Gennaio 13th, 2010 Riccardo Fucile
INSERITO NELLA FINANZIARIA, AVREBBE DOVUTO TAGLIARE DEL 20% LE POLTRONE IN COMUNI E PROVINCE, DANDO UN SEGNALE ANTICASTA…. GLI AMMINISTRATORI LEGHISTI PIAGNUCOLANO E CALDEROLI FA DIETROFRONT: DEI 229 MILIONI DI RISPARMIO RIMANE SOLO IL BLUFF PADANO
Durante l’esame della legge finanziaria alla Camera, sembrava ne avesse fatto una questione di principio: il guerriero di Giussano Calderoli agitava la spada, non per tagliare teste agli infedeli islamici, ma i costi della Casta, tanto aborrita a parole.
Voleva assolutamente ridurre del 20% le poltrone locali (tanto lui ne ha una nazionale per non fare una mazza).
Ma ecco che dopo appena 12 giorni dalla sceneggiata, arriva il rapido “contrordine trinariciuti padani”: marcia indietro del governo sul taglio di 35.000 poltrone di consiglieri comunali, assessori, circoscrizioni e difensori civici.
Ufficialmente tutto rinviato di un anno, tanto per salvare la faccia: ma si sa che in Italia il rinvio è sempre l’anticamera della cancellazione, soprattutto quando si tratta di qualche misura indigesta per la burocrazia e le sue poltrone.
In meno di due settimane è finito il rigore amministrativo: si tratta di un penoso cambio di rotta che viene incontro alle richieste dei sindaci, compresi quelli leghisti, che erano scesi in piazza e avevano addirittura interrotto i rapporti con il governo, bollando le misure taglia-poltrone, introdotte in Finanziaria, come un’illegittima invasione di campo.
Altro che taglio di 229 milioni di euro nel prossimo triennio, altro che riduzione dei consiglieri cominali del 20%, altro che tetto agli assessori che non potevano essere più di un quarto dei consiglieri.
Riecco i difensori civici, riecco le circoscrizioni cittadine.
“Abbiamo scherzato – pare dire Calderoli ala padagna del magna magna – ci eravate cascati eh?”. Continua »
argomento: Bossi, denuncia, elezioni, finanziaria, governo, la casta, LegaNord, Politica | 4 commenti presenti »
Gennaio 13th, 2010 Riccardo Fucile
PERSINO IN CINA 1.100 KM , CON 710 KM DI GALLERIE E VIADOTTI, SONO COSTATI 11 MILIONI A KM…. IL GENERAL CONTRACTOR IN ITALIA E’ UN DISTRIBUTORE DI SUBAPPALTI SENZA VINCOLI…GLI ENTI LOCALI, PER FAR PASSARE UN TRENO, SONO GIA’ DIVENUTI RICATTATORI FEDERALISTI E PRETENDONO QUATTRINI IN CAMBIO…DA NOI, A PARITA’ DI TRATTA, OCCORRONO 12,5 ANNI PER COSTRUIRLA, IN EUROPA 7,5, IN CINA 4,5
L’Alta Velocità è uno dei più grandi affari del dopoguerra, oltre la più grande infrastruttura degli ultimi venti anni.
Ma è anche un mistero, perchè Tav, la società delle Ferrovie, responsabile dell’operazione, un vero e proprio rendiconto dettagliato non l’ha mai presentato.
Eppure sarebbe stato interessante per il Governo avere dati precisi per proporre le riforme necessarie, onde perdere i primati negativi che accompagnano l’Alta Velocità italiana, rispetto alla concorrenza.
Un rendiconto parziale si può trovare nei bilanci della Fiat, general contractor per due tratte, la Bologna Firenze, costata 4,7 miliardi di euro, e la Milano Torino, costata 6,7 miliardi di euro.
Cifre che corrispondono esattamente a 60 e 54 milioni a chilometro.
Spese folli se rapportate ad altri Paesi all’avanguardia nell’Alta Velocità .
In Spagna, Francia e Giappone 1 chilometro di Tav è costato 10 milioni di euro.
In Cina, che a dicembre ha completato un tratto di 1.100 km ( di cui 710 con viadotti e gallerie), il costo è stato di 11 milioni a km.
Altre incongruenze: come è possibile che la Milano-Torino, in pianura e lungo l’autostrada, costi quanto la Bologna-Firenze, interamente appenninica, e il 50% in più dell’analoga Milano-Bologna?
Misteri italici, anche se molti puntano il dito contro il sistema del general contractor.
In realtà non è il general contract in sè la causa del male, ma piuttosto come si sceglie e come viene stipulato il contratto.
Invece che consegnare un progetto esecutivo dettagliato e vincolante con penali per sforamenti di tempi e costi, in Italia il general contractor è solo un meccanismo per distribuire commesse e subappalti, senza vincoli di controlli e di costi. Continua »
argomento: denuncia, economia, Esteri, federalismo, ferrovie, governo, Politica, sprechi, subappalti | Commenta »