Gennaio 26th, 2010 Riccardo Fucile
“CI VUOLE QUALCHE BELLA DONNA IN LISTA”: SENZA PIU’ VERONICA RITORNA IL “CIARPAME”? …L’IDENTIKIT DEI POSTI SICURI: DONNA, GIOVANE E CARINA… SI PARLA DI FRANCESCA PASCALE E DANIELA MARTANI IN LAZIO, DI CHIARA SGARBOSSA IN VENETO, DI GRAZIANA CAPONE IN PUGLIA, DI SILVIA TREVAINI IN LOMBARDIA…
Il povero Riccardo Migliori, una vita a destra, dal Msi ad An, che si sarebbe volentieri esposto come candidato di bandiera alle regionali in Toscana per il Pdl, vittima sacrificale dell’egemonia della sinistra preponderante in quella regione, pare “abbia esperienza, ma non il fisico adatto, qua ci vuole una bella donna”.
Il vecchio militante è stato così cassato dal premier che pare preferisca Monica Faenzi, ex sindaco di Castiglione della Pescaia.
L’aria che tira è quella della restaurazione, insomma, dopo che anche Veronica Lario non può più parlare di “ciarpame senza pudore”.
Il tam-tam di radio Pdl riferisce infatti di una precisa richiesta ai coordinatori che stanno compilando i listini delle regionali: in ogni regione vanno lasciati due posti a disposizione del “presidente”.
Si tratta di seggi sicuri che la le legge attribuisce al governatore vincente: l’identikit è donna, giovane, carina, possibilmente legata al mondo dello spettacolo.
Niente da fare, ci risiamo: nel Lazio si parla di Francesca Pascale, show girl di Telecafone e animatrice del club “Silvio ci manchi”.
Ma anche di Daniela Martani, l’ex hostess Alitalia, passata anche attraverso il GrandeFratello9.
L’ex meteorina del Tg4, nonchè ex miss Veneto punta invece al listino di Zaia.
La barese Graziana Capone, habituèe delle feste a Palazzo Grazioli, soprannominata l’Angelina Jolie delle Puglie, pare debba scegliere tra un posto sicuro in Regione e l’ufficio stampa di palazzo Chigi.
Per una che ha paragonato il premier a Gesù (“come lui anche il premier parla ai giovani”) un po’ di riconoscenza è il minimo. Continua »
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Gennaio 26th, 2010 Riccardo Fucile
IL MINISTERO DEL TURISMO HA STANZIATO 5 MILIONI DI EURO COME “BUONO VACANZA” E LO STA PUBBLICIZZANDO COME FOSSE CHISSA’ CHE AIUTO… IL CONTRIBUTO E’ LIMITATO A 600 ALBERGHI CONVENZIONATI, PER LA SOLA BASSA STAGIONE E VA DAI 50 AI 100 EURO A TESTA….BUONI DA 5 E 10 EURO PER LA VACANZA DI FANTOZZI
Premettiamo che la Michela Brambilla ci è pure simpatica, ma proprio per questo non ce la doveva fare: comprendiamo che Tremonti non le passi mai un euro per il suo ministero e che nei capitolati di corte, in caso di presentazione a qualche capo estero, tra i nostri ministri, lei sia quella relegata in ultima fila, in quanto nominata tardivamente, ma non doveva scimmiottare i suoi colleghi più quotati.
D’accordo che al governo vanno tutti avanti a forza di spottoni (l’ultimo è quello di Brunetta che voleva regalare 500 euro al mese ai bamboccioni purchè si togliessero dalle balle dei genitori, salvo far incazzare Tremonti che lo subito messo a tacere), ma dopo esserci sorbettati un pacco dietro l’altro (Max Giusti la sera a Rai1 in confronto ne manipola di meno), non meritavamo, dopo il pacco sicurezza, di subire pure il pacco vacanza.
Molti di voi avranno ammirato lo spot in tv del Ministero del turismo che invita gli italiani indigenti ad andare in vacanza con il contributo del governo: l’idea in sè non è male, ma se poi si passa alla pratica è una commedia.
Uno chissa cosa si aspetta: come minimo che vi sia una seria selezione degli indigenti e che a una parte di costoro si dia un contributo dai 500 ai 1.000 euro almeno, a seconda del numero dei figli a carico.
Altrimenti sa di presa in giro, come in effetti è.
Riepiloghiamo: dal 20 gennaio è scattata l’operazione “Buoni vacanza” promossa dal ministero, in collaborazione con le associazioni di categoria.
Le famiglie italiane che rispondono a determinati requisiti di reddito possono ottenere un contrbuto, sotto forma di buoni spesa, per una vacanza al mare, in montagna, ai laghi o in località termale.
Primo paletto: solo in bassa stagione.
La somma totale stanziata è di 5 milioni di euro, spendibile in 600 alberghi e 200 campeggi che hanno aderito all’iniziativa.
Secondo il ministero dovrebbe coprire il 20/45% della spesa, avendo esso stabilito, a sua discrezione, quale dovrebbe essere il tetto massimo della spesa. Continua »
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