Gennaio 9th, 2010 Riccardo Fucile
LO STORICO QUARTIERE NERO DI NEW YORK STA CAMBIANDO FISIONOMIA…. I BIANCHI OGGI SONO IL 60% DEI RESIDENTI, MENTRE GLI ISPANICI IN 10 ANNI SONO CRESCIUTI DEL 27%…. IL MONDO E’ PIENO DI TRANSIZIONI: NEGLI ANNI ’50 IL QUARTIERE CONTAVA 250.000 RESIDENTI, TUTTI DI COLORE
Ad Harlem, lo storico quartiere nero di New York, la popolazione bianca ha ufficialmente superato quella di colore.
In base alle ultime rilevazioni, riportate dal New York Times, i residenti bianchi nell’ultimo anno hanno superato quelli neri, mentre sono dati in forte crescita gli ispanici, aumentati del 27% dal 2000 ad oggi.
Quello che tra gli anni Cinquanta e Settanta era una sorte di simbolo del mondo, ora sta velocemente cambiando fisionomia, come hanno rilevato gli urbanisti e gli studiosi di antropologia americana.
Nel 2008 la popolazione di colore e quella bianca erano in proporzioni analoghe: su dieci residenti ad Harlem, cinque erano bianchi e cinque neri. Dal 2009 la proporzione è cambiata: per la prima volta nell’ultimo mezzo secolo, oggi su dieci residenti, i neri sono quattro, i bianchi sei.
Ancora una volta Harlem si trova sospesa nel bel mezzo di una transizione cruciale.
Sorto intorno al 1650 come insediamento olandese (prende infatti il nome dalla città di Haarlem), il quartiere in origine era bianco.
Cominciò ad accogliere i primi cittadini di colore nel 1910 e in 40 anni Harlem divenne quasi esclusivamente nera, arrivando negli anni Cinquanta a superare i 250.000 residenti, tutti di colore. Continua »
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Gennaio 9th, 2010 Riccardo Fucile
NEL TREVIGIANO IN TRE COMUNI PERO’ LA LEGA GOVERNA COL PD….A MANTOVA IL CARROCCIO NON VUOLE ALLEARSI COL PDL, GRANE ANCHE A LECCO, COMO, GALLARATE… IN VENETO, DOPO IL TRADIMENTO DI GALAN, MOLTI ELETTORI DEL PDL STARANNO A CASA
Il Pdl si sta accorgendo di quello che sottoliniamo da tempo: la Lega usa gli alleati per estendere il proprio potere, per acchiappare poltrone e posti nei consigli di amministrazione di banche e fondazioni.
Ovviamente in nome di valori ideali del federalismo da sbandierare ai pirla. Come Veneto e Piemonte sono stati regalati alla Lega, in cambio della fedeltà salva-processi, ecco scatenarsi una serie di contrasti locali tra classe dirigente leghista e pidiellina da restare nella storia.
Diamo un’occhiata al Veneto dove la Lega è il secondo partito dietro al Pdl. Due giorni fa, Zaia ha snocciolato un programma suo personale: precedenza ai veneti, dialetto nelle scuole e autonomia.
A parte che verrebbe da ridere pensando che, con questo programma, si possano risolvere i problemi della regione ( non era meglio meno tasse e più infrastrutture?), il Pdl ha già storto il naso, sia perchè Zaia parla senza aver concordato nulla con gli alleati, sia perchè il Pdl ritiene vi siano ben altre priorità che le carnevalate leghiste.
D’altronde ve lo siete voluto, ora ve lo tenete.
I mal di pancia aumentano a dismisura proprio in Veneto, dove il leader pidiellino locale, Giorgetti, sottolinea che “senza paletti e convergenze di posizioni si rischia una competizione troppo accesa”.
I ben informati sostengono che sarà guerra, anche perchè, dopo il tradimento di Galan che ha rinunciato a presentarsi in alternativa a Zaia, saranno molti i pidiellini che staranno a casa, piuttosto che votare l’ex animatore di feste paesane.
Sempre in Veneto si tornerà a votare a Portogruaro, causa impasse tra sindaco di centrosinistra e maggioranza consiliare al centrodestra.
La Lega tuona che è colpa del Pdl che ha praticato il voto disgiunto, tesi assai originale perchè presupporrebbe un potere di controllo che il Pdl non ha di certo. Continua »
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