Luglio 16th, 2020 Riccardo Fucile
IL BESTIARIO AUTOSTRADALE DEL M5S
Luigi Di Maio, 15 luglio 2020. Post su Facebook. “Se Autostrade verrà quotata in Borsa come sembra, dobbiamo lavorare affinchè la nuova società non sia assoggettata alle logiche di mercato, bensì affinchè lavori per assicurare investimenti e tariffe autostradali più basse”.
Nota 1. “Se Aspi verrà quotata in Borsa come sembra”. Sembra o sarà quotata in Borsa? Il comunicato di palazzo Chigi diramato al termine del Consiglio dei ministri che ha tracciato la strada per la nuova Autostrade parla di “quotazione di Aspi in Borsa”. La quotazione è certa. L’ha deciso la riunione del Consiglio dei ministri a cui Di Maio ha partecipato.
Nota 2. “Se Aspi verrà quotata in Borsa come sembra, dobbiamo lavorare affinchè la nuova società non sia assoggettata alle logiche di mercato, bensì affinchè lavori per assicurare investimenti e tariffe autostradali più basse”.
Definizione di Borsa (dal sito di Borsa Italiana): “Mercato destinato alla negoziazione di strumenti finanziari. Con il termine Borsa si intende normalmente un mercato regolamentato, ovvero un luogo economico nel quale avviene, seguendo precise regole, l’incontro di interessi di negoziazione di strumenti finanziari e la conseguente negoziazione”.
La Borsa è il luogo per eccellenza delle logiche di mercato.
Nota 3. “Lo Stato diventerà il primo azionista di Autostrade, la famiglia Benetton avrà meno del 10% delle quote ed entro qualche mese uscirà definitivamente da Aspi”.
Alla fine di tutto il processo di riorganizzazione della società , che impiegherà circa un anno, i Benetton saranno dentro Autostrade. E con l′11 per cento, non con meno del 10 per cento.
Sempre Luigi Di Maio, seconda parte. “Dovremo assicurarci che Cassa depositi e prestiti porti con sè investitori sani che abbiano a cuore il futuro delle nostre reti infrastrutturali”.
Nota 4. Cassa depositi e prestiti è una società per azioni a controllo pubblico e il ministero dell’Economia è l’azionista di maggioranza. Ha però un suo Statuto, un suo Cda, precisi e inderogabili vincoli di spesa visto che gestisce il risparmio postale degli italiani. L’assicurazione di cui parla Di Maio in che chiave è declinata? Un obbligo per la Cassa di attenersi alle indicazioni del Governo?
Nota 5. Di Maio parla di “investitori sani” da far entrare dentro Autostrade e quindi di una cernita da fare, dando per scontato che esistano anche gli investitori malati o cattivi. Secondo un primo schema, questi investitori avranno in mano inizialmente il 22% di Autostrade. Le compreranno da Atlantia, la società che ha permesso ai Benetton di controllare di fatto Autostrade.
Stando alle dichiarazioni di interesse manifestate fino ad ora, sia in modo ufficiale che non, la cernita è un concetto alquanto astratto. L’ingresso di Cassa depositi e prestiti ha portato a un passo indietro del fondo F2i. Generali e Unipol, secondo quanto riferiscono fonti industriali di primissimo livello, non ne vogliono sentire parlare. I tre indiziati sono i fondi americani BlackRock e Blackstone e quello australiano Macquarie.
Dal blog di Beppe Grillo, 4 maggio 2014. Compare un post dal titolo “De Benedetti, BlackRock e la svendita dell’Italia”. Si fa riferimento all’incontro tra l’allora premier Matteo Renzi e il numero uno del fondo Larry Fink. Il post critica questo faccia a faccia.
Nota 7.
Novembre 2019. In questo magazine scaricabile sempre dal blog di Grillo si parla di Autostrade. In un passaggio Grillo parla del “1999, anno dell’inizio della grande abbuffata per la galassia finanziaria dei Benetton”. Scrive sempre il fondatore del Movimento 5 stelle: “Viene di fatto imbastita una “non gara” che porta la cordata Schemaventotto Spa, capeggiata proprio dai Benetton, ad avere la strada spianata di fronte ai grandi investitori stranieri, che infatti non si presentano nemmeno, eccezion fatta per un gruppo australiano Macquarie, chiamato a fare la vittima sacrificale”. Il fondo Macquarie viene definito una “vittima sacrificale”. Tra qualche mesi potrebbe essere dentro Autostrade come azionista.
