LAVORO NERO, AL SUD E’ LA NORMALITA’: IN CALABRIA SONO IRREGOLARI 27 POSTI DI LAVORO SU 100
Gennaio 16th, 2010 Riccardo FucileSECONDO L’ISTAT, LA DISOCCUPAZIONE FEMMINILE HA SUPERATO IL 50% E ABBIAMO IL SECONDO INDICE DI VECCHIAIA IN EUROPA: OGNI 100 GIOVANI, SONO 143 GLI ANZIANI…IN CALO I LAVORATORI IRREGOLARI, MA AL SUD SONO ANCORA IL 20%…META’ DEGLI ITALIANI HA SOLO IL DIPLOMA DI TERZA MEDIA, QUART’ULTIMI IN EUROPA
La fotografia scattata dall’Istat nel dossier “Noi Italia, cento statistiche per capire il Paese in cui viviamo”, presentato due giorni fa alla stampa, mette in evidenza alcuni aspetti tipici della nostra penisola, sui cui è opportuna una seria riflessione.
Secondo l’Istat, l’Italia è “come un calabrone che vola sfidando ogni teoria ingegneristica, ma che alla lunga, non investendo, potrebbe avere seri problemi di sostenibilità “.
In questa luce le statistiche sono elemento di conoscenza e anche di democrazia, permettendo a chiunque di trarre le conclusioni che ritiene più opportune sulla base di dati certi.
Dallo studio emerge un’Italia sempre più vecchia, con una crescita a due velocità tra Nord e Sud, un Mezzogiorno dove il lavoro irregolare dilaga e dove tutte le regioni sono costrette ad importare perchè non producono abbastanza. Esaminando i dati sul lavoro nero, emerge che i lavoratori irregolari in Italia sono in calo, ma al Sud uno su cinque resta ad operare in nero.
Il record negativo spetta alla Calabria, dove la quota di irregolari tocca il 27,3%. Nel mercato del lavoro permangono notevoli differenze di genere: le donne occupate sono il 47,2% della popolazione di riferimento, mentre gli uomini toccano il 70,3% di occupati.
Se guardiamo l’età della popolazione, le noti dolenti si accentuano: ogni 100 giovani in Italia ci sono 143 anziani.
Il che colloca il nostro Paese al secondo posto in Europa, preceduti solo dalla Germania per quanto riguarda l’indice di vecchiaia.
La regione più anziana è la Liguria, la più giovane la Campania. Continua »