LA ORIGINALE TEORIA DELLA ASL DI LATINA PER CUI SALVINI NON E’ IN ISOLAMENTO PER LA CENA DI TERRACINA: “LA SUA POSIZIONE E’ STATA RICLASSIFICATA”: DA CONTATTO PRIMARIO A VARIE ED EVENTUALI
PER CONTATTO PRIMARIO SI DEVE INTENDERE CHI HA AVUTO CONTATTO PER 15 MINUTI CON UN POSITIVO IN LUOGO CHIUSO… “MA SE SALVINI SI SOTTOPONE A TAMPONE (COME TUTTI GLI ALTRI PARTECIPANTI ALLA CENA) ALLORA DEVE STARE IN QUARANTENA IN ATTESA DELL’ESITO”
Matteo Salvini dovrebbe stare in isolamento. Lo ha detto ieri Giorgio Casati, direttore generale della ASL di Latina, parlando a Radio Capital dell’evento elettorale della Lega a Terracina a cui hanno partecipato due persone poi risultate positive, oltre al leader leghista e al deputato Durigon.
“Meglio che stiano a casa? Questo non vale solo per Salvini e Durigon, ma per tutti. Se non c’è la certezza della negatività , la persona non dovrebbe avere contatti sociali e restare in isolamento. Ci sono delle regole — ricorda Casati — se c’è stato un contatto diretto, con un’esposizione per oltre un quarto d’ora con un soggetto che e’ stato positivo, soprattutto se in assenza di dispositivi individuali, si deve stare in quarantena. Chiaro che, non essendo a conoscenza del fatto, Salvini si è mosso e ha avuto altri contatti, e quindi, qualora risultasse positivo, probabilmente faranno un ‘drive in’ a Catania e dovranno fare lo screening a qualche migliaio di persone. Sarà lui poi a ricostruire, in caso di positività , i suoi contatti nei 14 giorni precedenti, e nelle ASL in cui si e’ verificata questa situazione si organizzeranno le attivita’ diagnostiche, come stiamo facendo noi”.
La questione ha sollevato un polverone con la risposta polemica di Durigon, che era presente all’evento elettorale: «la Asl di Latina mi scrive per dirmi che non sono sottoposto ad alcuna misura restrittiva».
Infatti Durigon — che è coordinatore per la Lega a Roma — aveva nel frattempo ricevuto un fax del Dipartimento di prevenzione della Asl pontina che lo informava di «non essere sottoposto a provvedimenti restrittivi di natura contumaciale».
Cos’era accaduto?
«Pensavo di essere stato chiaro — ha detto Casati — Non mi occupo nè mi devo occupare delle singole persone, Durigon e Salvini sono persone come altre. Tocca al Dipartimento di prevenzione occuparsi dei singoli. Nello specifico ad una verifica la posizione di Salvini è stata riclassificata: non si è trattato di un contatto primario con un positivo e dunque non deve stare in isolamento. Come chiunque, quando si sottoporrà a tampone dovrà restare in quarantena in attesa dell’esito. Ma non lo dico io, lo dicono le regole che applichiamo da mesi: ribadisco che deve stare in quarantena chi viene classificato come contatto primario e cioè chi rimane accanto a un positivo per più di 15 minuti in un luogo chiuso e senza dispositivi di protezione. In un primo momento Salvini era stato classificato come contatto primario, posizione poi rivista e riclassificata”.
Ma guarda un po’, nonostante il parlamentare della Lega Zicchieri che era accanto a Salvini alla cena sia stato ricoverato con urgenza in ospedale per Covid, nessun altro sarebbe un “contatto primario”, ma tutti sono stati invitati stamane a fare il tampone.
Che strano Paese…
(da agenzie)
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