)
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