Nota 8.
29 aprile 2014, assemblea di Monte dei Paschi di Siena. Interviene Grillo. BlackRock viene definito un “inquietante mostro della finanza Usa”. Anche BlackRock potrebbe essere tra qualche mese un socio di Autostrade. Quantomeno si è già affacciato.
Rientra anche lui nell’attenzione invocata da Di Maio?
(da “Huffingtonpost”)
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Luglio 16th, 2020 Riccardo Fucile
“PENSARE CHE ALL’IMPROVVISO UNO STATO CHE NON SA GESTIRE BENE LA SANITA’ E L’ISTRUZIONE DIVENTI UN GRANDE IMPRENDITORE NEL CAMPO AUTOSTRADE LASCIA PERPLESSI”
Se ha vinto lo Stato, come ha detto il presidente Conte, perchè le azioni di Atlantia sono volate in borsa?
Erano crollate a un punto tale per cui un rimbalzo era in qualche modo naturale. Credo che siano volate perchè la soluzione peggiore, cioè la perdita della concessione, è stata evitata. Da questo non si deve concludere che sia stato fatto un favore ai Benetton. Secondo si erano prospettate due possibilità : una era la revoca della concessione, l’altra era quella di vendere alla società Aspi, ovviamente ad un prezzo molto basso. Forse la seconda alternativa, quella che si è utilizzata, è stata considerata dal mercato meno dannosa. Non mi sembra ci sia stata la vittoria di una parte piuttosto che di un’altra. Tra l’altro, non conoscendo il prezzo di vendita è un po’ difficile dare un giudizio. Però si può presumere che, visto che la vendita a Cassa depositi e prestiti è probabilmente avvenuta sotto la minaccia di togliere la concessione, il prezzo deve essere stato inferiore al prezzo di mercato.
Quali sono le sue perplessità su questo accordo? Il fatto che non sia stato stabilito un prezzo?
La tragedia del ponte Morandi risale a due anni fa e purtroppo, come avviene al solito in Italia, non c’è ancora un giudizio legale sulla vicenda e sulle responsabilità . Di per sè questa è una cosa inaccettabile, è inaccettabile che per un fatto così grave si debbano attendere anni e anni perchè si raggiunga una soluzione. Questa è la prima considerazione. In secondo luogo, si fanno proclami senza fornire tutte le informazioni. Forse non si sa ancora qual è il prezzo di vendita, però allora non si può dire che si è fatto l’interesse pubblico. La terza perplessità è che fin dall’inizio la questione è stata estremamente politicizzata. Prima di accertare quali fossero le responsabilità si è cominciato a fare proclami. E una volta lanciatisi su quella strada, poi è diventato quasi inevitabile che si considerasse come equivalente all’interesse pubblico l’uscita dei Benetton dalla società . C’è anche un’altra cosa da notare: prima della tragedia comunque i contratti di concessione erano secretati, e anche questa è una cosa inaccettabile: non è un rapporto equilibrato tra il pubblico e il privato. Questa è una vicenda che illustra i problemi tra il pubblico e il privato in Italia.
Secondo lei quindi ci sono ancora importanti distanze tra quello che a livello istituzionale è stato comunicato sull’accordo e su quello che effettivamente avverrà ?
Come ho detto, la cosa fondamentale che ancora non sappiamo, forse perchè non è stato ancora determinato, è il prezzo di acquisto a cui verrà acquisita Aspi dalla Cassa depositi e prestiti.
Cassa depositi e prestiti entrerà al 51% in Autostrade e si dovrà affrontare la questione dell’abbassamento dei pedaggi, il risarcimento per il crollo del ponte Morandi e la fuoriuscita dei Benetton da pagare. Questi soldi ci sono?
Il governo ha stanziato nel decreto Rilancio diversi miliardi per il patrimonio designato di Cassa depositi e prestiti. Direi che i soldi adesso ci sono: finanziati in deficit, prendendoli a prestito, ma ci sono.
Cdp è fuori dal perimetro del debito pubblico. C’è il rischio che questo scenario possa cambiare?
