Dicembre 13th, 2021 Riccardo Fucile
MOLTI PIRLA NO VAX CI CREDONO E SI SCAGLIANO CONTRO IL COMUNE CHE NON ESISTE
Ci sono posti che esistono, anche se non esistono. Ordinanza comunali che esistono
nel mondo virtuale dei social, ma non in quello reale e tangibile.
Eppure, dopo anni di militanza e presenza online, ci sono ancora persone che prendono per vere – e si indignano – le iniziative annunciate dal famigerato Comune di Bugliano, quella pagina social che fa riferimento a una cittadina inesistente e che fa satira. Da sempre.
E quindi, quasi inevitabilmente, il divieto di rapporti sessuali tra vaccinati e no vax diventa un assurdo teatro di una paradossale diatriba social.
“Da domani scatta l’ordinanza comunale che vieta i rapporti sessuali tra persone vaccinate e i cosiddetti No Vax. ‘Dobbiamo evitare le chiusure per Natale’ – ha dichiarato il sindaco di Bugliano (PI) dott. Fabio Buggiani – ‘E dato che i rapporti sessuali sono un modo per trasmettere il Covid19, la mia ordinanza servirà per limitare i contagi’. I trasgressori saranno puniti con € 554,50 di multa e la denuncia per epidemia colposa”. Questo il testo dell’ordinanza che, come spesso accade (anche di recente), è stata presa per reale dagli indignati speciali sui social.
Insomma, anche questa volta il Comune di Bugliano ha fatto centro. Eppure esiste da tantissimo tempo (ma solo sui social) e in tanti ci sono già cascati. Ma il popolo del web italiano non finisce mai di stupirci. Giorno dopo giorno, soprattutto quando deve premere il tasto “invio” per esprimere la propria indignazione perpetua e perenne.
(da NextQuotidiano)
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Dicembre 13th, 2021 Riccardo Fucile
IL 20% E’ CONTRARIO, PREFERISCE IL SISTEMA ATTUALE
Gli italiani non hanno dubbi sull’elezione del prossimo presidente della Repubblica, non tanto per il nome prescelto ma per il sistema di voto.
Quasi 3 italiani su 4 si dicono favorevoli all’elezione diretta del Capo dello Stato: sì convinto al presidenzialismo.
Come emerge nel recente sondaggio, curato da LaPolis dell’Università di Urbino e Demos per l’Osservatorio “Gli italiani e lo Stato” e riportato su Repubblica.
Il clima di insicurezza, infatti, ha spinto i cittadini a “stringersi” intorno a un Capo. Così, insieme al clima di paura generato dal Coronavirus, è cresciuta la fiducia verso i Presidenti. Il Presidente della Repubblica, gli stessi Presidenti di Regione. E, soprattutto, il Presidente del Consiglio.
Oggi, questi cambiamenti “di fatto” potrebbero tradursi anche sul piano del “diritto”. Contraria a questa prospettiva, secondo il sondaggio di LaPolis dell’Università di Urbino e Demos, è una minoranza molto ridotta. Poco più del 20%.
Tuttavia, – prosegue Repubblica – fra i cittadini, il sostegno al modello “presidenzialista” cambia, in modo significativo, per alcune ragioni importanti.
Conta, anzitutto, l’orientamento politico ed elettorale.
Il favore verso l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, infatti, risulta pressoché “totale” fra chi vota per FI, la Lega e i FdI. È larghissimo anche tra gli elettori del M5S.
Appare, infine, più ridotto, seppure maggioritario, presso la base del PD: 61%.
Le differenze, in questi orientamenti, riflettono la posizione nello spazio politico. Fra chi si colloca a Sinistra e a Centro-Sinistra, infatti, il grado di accordo con l’elezione diretta, per quanto maggioritario, scende sotto al 60%. Al contrario, quando ci si sposta dal Centro verso Destra questa preferenza sale oltre l’80%. Mentre fra chi si pone “fuori” e “oltre” lo spazio politico risulta poco più basso: 76%.
