SPAGHETTOPOLI: IN DUE ANNI IL VALORE DEL FRUMENTO SI E’ DIMEZZATO, IL PREZZO DELLA PASTA E’ SEMPRE LO STESSO
Gennaio 24th, 2010 Riccardo FucileLA MULTA DELL’ANTITRUST DI 27 MILIONI DI EURO AL CARTELLO DEI MARCHI DELLA GRANDE INDUSTRIA CHE SI ERANO ACCORDATI PER TENERE ALTI I PREZZI NON E’ SERVITO A NULLA… IN DUE ANNI IL PREZZO DEL FRUMENTO E’ PASSATO DA 422 EURO A 162 A TONNELLATA, MA IL PREZZO DELLA PASTA NON E’ SCESO
Secondo i dati Istat, a dicembre si sarebbe registrato un calo dei prezzi al consumo della pasta del 5% su base annua: ciò ha permesso ai produttori di polemizzare contro chi alimenterebbe una campagna diffamatoria ai danni delle aziende del settore.
Pochi mesi fa l’Antitrust aveva infatti accertato l’esistenza di un cartello tra 27 industrie pastaie che avevano alzato contemporaneamente il prezzo dei loro prodotti.
Il tutto provato dai verbali delle riunioni che si svolgevano presso l’Unipi, la Confindustria del settore, con tanto di dichiarazioni riportate dei convenuti.
Ci si sarebbe aspettati quindi una immediata riduzione dei prezzi: basta girare tra gli scaffali dei principali punti vendita dei supermercati italiani per constatare che i prezzi sono invece aumentati anche del 15%.
Come può allora l’Istat parlare di un calo del 5%?
Perchè considera nel paniere dei ribassi tutte le etichette, non solo le grandi aziende, ma anche le cosiddette “private label” e la pasta low cost: in questo caso il prezzo è molto più basso e compensa gli aumenti delle aziende maggiori.
Cartello che è stato infatti multato dall’Antitrust per 27 milioni di euro. Secondo l’indagine condotta da Iri Infoscan, una società specializzata di ricerche, il prezzo della pasta per le grandi case non è mai diminuito: quello che si pagava a maggio 2008 si pagava anche a ottobre 2009, ovvero 1,45 euro al chilo. Continua »