GIA’ DIMENTICATE LE PROMESSE SULLA LOTTA AGLI SPRECHI E LEGGI INUTILI
NEI PRIMI CENTO GIORNI IN PARLAMENTO E’ UNA CORSA A PRESENTARE PROGETTI DI LEGGE PER COSTITUIRE NUOVE PROVINCE (NON DOVEVANO ESSERE ABOLITE?) …. PER CREARE NUOVI ENTI E ALBI, PER RILANCIARE I BALLI DEL SALENTO, LE SFOGLIE EMILIANE, REGOLARE I CONSULENTI FILOSOFICI, PER INTRODURRE LA PATENTE EUROPEA DEI PIZZAIOLI E L’ALBO PER IL FITNESS
Prima delle elezioni l’obiettivo era per tutti quello di tagliare i costi della politica, sopprimere gli Enti e le leggi inutili. Nei primi cento giorni di iniziative parlamentari invece la sfida è divenuta a chi dirotta più soldi dei contribuenti verso gli amici e gli amici degli amici. Confidando ovviamente nella loro gratitudine. E’ quanto emerge da un’approfondita analisi dell’Istituto Leoni che in un dossier di 6 pagine ha passato al setaccio le proposte di legge presentate dai vari parlamentari in questi primi tre mesi di legislatura, alla ricerca di quelle leggi, sconosciute ai più, che aumentano i costi della politica e creano privilegi per vecchie e nuove caste.
Iniziamo dalle Province, che tutti promettevano di abolire prima delle elezioni : ebbene ci sono parlamentari che hanno presentato proposte di legge per crearne altre, altro che eliminare quelle esistenti. Dalla provincia della Valcamonica ( targata Lega) a quella di Lanciano-Vasto-Ortona ( targata PdL), a quelle per rendere autonome le province di Belluno (PdL), di Bergamo e di Verbano-Cusio-Ossola (Lega). Tutte partorite da parlamentari che hanno a cuore quei territori per motivi elettorali.
Ma è con gli Albi professionali che i parlamentari danno il meglio di sè, anche se poi all’esterno parlano tutti di liberalizzazioni e di rendere più facile l’accesso al mondo del lavoro. Ma nel chiuso delle segrete stanze ecco che vanno a rappresentare delle lobbies ben precise.
I risultati sono grotteschi: Silvana Mura, braccio destro di Di Pietro, propone di disciplinare la figura del “consulente filosofico” con apposito albo professionale, nel PdL chi vuole regolamentare invece la “professione intellettuale di ufficiale giudiziario”, chi istituire l’ordine dei “tecnici laureati in ingegneria” ( che differenza ci sia rispetto ai normali ingegneri è tutta da scoprire), chi l’albo dei pedagogisti, chi quello degli statistici, chi ancora quello dei traduttori e interpreti…siamo pieni di albi.
La Lega vuole le “Norme per maestri di fitness”, il sen. Amoruso l’albo dei cuochi e pasticcieri, il sen. Costa vuole invece introdurre la Pep, la patente europea per i pizzaioli.
Non è finita: c’e’ chi propone il rilancio della pizzica e dei balli tradizionali salentini, chi l’albo dei centralinisti con problemi di vista, chi la promozione della piadina, chi il riconoscimento della lingua italiana dei segni, chi un Consiglio superiore della Lingua italiana, una specie di Csm dei puristi del bello stile, chi vuole la disciplina dei centri benessere, chi la patente nautica a punti.
Un guazzabuglio indescrivibile che dimostra come, all’interno dei partiti, al di là degli impegni ufficiali verso l’elettorato, ognuno marci a ruota libera.
In una contraddizione evidente di chi da un lato a parole dice di voler togliere acqua dalla barca che affonda, riducendo enti e leggi, e chi dall’altro ne getta dentro a secchiate formulandone a decine.
E gli sprechi aumentano, come le Province che si dovrebbero abolire, come le leggi farsa e come gli Enti e gli albi immotivati. Anche perchè troppi politici pensano solo a rappresentare interessi localistici o di lobbie e non guardano per nulla alle necessità della nazione nel suo complesso. L’Italia affoga e c’è chi pensa a fare leggi su piadine e tarantella…
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