È fuori dal perimetro delle pubbliche amministrazioni, sì. È uno scenario possibile, ma per ora si conta sul fatto che organizzazioni simili come KfW in Germania non siano considerate allo stesso modo parte del settore pubblico. Certo, potrebbe cambiare. Però non sembra che la cosa al momento sia a rischio. Dipende però dalle operazioni future che farà la cassa.
Oltre ad Autostrade, rimane aperto il dossier Alitalia e la questione Ilva: su questi casi, come ora anche su Telecom, si parla della possibilità di un ingresso dello Stato. Stiamo aprendo a una fase di nazionalizzazioni in cui l’intervento dello Stato sarà sempre più preponderante?
Sembra che ci sia l’intenzione, perlomeno da una parte del governo, cioè i Cinque Stelle, di avere una presenza più forte dello Stato nell’economia. Cosa paradossale che i Cinque Stelle per tanti anni, giustamente, hanno criticato i poltronifici delle municipalizzati. Cioè il capitalismo degli enti locali è stato criticato e questi venivano chiamati poltronifici. Non c’è lo stesso rischio a livello statale? Non c’è un rischio che le società pubbliche vengano usate per fini politici? Bisogna tenerlo a mente prima di muoversi in quella direzione. Io non ho nessun pregiudizio verso le società pubbliche. Però pensare che adesso tutto ad un colpo lo Stato, che non è in grado di gestire bene la sanità , la pubblica istruzione e la giustizia, diventi un grande imprenditore… beh, qualche dubbio in proposito ce lo avrei.
Considerando il parere dell’Avvocatura dello Stato, ma anche il peso di una società come Atlantia, secondo lei l’eventualità di una revoca è mai stata davvero sul tavolo?
Sì, io credo che questa ipotesi sia stata messa sul tavolo. E che sia stata utilizzata come strumento di pressione.
Nei prossimi anni si dovrebbe aprire sempre più a nuovo capitale. Secondo lei chi potrebbero essere i nuovi investitori? Forse la Cina che di fatto è già presente in Aspi e mostra molto interesse nelle infrastrutture a livello mondiale?
Non saprei. Su questo non ho alcuna informazione. I cinesi potrebbero sicuramente essere interessati, ma tutto è possibile.
Due anni lei è stato premier per qualche giorno: se oggi ci fosse stato lei al posto di Conte, che cosa avrebbe fatto?
Avrei cercato di far sì che il processo terminasse nel più breve tempo possibile. La riforma della giustizia è fondamentale in Italia. Se non funziona rapidamente la giustizia poi si creano una marea di situazioni strane. La riforma della giustizia e la riforma della burocrazia sono le due riforme principali che devono essere fatte in Italia perchè se non funzionano quelle non funzioneranno mai le altre cose. Si accertano le responsabilità , si puniscono i colpevoli e poi si decide come andare avanti: questo è quello che si dovrebbe fare in uno Stato di diritto.
(da “Fanpage”)
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Luglio 16th, 2020 Riccardo Fucile
IL VIROLOGO: “COMMESSI ERRORI NELLA STRATEGIA ANTI-COVID”… “FERMARE ARRIVI ANCHE DAGLI USA, NON FARLO E’ UNA FORMA DI SUDDITANZA POLITICA”
La risposta poco convinta degli italiani all’indagine di sieroprevalenza “significa che è stato commesso qualche errore. Hanno sbagliato la comunicazione e l’approccio. Il test doveva essere accompagnato dal tampone, allora sì che sarebbe stato un successo. A Vo’ abbiamo testato tremila persone in tre giorni”.
Andrea Crisanti parla con la franchezza solita, che abbiamo imparato a conoscere nei suoi interventi, nelle repliche fulminanti al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Il virologo, direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova e del laboratorio di Virologia e Microbiologia dell’Università AO di Padova, fa riferimento a quel “modello Veneto” da lui ideato che proprio partendo dall’indagine realizzata a Vo’ Euganeo ha aiutato la Regione a evitare la crisi in cui rischiava di precipitarla la pandemia. Alla strategia del Governo, basata sull’indagine di sieroprevalenza e la App “Immuni”, non ha lesinato obiezioni.
Professore, il ministro Speranza ha appena inserito nella black list dei Paesi a rischio anche Serbia, Montenegro e Kosovo per fermare gli arrivi in Italia.
