LA VERITA’ SUI CLANDESTINI: SOLO IL 3% ARRIVA VIA MARE, IL 63% ARRIVA IN AEREO
MENTRE IL GOVERNO FA L’ENNESIMA RETROMARCIA SUI 30.000 SOLDATI NELLE STRADE, A MARONI CONVIENE PARLARE DI LAMPEDUSA PER NASCONDERE LA VERITA’….SOLO IL 3% DEI CLANDESTINI ARRIVA VIA MARE, IL 63% ARRIVA VIA AEREO CON VISTO TURISTICO E POI SPARISCONO, CERCANO UN LAVORO IN NERO E ASPETTANO IL PROSSIMO DECRETO FLUSSI…DA VIENNA SU LINATE E DALLA GRECIA ARRIVANO A MIGLIAIA…CE LA PRENDIAMO CON I 20.000 DISPERATI DI LAMPEDUSA, MA POI IL MINISTERO DEGLI INTERNI AUTORIZZA 170.000 LAVORATORI E 80.000 STAGIONALI
Lampedusa è certamente l’approdo obbligato per quei disperati che scelgono (o sono costretti) di affidarsi al mare e ai nuovi commercianti di schiavi per inseguire l’impossibile sogno di un futuro meno stracciato e affamato.
Ma i buoni sentimenti servono a poco in questi casi, soprattutto non servono a trovare lavoro e sistemazione a questa massa di diseredati. Anzi, senza regole e limiti, l’accoglienza sortisce l’effetto contrario, alimenta sentimenti di rifiuto, fino al razzismo e alla violenza.
Qualcuno vuole farci credere che la battaglia contro l’immigrazione clandestina si svolga nelle acque di Lampedusa, confidando che “bloccare sul bagnasciuga” i clandestini nordafricani possa essere “venduta” come un successo leghista ai boccaloni.
Niente di più falso, oggi Lampedusa è solo uno dei tanti buchi, neppure il più grande, di quel grande colabrodo che è l’Italia.
La gente si chiede: come arrivano i clandestini da noi? Chi pensa col gommone o a nuoto, chi sotto i camion o nelle toilette dei treni, in realtà sono solo i casi fantasiosi e rari.
La gran massa di clandestini che arriva ogni anno in cerca di fortuna o di facili guadagni, non arriva da noi sbarcando sulle coste. Non è una nostra ipotesi, noi citiamo solo dati ufficiali, anche se tenuti nascosti. Lo dicono le cifre fornite dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Laura Boldrini e quelle del Viminale.
Dagli aeroporti e non dal mare, passa la maggior parte dei cittadini stranieri che si ritrovano clandestini in Italia.
Questo il dato che pochi sanno e che manda in frantumi la credenza degli sbarchi.
Almeno il 63% nel 2006 secondo un rapporto riservato del Ministero degli Interni arriva via aereo.
Solo il 10% degli irregolari in Italia arriva via mare, lo conferma la portavoce dell’Alto Commissario delle nazioni Unite per i rifugiati (Acnur).
Nel 2007 invece, secondo i dati del Viminale, sono state 20.453 le persone sbarcate lungo le coste italiane, solo il 3% dei 650.000 immigrati che vivrebbero clandestinamente nel nostro Paese.
Nelle statistiche del ministero degli Interni li chiamano “overstayers”. Viaggiano con visto turistico, ma il viaggio è di sola andata. Una volta atterrati lasciano scadere il visto e, appoggiandosi alla propria rete di familiari e amici, cercano un lavoro in nero e una casa, in attesa del prossimo decreto flussi.
E per uno straniero che arriva a Lampedusa, sembra un assurdo, il governo italiano chiede l’ingresso di altri 12 per motivi di lavoro.
Nel 2007, ad esempio, il Viminale ha disposto l’ingresso di 170.000 lavoratori e di 80.000 stagionali, a fronte di circa 20.000 sbarcati clandestinamente nel Sud.
La verità è che dal canale di Sicilia arrivano spesso casi umanitari. Secondo dati Acnur, uno su due ottiene lo status di rifugiato o la protezione umanitaria.
La maggior parte dei clandestini invece viene in Italia attraversando regolarmente le frontiere. E Vienna, come dicono all’ufficio di polizia di Linate, è la porta dei Balcani. Unitamente alla Grecia, dalla quale arrivano in Italia albanesi, curdi e nordafricani senza permesso di soggiorno.
L’agenzia dell’Unione Europea per il controllo delle frontiere estere, Frontex, ha già messo in piedi due operazioni. Amazon I e II, nel 2006 e 2007, che ha arrestato e rimpatriato oltre 4.000 persone in maggioranza verso il Sudamerica.
Gli aeroporti con più rimpatri sono stati Madrid, Parigi e Lisbona. I rimpatri si fanno sui voli di linea, a spese della compagnia su cui i clandestini hanno raggiunto l’Europa, responsabile di aver trasportato passeggeri in condizioni illegali.
In Italia il Governo vuole fare di Lampedusa un esempio mediatico di “linea dura”, riuscendo solo a farsi spernacchiare sia all’estero che dai propri stessi elettori dell’isola .
Nel frattempo Maroni fa finta di non sapere che il 63% dei suoi amati clandestini, atterrano vicino a casa sua, a Linate, per poi sparire.
Costa fatica cercarli e soprattutto ci vorrebbero uomini, quelli che il governo ha tagliato o che non sa organizzare meglio. Più facile andare in Tv e far credere che la clandestinità si sconfigge respingendo il nemico sulle spiagge di Lampedusa…
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