VERMI, SPAZZATURA, ESCREMENTI: 20 PROFUGHI MORTI DI STENTI IN UN LAGER LIBICO
MA LA LIBIA E’ UN PORTO SICURO PER SALVINI ED E’ DA BUON PADRE DI FAMIGLIA FARLI RITORNARE IN QUEL PARADISO TERRESTRE
Una tragedia, l’ennesima. Tanti sanno, pochi possono far finta di non sapere mentre i carnefici sono sia i torturatori e gli stupratori libici, ma anche coloro che per meschini calcoli politici li rimandano nelle loro grinfie.
Oltre 20 migranti sono morti di fame e di sete chiusi per mesi, in centinaia, in un hangar nel deserto della Libia occidentale pieno di vermi, tra spazzatura ed escrementi.
Testimonianze riferiscono che i detenuti a Zintan dovevano dividere ogni giorno un paio di secchi d’acqua fra tutti e che sopravvivevano a stento con un pasto a giorno.
Si stima che siano almeno seimila quelli rinchiusi in decine di centri di detenzione gestiti da milizie accusate di abusi e violazioni di diritti umani
L’Ue ha affermato che con l’Unione africana e le Nazioni Unite si stanno cercando alternative al di fuori della Libia, anche intensificando i corridoi umanitari e il reinsediamento legale. Ma poco è cambiato a Zintan.
All’interno della struttura sono detenuti 700 africani, in maggioranza eritrei. Fino all’inizio di questo mese erano tenuti in un hangar di cui foto e video postati online dagli stessi migranti hanno attratto l’attenzione dei media. Alcuni di loro sono stati sottoposti a punizioni dai gestori del centro, e lasciati senza cibo nè acqua per giorni
Medici senza frontiere ha confermato di aver trovato alcuni migranti fortemente malnutriti. Ventidue di loro – secondo i resoconti dei sopravvissuti – sono morti a Zintan da settembre ad oggi, i loro corpi lasciati in frigoriferi o stanze con l’aria condizionata, in mancanza di un vero e proprio cimitero. Moltissimi i malati, affetti soprattutto da tubercolosi.
(da agenzie)
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