Mi sembra una cosa di assoluto buon senso, considerando quello che sta succedendo nel resto del mondo
Proprio a tale proposito: nella lista mancano gli Stati Uniti. Nei giorni scorsi sia Ricciardi che Galli hanno detto che bisognerebbe chiudere i voli anche agli Usa. Lei che pensa?
Sono d’accordo, l’ho detto da tempo. Mi chiedo: il mancato inserimento degli Stati Uniti nella lista è forse una dimostrazione di sudditanza politica?
L’indagine sierologica promossa dal Governo e conclusa ieri ha ricevuto una risposta inferiore alle aspettative, come la App “Immuni”. Insomma, la strategia del Governo rischia di rivelarsi un flop?
La risposta all’indagine significa che è stato commesso qualche errore. Hanno sbagliato la comunicazione e l’approccio. Il test doveva essere accompagnato dal tampone, allora sì che sarebbe stato un successo. A Vo’ abbiamo testato tremila persone in tre giorni. Sarebbe interessante sapere qual è la potenza statistica dello studio.
Uno studio italiano ha rivelato che i raggi ultravioletti disattivano Covid in pochi secondi. Quali ricadute pratiche potrebbe avere, oltre al fatto di non dover indossare la mascherina in spiaggia e di impiegare lampade a raggi Uv per disinfettare gli ambienti chiusi?
Il fatto che i raggi Uv disattivano i virus è pacifico. Sarebbe stato strano se questo virus fosse sfuggito a tale regola. Quanto alle ricadute pratiche, credo che questo strumento possa risultare utile per disinfettare ambienti e materiali, a livello industriale ad esempio.
Sempre a proposito di studi, in questi giorni si discute della ricerca secondo cui l’immunità acquisita con la malattia da coronavirus potrebbe non solo non essere protettiva, ma rivelarsi addirittura controproducente. Gli anticorpi avrebbero dunque un effetto boomerang.
Ci sono malattie infettive nelle quali gli anticorpi non migliorano, anzi peggiorano la situazione. Non si sa se il nuovo coronavirus faccia parte di questa categoria. I dati per esprimersi in un senso o in un altro sono ancora troppo pochi.
Tuttavia, se così fosse, il vaccino potrebbe rivelarsi poco efficace.
Nessuno lo sa. Il dramma è che tutti parlano di cose che si conoscono ancora molto poco.
Intanto andiamo verso l’autunno e l’annunciata seconda ondata. Lei ha previsto nuovi focolai a ottobre e novembre e ha definito “inutili” le misure di prevenzione per il rientro tra i banchi dei ragazzi dai 6 ai 13 anni. E allora che si deve fare nelle scuole?
Nelle scuole bisogna incoraggiare, se non rendere obbligatoria, la vaccinazione antinfluenzale che semplificherebbe la situazione proprio in vista dell’autunno e della stagione influenzale e ci aiuterebbe a evitare la confusione tra malattie. E poi bisogna misurare la temperatura agli studenti, ma farlo a scuola, non a casa, e con termometri standardizzati. Ancora bisogna far sì che i presidi non facciano andare a scuola i bambini provenienti da aree in cui si sono registrati focolai.
Per il resto, si continua con mascherine, distanziamento fisico di almeno un metro e lavaggio delle mani.
Per ora sono gli unici strumenti che abbiamo a disposizione.
Nel valutare la risposta del Paese all’indagine di sieroprevalenza da ambienti governativi si è detto “sembra di essere di fronte a una rimozione collettiva”. Lei nota un allentamento nell’attenzione alle regole?
Credo possa derivare anche dal fatto che sono passati messaggi contraddittori e bisogna evitarlo, altrimenti si rischia che le persone scelgano la versione più confortante. Invece è stato dato spazio a dieci ricercatori che sostenevano una tesi molto rassicurante.
Qual è per lei il messaggio da lanciare?
Che non ne siamo ancora fuori, purtroppo. Basta guardare i nuovi focolai e quello che succede nei Paesi vicini, penso alla Spagna. L’Italia non è in una bolla, non dobbiamo sentirci, per qualche ragione divina, diversi.
(da “Huffingtonpost”)
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Luglio 16th, 2020 Riccardo Fucile
IL RACCONTO DELLA SCRITTRICE SARITA FRATINI
L’account twitter di Sarita Fratini, scrittrice, riporta una storia che nel giorno in cui l’Italia ha vergognosamente deciso di confermare i finanziamenti alla Guardia Costiera Libica va assolutamente raccontata.