(da agenzie)
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Dicembre 13th, 2021 Riccardo Fucile
L’EX CALCIATORE E ORA DIRIGENTE DEL MILAN E’ INTERVENUTO AL PRIMO COMPLEANNO DI RESQ
Per anni ha difeso il suo Milan e la Nazionale italiana sul manto erboso,
conquistando successi inenarrabili.
Oggi vive nelle vesti di dirigente del club rossonero, ma il suo senso di “difesa” è rimasto inalterato. E così Paolo Maldini, ancora una volta, dimostra di schierarsi dalla parte dei più deboli, difendendo i loro diritti alla vita.
Lo ha fatto partecipando all’evento per celebrare il primo “compleanno” di ResQ – People Saving People, quel progetto che lo scorso anno ha lanciato la raccolta fondi per una nuova nave per salvare i migranti nel Mediterraneo.
“Al mondo ci sono un sacco di persone buone, ma ci vuole qualcuno che faccia emergere quella cosa… e voi fate questo”.
Con queste parole Paolo Maldini ha rinnovato il suo apprezzamento per il lavoro fatto nel corso dell’anno da ResQ. Perché l’ex difensore del Milan ci aveva già messo la faccia lo scorso anno, quando il suo nome era comparso tra quello dei testimonial per la raccolta fondi per mettere in mare quella barca di 40 metri che, ora, si trova ormeggiata a Siracusa e che è sempre pronta ad andare in soccorso di chi si trova in difficoltà, provando a sfuggire da guerre e carestie sognando un futuro migliore in quel sogno chiamato Europa.
E la presenza di Paolo Maldini ha ottenuto il plauso anche dell’interista Cecilia Strada, figlia del compianto Gino fondatore di Emergency.
Quando c’è di mezzo la vita umana e la sua salvaguardia, non esistono colori.
(da agenzie)
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Dicembre 13th, 2021 Riccardo Fucile
HA PARLATO IN INGLESE PER EVITARE DI ESSERE FRAINTESO, NON AVENDO PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA
Si è commosso vedendo scorrere davanti ai suoi occhi le immagini delle centinaia di manifestazioni che si sono svolte nel corso di questi 22 mesi in Italia per chiedere la sua liberazione.
Non vede l’ora di poter fare ritorno in quella sua Bologna che per tutto questo tempo ha vissuto con il fiato sospeso attendendo un lieto fine direttamente da Mansoura.
Poi ha raccontato i suoi primi pensieri, le sue prime emozioni e quell’esigenza primaria di farsi una doccia – simbolo di normalità dopo quasi 700 giorni in carcere – non appena varcata la soglia di casa dopo aver ricevuto l’affetto dei suoi familiari. Patrick Zaki, in collegamento con Fabio Fazio, ha parlato di tutto questo.
La doccia è esattamente quel senso di libertà. Quel gesto che per molti appare banale, ma dopo 22 mesi trascorsi su un umido pavimento del carcere di Tora è il simbolo concreto di quella libertà. E Patrick Zaki ha raccontato di non vedere l’ora che quella normalità torni a essere parte integrante della sua vita, magari proprio in Italia. A Bologna. La sua Bologna.
“L’udienza non è stata tenuta. Quello che so di sicuro è che per il momento non ho nessun divieto di viaggiare. Sarebbe un sogno essere a Bologna domani, spero di farcela al più presto. Dita incrociate per la prossima udienza, spero di tornare al Bologna al più presto”.
Patrick Zaki è stato sommerso dall’affetto degli italiani. Non sono mancati attimi di commozione quando Fabio Fazio ha mandato in onda una breve clip che riassumeva tutte le manifestazioni che si sono intervallate durante la sua detenzione.
E tra le personalità che hanno sempre espresso vicinanza al 30enne egiziano c’è stata anche la senatrice a vita Liliana Segre, a cui lo stesso Zaki ha voluto rispondere accettando il suo invito: “Per me è davvero un grandissimo onore essere citato da una persona come Liliana Segre, che ha una visione incredibile. Avrò il grandissimo piacere, se potrò, di incontrarla. E’ stata di grande ispirazione. Grazie ancora per ciò che ha fatto e detto su di me”.
