LA FOTO DI NARNI PER L’ALLEANZA UMBRA
CONTE, DI MAIO, ZINGARETTI E SPERANZA PER LA PRIMA VOLTA SULLO STESSO PALCO
Un tripudio di flash ha dato il via all’auditorium San Domenico di Narni all’evento sulla manovra organizzato dalla coalizione di governo. Un’occasione che vede per la prima volta sullo stesso palco il premier Giuseppe Conte, il leader M5S Luigi Di Maio, il segretario dem Nicola Zingaretti e il leader di LeU Roberto Speranza.
A suggellare il patto una foto di gruppo – la prima dell’alleanza umbra – con al centro Vincenzo Bianconi, il candidato comune di M5S, Pd e LeU alla presidenza della Regione Umbria.
Per Di Maio, “lavorare insieme per un progetto comune è già una vittoria”. Il patto civico su Bianconi – ha detto il leader M5S – prevede che “se vinci scegli i migliori di questa comunità per i tuoi assessori. Non è semplicemente un’alternativa, è una terza via”.
Il premier Conte e il ministro degli Esteri Di Maio sono arrivati a Narni a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, salutati al loro arrivo da Bianconi: un uomo “coraggioso”, l’ha definito Conte. “Andiamo avanti determinati, siamo con voi”, ha detto il premier ai cittadini che lo hanno accolto in piazza. “Per me da lunedì non cambia nulla, io ci sono per voi e per l’Umbria”.
“Sono qui – ha aggiunto Conte – per offrire una mia testimonianza nella consapevolezza che non si voterà per il governo ma che è in atto un esperimento interessante. Vincenzo Bianconi può fare bene per questa Regione: ha idee chiare, è determinato. È una persona che non ama sottrarsi alle sfide. Non ha questa pavidità . E io l’ho apprezzato anche per questo. Ha sollecitato una convergenza, una condivisione. C’è una lista che fa riferimento a lui ma ci sono anche le forze politiche” che sostengono il governo.
“Questa alleanza politica, questo spazio comune non è una semplice parentesi, sono convinto che possa rappresentare il futuro per il Paese, un investimento strategico”, ha detto il ministro della Salute Speranza a margine dell’evento del governo sulla manovra. “Si è chiusa la stagione dei tagli e ricominciamo la stagione degli investimenti”, ha aggiunto. “Si può costruire una bella e importante alternativa. Nelle prossime ore sono convinto che anche da qui possa arrivare un segnale per questa nuova sfida”.
Dei quattro Nicola Zingaretti è l’unico a non avere un ruolo nel governo. “Non sono ministro ma sostengo questo governo, le sue scelte, per un motivo semplice: l’Italia è un grandissimo Paese e uno dei più importanti per la manifattura. Eppure è un Paese fragile, troppi poveri, troppa dispersione scolastica, che vive nella contraddizione tra grandi potenzialità e grande fragilità ”, ha dichiarato il segretario Pd. E ancora: “Guardiamo con sospetto chi, anche qui in Umbria, non dà risposte alle paure, anzi le cavalca. Siamo diversi ma tutti uniti dall’amore dall’Italia. Abbiamo bisogno di ricostruire fiducia”.
(da agenzie)
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