Partiamo dall’inizio: Alarm Phone alle 08:08 del 16 luglio ha dato l’allarme di 65 persone in pericolo nella SAR maltese, tutte in fuga dai lager libici. Il motore non funziona e hanno bisogno urgente di soccorso.
Malta non dà nessuna risposta, nonostante quelle persone siano in mare da più di 24 ore e una donna sia anche svenuta. Le persone a bordo imbarcano acqua e Moonbird, l’aereo di SeaWatch, ha scattato una foto aerea del barcone.
Da qui parte il racconto di Sarita, che scrive: “C’è Cris su quella barca. Lo conoscete, ha 16 anni ed è un anno che ve ne racconto la storia. È il mio fratellino e potrebbe morire. Con lui ci sono altri 20 minori eritrei. Una barca di bambini in fuga dall’orrore”.
La scrittrice ha raccontato la storia di Cris e di altri ragazzi nel suo libro ‘Adesso Dormite”, un libro inchiesta e diario di un anno come attivista.
Nel lungo thread di Twitter, la scrittrice racconta: “Malta percepisce un mucchio di soldi per gestire una Sar enorme. Ma poi lascia affogare bambini con diritto di asilo in Europa. Vi sembra normale? Perchè il Governo italiano ha ceduo la sua zona Sar?”
“Tempo fa” continua, “Cris mi scrisse questo. Cercavo di non farlo salire su una maledetta barca. Ci riuscii. Ieri invece ci è salito, senza avvisarmi. Adesso la possibilità che muoia mi distrugge”.
Allegato, uno screenshot di una conversazione su whatsapp: “Die in the sea is better than return to Lybia”. Morire in mare è meglio di tornare in Libia.
“Cris viene da Zintan, il lager dei ragazzini, dove gli italiani hanno deportato i minorenni respinto in segreto nell’estate del 2018. Morti lì sono morti di fame. Cris è sopravvissuto, riuscendo a fuggire. Tante persone stanno concorrendo alla morte di Cris. Tante persone potenti e ricche. Molte le avete elette voi”.
Zintan si trova a 160 km da Tripoli e vi sono rinchuse almeno 500 persone.
Tutti richiedenti asilo con bisogno di protezione internazionale, identificate dall’Unhcr. Anche Cris era tra questi. Un luogo privo di speranza, dove si muore di fame, di tubercolosi e di recente anche di Covid-19.
Secondo un’inchiesta di Repubblica, si dorme in 24 in celle da sei metri quadri.
(da Globalist)
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Luglio 16th, 2020 Riccardo Fucile
“DOV’E’ FINITO L’IMPEGNO DEL PD DI RIVEDERE IL MEMORANDUM CON LA LIBIA?”
È arrivato i via libera della Camera sulle missioni internazionali. La risoluzione è stata approvata a Montecitorio con il sì del centrodestra. Ma la maggioranza è spaccata: a causa delle posizioni distanti sugli interventi in Libia — e in particolare sul supporto alla Guardia costiera libica — il testo è stato votato per parti separate.
Prima è arrivato il sì al finanziamento delle missioni internazionali, con 453 sì, nessuno voto contrario e 9 astenuti.
Poi è stata votata la parte relativa agli interventi in Libia, che ha ottenuto 401 sì, 23 no e un’astensione. Sulla “scheda 22” (già approvata a Palazzo Madama), che prevede appunto la formazione e addestramento della cosiddetta Guardia costiera di Tripoli, era stata presentata una apposita risoluzione, frutto di un lavoro congiunto e di un accorpamento tra testi diversi, a prima firma di Erasmo Palazzotto LeU. La mozione non è stata votata, per via dell’approvazione dei documenti votati in precedenza.
Nel documento si chiede l’interruzione della collaborazione con le milizie, che intercettano i barconi di migranti nel Mediterraneo e li riportano indietro nei centri di detenzione libici, dove le persone subiscono stupri e torture, e in generale chiede di sospendere tutti gli accordi con la Libia in materia di controllo dei flussi migratori, almeno finchè non saranno ripristinate nel Paese nordafricano delle condizioni minime di sicurezza e dialogo.