I webidioti socia
In attesa di vedere quel che accadrà il prossimo 1° febbraio, giorno dell’udienza del suo processo, dall’Italia – come nel più classico gioco delle parti – ci sono stati anche alcuni benpensanti che hanno criticato lo studente perché non ha parlato in italiano nella sua intervista.
In pochi sanno, però, che Patrick Zaki ha iniziato i suoi studi a Bologna prima di essere arrestato. Pochi mesi, poi la detenzione nel carcere di Tora in Egitto.
Parla italiano – lo disse anche nella sua prima intervista dopo la scarcerazione -, ma preferisce parlare in inglese per evitare di essere frainteso visto che non ha la piena padronanza della lingua.
Insomma, polemiche astruse di chi – basta fare una rapida scorsa di alcuni profili social – ha serie lacune nella lingua madre, nonostante sia fieramente (con tanto di bandierine al seguito) nato in Italia.
(da NextQuotidiano)
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Dicembre 13th, 2021 Riccardo Fucile
GRANDI FAN DI POVIA CHE NON CONOSCONO LE CANZONI DI POVIA
Hanno fatto di Povia il loro idolo per le battaglie no vax, ma dimostrano di non
conoscere neanche il testo della canzone che lo ha reso famoso.
Accade in quel mondo fantastico chiamato social, dove Nino Cartabellotta – Presidente della Fondazione Gimbe, che ogni settimana redige un monitoraggio indipendente sulla situazione epidemiologica in Italia (e non solo) – è stato preso d’assalto per aver pubblicato sul proprio account social una “citazione d’autore”.
“Finché i cretini fanno(eh), Finché i cretini fanno (ah), Finché i cretini fanno boom”. Parole e musica di Giuseppe Povia.
Ovviamente Guido Crosetto non è un no vax, ma fa parte di quella folta schiera che ha dato l’inizio agli attacchi social nei confronti di Nino Cartabellotta. E l’ex co-fondatore di Fratelli d’Italia è in buona compagnia.
In molti, però, non sanno che Cartabellotta ha solamente citato una strofa del brano di Povia (nei giorni scorsi risultato positivo al COVID dopo aver fatto per quasi due anni una battaglia negazionista, in tutte le sue sfaccettature).
Versi che fanno parte di quella “I bambini fanno ooh” presentata dal cantautore milanese al Festival di Sanremo del 2005.
(da agenzie)
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Dicembre 13th, 2021 Riccardo Fucile
LA BABY GANG DI VIGEVANO COMPOSTA DA MINORENNI, TUTTI IDENTIFICATI… NESSUNA PIETA’ PER QUESTA FECCIA
E’ intervenuta per difendere il figlio, di undici anni, perseguitato, vessato e tormentato per tantissimo tempo da quel gruppo di bulli.
E la baby-gang (l’ennesima nella zona del Pavese) si è scagliata contro la donna. È accaduto nuovamente a Vigevano, dove una donna è finita in ospedale dopo esser stata colpita a calci e pugni da questo gruppetto di giovani, giovanissimi.
Il capo del branco ha tredici anni ed è quello che ha colpito la mamma più volte e più forte.
Intervistata da Il Corriere della Sera, la 47enne ha raccontato cosa le è accaduto e quel che il figlio, undicenne, ha subìto nel corso degli scorsi mesi. Perché il giovane, dopo settimane di vessazioni, non aveva mai raccontato le angherie di cui è stato vittima.
“Mio figlio di solito va a scuola da solo, a piedi. Mi ero accorta che aveva dimenticato le chiavi di casa e l’ho seguito. Poco dietro c’era mio marito. Ho visto da lontano che lo spintonavano. Sono corsa lì e li ho separati, prendendo l’aggressore per la giacca e chiedendogli cosa volesse. Lui, faccia tosta, mi ha ribadito di volere i soldi. L’ho spinto via, all’interno della stanzetta dove si trovano i distributori. Lì dentro c’erano sette o otto ragazzi, mi sembravano tutti minorenni tranne uno, che comunque si limitava a guardare. Alcuni erano sicuramente italiani, altri no”.
