IL FINANCIAL TIMES HA FATTO I CONTI: “LA GRAN BRETAGNA DOVRA’ PAGARE UN CONGUAGLIO DI 60 MILIARDI PER LASCIARE LA UE”
LI FACCIANO PAGARE IN QUOTA A CHI HA VOTATO PER USCIRE
Lasciare l’Unione Europea potrebbe costare al Regno Unito 60 miliardi di euro.
A tanto ammonta, secondo il ‘Financial Times’, il “conguaglio” che la Commissione Europea potrebbe chiedere di sborsare a Londra una volta che il governo guidato da Theresa May avrà fatto scattare l’Articolo 50 del trattato di Lisbona, che definisce le procedure per l’abbandono volontario della Ue.
La cifra – hanno spiegato fonti comunitarie al quotidiano della City – include garanzie sui prestiti, risorse per il welfare, fondi per progetti europei stanziati a favore della Gran Bretagna e tutti gli stanziamenti per iniziative comunitarie che a Londra spetta pagare, anche alla luce degli ammanchi che verranno creati dal suo addio.
Il commissario agli Affari Interni, il francese Michel Barnier, tra i principali negoziatori della Ue per la Brexit, non intende quindi fare alcuno sconto al Regno Unito.
Anche in virtù dei tentennamenti che hanno esasperato Bruxelles nei mesi successivi al referendum dello scorso 23 giugno, per Londra (che, secondo i documenti rivelati oggi dal ‘Times’, non avrebbe ancora una “Brexit strategy” compiuta) si profila quindi la strada di una ‘Hard Brexit’.
I funzionari europei che hanno parlato al ‘Financial Times’ hanno infatti chiarito che, prima di parlare di regime di transizione o di nuovi accordi commerciali, dovrà essere prima chiuso il divorzio.
La forma di compromesso più probabile, scrive la testata albionica, vedrebbe il Regno Unito continuare a partecipare al bilancio Ue per alcuni anni in modo da non dover pagare l’intero conto in un’unica soluzione.
E’ questa l’opzione per la quale banche e aziende stanno premendo da settimane con un’incessante campagna lobbistica.
Quella degli intransigenti, spiega il ‘Financial Times’, non è comunque l’unica fronda presente tra i negoziatori di Bruxelles.
“E’ tutto molto pericoloso”, ha dichiarato al quotidiano un non meglio specificato “delegato di alto livello”, segno che c’è anche una fazione moderata e pragmatica che spera ancora di poter gestire la separazione in maniera più amichevole.
Chi vuole uscire dalla Ue è avvisato, cominci a mettere mano al portafoglio.
(da agenzie)
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