Solo nel 2019 sono stati 9225 i naufraghi catturati in mare e riportati indietro. “È una gigantesca omissione di soccorso da parte dell’Italia e dell’Europa, che di fatto delegano a forze paramilitari funzioni che dovrebbero essere governate dalle istituzioni, che in Libia continuano a essere instabili. In cambio abbiamo chiesto loro di fermare il rubinetto dell’immigrazione, in presenza di una zona grigia di commistione tra autorità libiche, carcerieri e trafficanti di esseri umani”, ha detto Magi a Fanpage.it.
“La nostra posizione l’unica coerente negli anni — ha detto Magi — sia rispetto alla presenza dell’Italia in Libia sia rispetto al supporto alla Guardia costiera libica. L’anno scorso ricordo che il Pd uscì dall’aula per protesta, sostenendo che non poteva esserci una proroga della missione. E all’ultima assemblea nazionale è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno con cui i dem si ripromettevano di non sostenere più il rifinanziamento. In realtà oggi lì lo scenario è anche peggiorato, sia per i cittadini libici, sia per le condizioni dei detenuti nelle carceri, anche alla luce della pandemia di coronavirus. Ora il conflitto in Libia si è fatto più aspro, con l’ingresso anche di altri attori internazionali come la Turchia e l’Egitto. Non si capisce quindi perchè la maggior parte dei deputati Pd abbiano oggi votato a favore”.
“Colgo l’occasione per ringraziare quei pochi colleghi del Pd che hanno sottoscritto la nostra mozione. Ma voglio ricordare che il capogruppo Graziano Delrio era con me a bordo della Sea Watch l’anno scorso, per denunciare le politiche del Conte 1 in tema di immigrazione e la criminalizzazione delle ong. Quelle azioni per noi non significavano appunto il voler mettere in discussione i decreti Salvini e le politiche migratorie del governo giallo-rosso, ma miravano anche contestare la presenza dell’Italia in Libia, criticando un approccio che a nostro avviso era fallimentare. Per il Pd quella era evidentemente una critica strumentale al governo di allora”.
(da agenzie)
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Luglio 16th, 2020 Riccardo Fucile
SONO ARRIVATI I RISULTATI DEI TEST: TUTTI NEGATIVI… E CHI HA DIFFUSO MENZOGNE NON VIENE MAI DENUNCIATO
Voxnews, il sito xenofobo ed estremista, non manca l’occasione per diffondere notizie false sul tema immigrazione
Il 14 luglio 2020 Il Gazzettino pubblica un articolo dal titolo «Roccella Jonica, positivi 25 poliziotti: commissariato dimezzato» poi ripreso dal sito xenofobo estremista VoxNews.info. Altre testate, invece, hanno parlato di quarantena e non di positività al test sul Covid-19, un’informazione che in qualche modo incuriosisce il gestore complottista del sito che non perde l’occasione per insinuare il dubbio: «I giornali dello stesso gruppo editoriale hanno poi cambiato il titolo in una successiva edizione, da ‘positivi’ a ‘in quarantena’. Molto strano che un giornale così attento cambi in corsa».
Che cos’è successo a Roccella Jonica? Come riportato da Open nel bollettino del 12 luglio 2020, la Regione Calabria aveva segnalato il risultato positivo al test Covid-19 in 26 migranti su 70 sbarcati la notte del 10 luglio.
Per ovvia precauzione, gli agenti che erano intervenuti nel recupero erano stati messi in quarantena e non vi era alcuna conferma che fossero a loro volta «positivi» a causa dei migranti, una notizia apprezzata dal gestore di VoxNews per aizzare i propri lettori anti immigrazione.
A seguito di un comunicato stampa pubblicato dalla Polizia di Stato il 16 luglio 2020 si apprende che tutti gli agenti sono invece risultati negativi al test:
“Tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, che la notte del 10 luglio u.s. hanno partecipato alle attività di soccorso, verifica e controllo degli extracomunitari giunti a bordo di una imbarcazione a vela nel porto di Roccella Ionica, sono risultati negativi al test/tampone del Covid 19 effettuato presso i laboratori dell’ASP di Reggio Calabria
Come si apprende dal comunicato, l’esito del test negativo dimostra come gli agenti siano stati attenti — anche attraverso l’uso corretto delle precauzioni per il Covid-19 e non solo — e nei confronti dei migranti siano state prese altrettante misure di sicurezza sanitaria:
Tutti i poliziotti hanno operato provvisti di idonei Dispositivi di protezione individuale appositamente distribuiti dalla Direzione Centrale di Sanità del Dipartimento della Pubblica Sicurezza; analogamente, i migranti, al momento dello sbarco, sono stati forniti di mascherine chirurgiche
(da agenzie)
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Luglio 16th, 2020 Riccardo Fucile
“TORNATENE A CASA A LAVORARE” E INSULTI VARI
“Torna al tuo paese”, “Vai a lavorare”: bersaglio degli insulti social è il rapper americano Snoop Dogg, finito suo malgrado al centro delle ire di utenti italiani, cascati nella burla di una pagina Facebook.
