PIAZZA NAVONA, IN MIGLIAIA PER L’ULTIMO SALUTO LAICO A MARCO TRA LACRIME E APPLAUSI
BONINO: “ALCUNI OMAGGI PUZZANO DI IPOCRISIA”… LA CORONA DEI DETENUTI DI REBIBBIA
Roma saluta Marco Pannella, il leader radicale morto il 19 maggio nella Capitale.
La cerimonia laica in Piazza Navona, con i saluti pubblici della città e della politica, è iniziata nel primo pomeriggio.
Lacrime e applausi hanno accolto il feretro, accompagnato da centinaia di persone, nella piazza dove hanno risuonato le note del Requiem di Mozart e dove campeggia una foto di Pannella .
Tutti riuniti gli amici di Pannella, da Emma Bonino a Sergio D’Elia, da Rita Bernardini alla compagna Mirella Parachini.
Fiori e saluti. Per l’addio al leader dei radicali, è stato allestito un palco ‘fiorito’ dalle corone delle istituzioni, ma non solo.
Colpisce quella dei detenuti di Rebibbia, viste le tante battaglie di marco Pannella e dei radicali per i diritti dei carcerati.
Molti gli interventi in programma. Sul palco è salito anche il candidato sindaco del Pd, Roberto Giachetti. Poi è toccato a Rita Bernardini, che ha ricordato come proprio a Piazza Navona si tennero le grandi manifestazioni delle lotte di Pannella e dei radicali: “Non possiamo mollare le sue battaglie. Sarà difficile essere alla sua altezza, ma ci proveremo, con i nostri corpi e la non violenza”, ha detto. Poi, sul maxischermo, le immagini che riassumono la vita politica di Pannella.
Sul palco i detenuti di Rebibbia. In piazza anche una delegazione di detenuti nel carcere romano, invitati a salire insieme agli altri sul palco.
Bonino: “Alcuni omaggi puzzano di ipocrisia”.
Acclamata dai presenti, Emma Bonino ha preso la parola dal palco. E si è tolta qualche sassolino dalle scarpe: Marco Pannella, ha detto, “è stato soprattutto irriso, deriso, quando non vilipeso e penso che alcuni omaggi postumi puzzano di ipocrisia lontano un miglio”.
Ma lascia aperta la porta a chi ha cambiato idea: “Benvenuti se vi siete ricreduti, ma il modo migliore per onorarlo è fare più attenzione alle battaglie che aveva e che abbiamo in corso”.
E ha ricordato l’impegno del compagno di mille battaglie all’interno del partito Radicale: “Oggi avete conosciuto meglio Pannella. Marco è stato la battaglia per il divorzio e l’aborto. Questo, ma anche molto di più”.
E ha sottolineato quello che per Pannella è stata la politica: “il senso delle istituzioni e il segno della politica per lui era impegno e non affare. È una scelta per andare avanti”.
E ha incitato a continuare a combattere perchè si realizzi il sogno di Pannella degli Stati Uniti d’Europa.
La salma ieri alla Camera era stata collocata nella Sala Aldo Moro e c’è stata una fila lunghissima per tutto il pomeriggio con la presenza dei vertici dei Radicali. Poi per la veglia notturna è stata portata nella sede dei Radicali in via Torre Argentina 76, da dove parte un corteo alla volta di Piazza Navona.
Dall’una di notte di domenica fino alle 15 camera ardente al comune di Teramo.
Alle 16 tumulazione nel cimitero della città dove Pannella è nato.
(da “La Repubblica”)
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