I NUMERI NON MENTONO, IL GOVERNO SI’
QUANDO SI PROVA A MISCHIARE LE CARTE SCAMBIANDO L’ORDINE DEGLI ADDENDI IL TOTALE CON CAMBIA
Voleva fare chiarezza, la premier Giorgia Meloni. Per ricondurre a verità, ovviamente via Social, le “molte falsità” che starebbero mettendo in discussione, a suo avviso, il “record della storia d’Italia” di fondi stanziati per la Sanità. Un tentativo, però, che ha finito per confondere ulteriormente le acque nel balletto di cifre che, ormai da 48 ore, sta andando in scena sui numeri della Manovra e, in particolare, su quelli relativi al capitolo salute.
La confusione, secondo il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, è presto spiegata: “Lei somma le risorse assegnate alla sanità in due Leggi di Bilancio: 2024 e 2025. In attesa del testo della manovra, stando al Dpb i numeri sono: +0,86 miliardi di euro nel 2025 ; +3,1 miliardi nel 2026; +0,17 miliardi nel 2027” (leggi articolo a pagina 2). Cifre accompagnate da un invito rivolto alla premier: “Lasci stare i record, quelli appartengono allo sport – conclude Cartabellotta -. Altrimenti citiamo come triste primato i 4,5 milioni di persone che non si curano più, di cui 2,5 milioni per ragioni economiche”.
Ma in fatto di record, a ben vedere, ce n’è sicuramente uno che il governo Meloni può vantare senza timore di smentite. Ed è il numero di minori e di famiglie di operai in povertà assoluta registrati nel 2023. I primi hanno toccato la cifra di 1,29 milioni, vale a dire il 13,8% del totale dei minorenni italiani. Le seconde, invece, hanno fatto registrare una crescita consistente passando dal 14,7 al 16,5% (leggi articolo a pagina 3). I numeri non mentono. E anche quando si prova a mischiare le carte scambiando l’ordine degli addendi, il totale non cambia. Mai.
(da lanotiziagiornale.it)
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