Il profilo “Romani per Salvini” – pagina satirica che finge sostegno al leader leghista – ha postato una foto del celebre rapper, accompagnata da un virgolettato: “Non ho soldi per comprare da mangiare per colpa di Salvini”. “Cosa gli rispondiamo?”, chiedeva il post ironico ai suoi follower.
In molti hanno riconosciuto Snoop Dogg, ma qualcuno è rimasto beffato. E alla domanda ha risposto seriamente. “Mio padre, quando andavo a scuola nelle vacanze, invece di giocare con i miei amici, mi diceva vieni ad imparare come si lavora, e avevo solo 12 anni”, si legge in uno dei tanti commenti di attacco al rapper.
(da agenzie)
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Luglio 16th, 2020 Riccardo Fucile
HANNO PERCEPITO 267.000 EURO ILLECITAMENTE
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha denunciato e segnalato all’Inps 24 persone, di età compresa tra i 25 e i 63 anni, che hanno percepito indebitamente il reddito di cittadinanza per complessivi 267mila euro.
I finanzieri del I Gruppo hanno scoperto che i 24 “furbetti” non percepivano alcun tipo di reddito lecito poichè in realtà erano contrabbandieri di sigarette e parcheggiatori abusivi.
A seguito di sopralluoghi, le Fiamme Gialle hanno sorpreso i parcheggiatori abusivi mentre esercitavano la propria “attività ” nelle vie del centro di Napoli, nei pressi dello stadio San Paolo e nelle zone della movida notturna di via Chiaia e dei locali di via Coroglio, mentre i contrabbandieri sono stati fermati a più riprese, anche con considerevoli quantitativi di tabacchi lavorati esteri, nelle zone del Lavinaio e del Borgo Sant’Antonio.
Tutti i soggetti hanno anche sistematicamente omesso di dichiarare qualsiasi altra forma di reddito, anche se percepita da altri componenti del nucleo familiare e pertanto l’Inps avvierà la procedura di recupero del reddito di cittadinanza erogato.
(da agenzie)
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Luglio 16th, 2020 Riccardo Fucile
SPOSATI DA 50 ANNI ERANO STATI LONTANI SOLO DUE SETTIMANE DOPO IL RICOVERO DI ENTRAMBI
È morta a 74 anni la signora Rosa, che con suo marito Giorgio, 77 anni, era stata raffigurata in una delle foto simbolo della pandemia di Coronavirus.
Lo scatto dei due durante una visita a sorpresa aveva commosso il personale dell’ospedale, che lo ha poi fatto conoscere a tutti a metà aprile, quando gli italiani erano ancora blindati in casa nel pieno della quarantena.
Il signor Giorgio è stato in ospedale da metà marzo per quasi un mese. Nei primi giorni di aprile anche sua moglie è stata ricoverata, ma nel reparto di chirurgia multispecialistica. Poco dopo però le sue condizioni sono migliorate, così due dottoresse hanno organizzato quell’incontro sorprendendo entrambi.
Cinquant’anni di matrimonio insieme, Giorgio e Rosa non erano mai stati separati per così tanto tempo.
Durante il ricovero, Giorgio telefonava tutti i giorni a suo figlio Edoardo che al Corriere ha detto: «La sua preoccupazione non era quella di trovarsi lì, ma di aver lasciato da sola la moglie».
Solo dopo pochi giorni il ricovero di Rosa, Giorgio ha capito che in ospedale c’era sua moglie. A quel punto hanno cominciato a telefonarsi, passando ore al telefono da stanza a stanza: «Non ci lasciamo mai soli» si dicevano.
(da “Open”)
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