L’IRAN ATTACCA ISRAELE, CENTINAIA DI MISSILI VERSO GERUSALEMME E TEL AVIV
SIRENE IN TUTTO IL PAESE: “ANDATE NEI RIFUGI”… LA RISPOSTA PER L’ASSASSINIO DI NASRALLAH: “SE ISRAELE REAGISCE NUOVI ATTACCHI DEVASTANTI”
È in corso un massiccio attacco dall’Iran verso Israele: nel tardo pomeriggio è partito il lancio di centinaio di missili verso le principali città del Paese. Secondo il Jerusalem Post sarebbero almeno 500 i razzi piovuti sul Paese.
L’esercito israeliano ha confermato quanto sta avvenendo e ha diramato un’allerta affinché tutti i residenti si rechino nei rifugi e vi rimangano sino a nuovo ordine. Le sirene L’Idf ha aggiunto che le esplosioni che si sentono a catena sono da attribuirsi all’intercettazione dei missili da parte della contraerea, che conduce a impatti su edifici o sul terreno di schegge e frammenti di razzi.
L’Iran ha rivendicato l’attacco chiarendo che la pioggia di razzi arriva in risposta alla decapitazione della leadership di Hezbollah operata negli ultimi giorni da Israele coi raid su Beirut e il resto del Libano. «Abbiamo preso di mira il cuore dei territori occupati oggi in risposta all’assassinio del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah e di un comandante di alto rango ella forza Quds, Abbas Nilforoushan, da parte di Israele», hanno detto le Guardie della Rivoluzione iraniane in una nota.
I Pasdaran hanno avvertito poi lo Stato ebraico che se risponderà ulteriormente ai lanci di oggi dovrà far fronte ad «attacchi devastanti».
Era stato Axios ad anticipare quello che sarebbe accaduto, con informazioni ricevute da un alto funzionario della Casa Bianca. L’attacco, secondo il New York Times, potrebbe essere ancora maggiore, in portata e mezzi utilizzati, rispetto a quello che Teheran aveva condotto lo scorso aprile, sventato dall’Idf e dagli alleati. Gli Stati Uniti avvisano: «Un attacco diretto comporterà gravi conseguenze per l’Iran». E diventa sempre più concreto il timore dell’allargamento del conflitto a una vera e propria guerra regionale.
Intanto, secondo Reuters, dalla diffusione della notizia i prezzi globali del petrolio sono aumentati del 3%. Intorno alle 17.30 ore italiane un boato è stato avvertito a Tel Aviv per un ordigno, fa sapere l’esercito, lanciato dal Libano, e le sirene hanno iniziato a suonare nel centro di Israele.
Una promessa mantenuta, secondo Teheran. Per Washington una scintilla che rischia di avere contraccolpi enormi. Israele si aspettava da tempo una ritorsione da parte dell’Iran per gli attacchi delle ultime settimane contro il Libano. Prima l’operazione di intelligence che ha portato all’esplosione di migliaia tra cercapersone e walkie talkie, poi l’uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e di gran parte dei vertici della milizia sciita. E infine le operazioni di terra iniziate nella serata di lunedì 30 settembre. Quella attesa reazione starebbe per arrivare.
«Un attacco militare diretto dell’Iran comporterà gravi conseguenze per l’Iran», è l’avvertimento di un funzionario della Casa Bianca. «Stiamo sostenendo attivamente i preparativi difensivi per difendere Israele da questo attacco». Una cooperazione che la stessa Tel Aviv ha confermato: «Gli Stati Uniti hanno informato Israele che l’Iran ha intenzione di lanciare missili contro il Paese», ha affermato il portavoce dell’Ida Daniel Hagari.
(da agenzie)
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