E lì l’hanno presa a calci, schiaffi, pugni e spintoni. Il tutto sotto gli occhi del marito (e padre dell’11enne) che è intervenuto allontanando la baby-gang di Vigevano e chiamando i Carabinieri. Poi il figlio ha rotto quel muro del silenzio, raccontando di come quel gruppetto di bulli lo avesse preso di mira (e non solo lui), colpendolo e rubandogli i soldi in diverse occasioni.
E ora scatta la denuncia. Perché, in quanto minori, non si può procedere d’ufficio per i reati di cui sono accusati quei giovanissimi bulli. Ma qualcosa si sta smuovendo per porre fine a questa ennesima vicenda che proviene dalla provincia di Pavia. Perché già nel 2017 un’operazione dei Carabinieri sgominò un’altra baby-gang che si rendeva protagonista degli stessi identici atti.
(da agenzie)
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Dicembre 13th, 2021 Riccardo Fucile
“E’ CON ME DALLA NASCITA, HA UN INTUITO ECCEZIONALE”
Esplosione a Ravanusa, i corpi scoperti grazie a Luna, il cane addestrato dei vigili del
fuoco. Dopo aver individuato il primo, pochi centimetri sotto le macerie, ha portato i soccorritori sulle tracce degli altri tre.
“È con me dalla nascita, ho scelto lei fra tutti perché era la più curiosa, la più reattiva – dice Claudio Pieri vigile del fuoco che con lei da allora vive in simbiosi – I nostri devono essere cuccioli speciali, non devono avere paura di rumori forti, confusione, scoppi. Devono abituarsi a lavorare in condizioni di pericolo”. Sei anni, manto biondo, Luna è ormai un vigile del fuoco esperto.
Con Claudio Pieri, da sempre lavorano insieme, ma è la prima volta che trova cadaveri, non è per quello che è stata addestrata. Con un lavoro lento, progressivo, basato sul gioco e sui premi, i cani dei vigili del fuoco vengono addestrati a cercare i vivi. Luna lo aveva già fatto, più e più volte, “ma è un cane dall’intuito eccezionale e anche in questa situazione lo ha dimostrato”, dice il suo conduttore.
(da agenzie)
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Dicembre 13th, 2021 Riccardo Fucile
LA SCORSA SETTIMANA UN INTERVENTO DI MANUTENZIONE ALLA RETE DEL GAS
Cinque giorni prima della strage di Ravanusa c’era stato un intervento di manutenzione ordinaria sull’impianto della rete di metano che non aveva evidenziato alcuna criticità.
E’ quanto hanno accertato i carabinieri che ora dovranno acquisire il verbale d’intervento per verificare chi abbia materialmente eseguito il collaudo e se sia stato fatto a regola d’arte.
I corpi di quattro dispersi nell’esplosione, intanto, sono stati individuati dai vigili del fuoco, che hanno scavato per tutta la notte.
I corpi erano tutti insieme, sotto le macerie della palazzina di quattro piani crollata con l’esplosione di sabato notte.
Si tratta di Selene Pagliarello, la donna al nono mese di gravidanza, e della sua famiglia: suo marito Giuseppe Carmina e i genitori di quest’ultimo, Angelo Carmina e Enza Zagarrio, che abitavano al terzo piano. La giovane coppia era andata a trovare gli altri due la sera di sabato e si trovava nell’appartamento alle 20,30, quando c’è stata l’esplosione.
Con il ritrovamento salgono a sette le vittime del disastro. Restano da rintracciare ancora due dispersi.Le ricerche sono proseguite per tutta la notte, i Vigili del fuoco non si sono mai fermati, con l’aiuto dei generatori elettrici hanno lavorato, anche a mani nude, tra i detriti. Si proseguirà a oltranza
E’ stato il cane Luna dei Vigili del fuoco a individuare, poco dopo le 6.30 di questa mattina i quattro corpi senza vita poi estratti dalle macerie a Ravanusa. Luna è del’unità cinofila dei Vigili del fuoco di Palermo. Per ora è stata accompagnata sulle macerie, da ieri, per individuare i dispersi. Questa mattina il ritrovamento.
(da agenzie)
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