Gennaio 7th, 2010 Riccardo Fucile
COLPO GROSSO DI MARONI: SENEGALESE BLOCCATO A FIUMICINO MENTRE TORNAVA A CASA, DOPO AVER TRASCORSO OTTO ANNI IN ITALIA DA CLANDESTINO… ORA RESTERA’ IN CARCERE SETTE MESI E POI L’ITALIA GLI DOVRA’ PAGARE ANCHE IL BIGLIETTO AEREO… EVVIVA IL PACCO SICUREZZA
Questa è una storia assurda, ma purtroppo vera, che vede protagonisti un immigrato clandestino, le forze dell’ordine e le leggi italiane.
Il signor Khadim si era presentato all’aereoporto di Fiumicino per ritornare in Senegal, suo paese di origine, con in tasca un regolare biglietto di sola andata, acquistato con i suoi pochi risparmi e l’aiuto di qualche amico italiano. Khadim era ansioso di riabbracciare la sua famiglia a Dakar, dopo aver trascorso in Italia otto anni da clandestino nella speranza che un datore di lavoro lo mettesse in regola e gli consentisse pertanto di emergere dalla clandestinità .
Invece ha accumulato anni e anni di lavoro in nero, pur non avendo mai commesso reati, tenendosi lontano sempre da giri pericolosi, cambiando tanti lavori, ma tutti svolti onestamente.
Ma ecco che le norme maroniane si abbattono su di lui poco prima di prendere il volo (per Dakar) : adesso potrà figurare nelle statistiche che Maroni sbandiererà nei suoi spot televisivi.
Khadim viene infatti arrestato sul posto perchè era rimasto in Italia senza documenti.
In quanto irregolare, era stato colpito da alcuni decreti di espulsione di cui lui non ha mai conosciuto l’esistenza, non essendogli mai stati notificati. Continua »
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Gennaio 7th, 2010 Riccardo Fucile
A VENEZIA, SEI MINORENNI PADANI HANNO COSPARSO DI BENZINA IL GIACIGLIO DI UN SENZATETTO…. FOSSERO STATI STRANIERI, CHISSA’ QUANTI LEGHISTI OGGI SAREBBERO IN PIAZZA PER INVOCARE LA FORCA…. E’ IL FRUTTO DEL CLIMA DI ODIO VERSO I DIVERSI E GLI EMARGINATI: SI CERCHINO I MANDANTI MORALI
Hanno tentato di dare fuoco a un clochard veneziano di nome Marino, 61 anni, che ormai vive in una scatola di cartone in corte Badoera, a due passi dalla basilica dei Frari.
Due sere fa, un gruppo di giovani si è presentato con liquido infiammabile e accendini.
Ragazzini sotto i 18 anni, in che rende la cosa ancor più inquietante, hanno versato il liquido prima tra i cartoni, poi nella corte, fino alla calle d’uscita.
Quasi per segnarsi una via di fuga, da veri criminali.
A quel punto hanno acceso la miccia e il fuoco ha iniziato a svilupparsi tra i cartoni ricoperti di plastica, dietro cui si riparava l’uomo.
Le fiamme hanno intaccato il giaccone dell’uomo che è riuscito fortunatamente a spegnerle, mentre i giovani fuggivano.
Abitanti della zona confermano che si trattava di quattro maschi e due femmine, tutti giovanissimi: dalle finestre hanno assistito all’orrore dell’uomo con l’abito in fiamme, alla stradina di fuoco.
Una tragedia sfiorata, un tentato omicidio che lascia pesanti interrogativi su come dei giovani possano arrivare a tanto.
Si tratterebbe di giovani che da tempo lo avevano preso di mira, che frequentano la zona.
Giovani di pura razza padana, come confermato sia dal clochard che da numerosi testimoni.
Gente conosciuta che nessuno ha mai provveduto a fermare prima e che, ancora oggi, non risultano arrestati o fermati.
Marino stazionava in quei cartoni da ben otto anni, da quando venne sfrattato dalla casa in cui abitava a Cannaregio, un colpo da cui non si è mai più ripreso.
Ha iniziato così la sua povera vita da clochard: sotto il porticato si è costruito la sua casa di cartoni, si lava alla fontana, mangia quello che trova tra i rifiuti, svuota vasi di urina e di feci nei tombini vicini.
Gli abitanti della corte ne parlano bene, non aveva mai dato fastidio a nessuno: qualcuno sostiene che i servizi sociali del Comune lo seguivano, altri che sarebbe bastato dargli una casa e un po’ di aiuto, invece che ignorare il problema.
Anche alla luce del fatto che un gruppetto di giovani lo aveva preso di mira.
Ma nessuno ha fatto qualcosa, fino al tentato omicidio di qualche sera fa.
Se gli autori del gesto fossero stati stranieri, oggi ci sarebbe la feccia leghista in piazza a reclamare la forca per quei delinquenti. Continua »
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Gennaio 7th, 2010 Riccardo Fucile
LA LEGGE SALVA-CONSUMATORI E’ PIENA DI BUCHI, COME IL GRUVIERA… NON E’ RETROATTIVA, QUINDI NON VALE PER PARMALAT, CIRIO, ALITALIA….IL RISARCIMENTO ESCLUDE IL “DANNO PUNITIVO” E NEI CONFRONTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NON CI SARA’ IL RISARCIMENTO DEL DANNO
Sono passati quasi due anni di rinvii, attese, polemiche e ora finalmente la class action all’amatriciana è in partenza.
Si tratta della possibilità per i consumatori di intraprendere un’azione collettiva contro l’azienda che lo ha danneggiato.
Nulla a che vedere, tanto per mettersi subito l’animo in pace, con il modello americano, in quanto la nostra è molto meno severa perchè ammette solo il risarcimento per il torto subito e non prevede il cosuddeto “danno punitivo”, ovvero la super sanzione che i giudici americani possono attribuire all’azienda per indurla a non ripetere più il comportamento incriminato.
Quella approvata in Italia poi non è retroattiva e può essere quindi applicata solo agli illeciti commessi dal 16 agosto 2009 in poi.
Un bel colpo di spugna sui casi più scottanti, dal caso Parmalat alla Cirio, dall’Alitalia alla Lehman Brothers, dai bond argentini alla rivalsa sull’aumento delle tariffe assicurative.
In pratica il consumatore danneggiato può agire in proprio o dare mandato ad una associazione e le altre vittime potranno decidere se aderire o meno all’azione promossa, senza dover ciascuno di loro ricorrere a un singolo legale.
Se uno vuole agire per conto proprio, lo potrà fare, ma in tal caso verrà escluso dal risarcimento ottenuto collettivamente.
In quali casi si potrà intraprendere una class action?
Solo in alcuni ben definiti. Continua »
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