Dicembre 29th, 2021 Riccardo Fucile
NON SI RENDE CONTO CHE LO PRENDONO IN GIRO?
Se, tra i tanti servi che lo circondano, Berlusconi avesse un amico sincero, costui non potrebbe fare a meno di dirgli: Silvio ma non ti rendi conto che ti prendono in giro? Pensi davvero che, realmente, Salvini e Meloni ti voteranno e ti faranno votare per mandarti al Quirinale?
E se pure continuano a rassicurarti, non capisci che lo fanno solo per compiacerti, per tenerti buono, esattamente come quando li costringi a farti compagnia in quei pallosissimi pranzi di Villa Zeffirelli?
Del resto, quali motivi potrebbero spingere Salvini e Meloni a dirti in faccia come stanno le cose se non il timore di mandare il centrodestra in frantumi?
Sì, ci vorrebbe un certo coraggio a dirti caro Silvio, togliti dalla testa di salire al Colle, perché a parte il fatto che dentro Lega e FdI, e forse anche Forza Italia, non sono affatto pochi i cecchini che non vedono l’ora di affondarti nello scrutinio segreto, c’è molto altro che non ti farà piacere.
Guarda che a giudicare una vera vergogna la candidatura di un condannato in via definitiva per frode fiscale non sono soltanto i comunisti e le quasi 200mila firme raccolte in pochi giorni dal Fatto.
Non ti dice niente che nella iniziativa a tuo favore promossa da Libero abbiano risposto in 9mila?
Un triste boomerang, la prova provata che l’uomo con il sole in tasca, come amavi definirti, oggi riscalda più che altro un pugno di anziani nostalgici forse convinti che il tempo passi per tutti tranne che per te
Perché Silvio, lasciatelo dire, il resto degli italiani oggi vede soltanto un signore di 86 anni, e non portati benissimo malgrado gli strati di cerone, dallo sguardo smarrito e che non sa più cosa diavolo raccontare dopo tutte le balle raccontate.
Tutt’al più un tenero bisnonnino che porta a spasso i cagnolini al parco, ovvero ciò che dovresti continuare a fare.
Sai perché Salvini e Meloni non ti dicono una volta per tutte: no Silvio, ci dispiace ma non si può fare? Ok, ti assecondano perché hanno bisogno più che mai delle tue tv, e ne avranno sempre più bisogno con l’approssimarsi delle elezioni politiche.
Ma credo che la verità vera sia soprattutto un’altra: sono maledettamente imbarazzati e non sanno come fartelo capire. E si aspettano che sia tu a tirarti indietro una volta per tutte. Per essi, stanne sicuro, sarebbe un motivo di grande sollievo. Questo direbbe a Berlusconi un amico sincero (se ne avesse ancora uno).
(da Il Fatto Quotidiano)
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Dicembre 29th, 2021 Riccardo Fucile
I RENZIANI SI DIVIDONO NELLA PARTITA DEL QUIRINALE
44 gatti, in fila per sei col resto di due. Chi ha un bambino (o una bambina) piccolo non può non conoscere la famosissima canzone per i più piccoli, oggi siglia iniziale di un amatissimo cartone animato su Rai Yoyo.
E 44, ironia della sorte, sono anche i parlamentari di Italia Viva (29 deputati e 15 senatori) che potrebbero risultare decisivi per l’elezione del presidente della Repubblica. Ettore Rosato, ieri su Affaritaliani.it, ha annunciato che il partito esclude di votare per Silvio Berlusconi Capo dello Stato.
Ma i renziani sono coesi? Mica tanto.
Stando alle ricostruzione che vengono fatte in Parlamento, una trentina tra Montecitorio e Palazzo Madama sono renziani veri, anche se con sfumature differenti. Tra loro lo stesso Rosato, che con l’ex premier avrebbe superato le divergenze di qualche mese fa, e certamente anche la capogruppo alla Camera ed ex ministra Maria Elena Boschi. Tra i renziani anche Luigi Marattin, presidente della Commissione Finanze della Camera, impegnato in una battaglia politica contro il ministro del Lavoro Dem Andrea Orlando, e Davide Faraone, capogruppo al Senato artefice del possibile accordo con Forza Italia in Sicilia. Renziana doc anche la senatrice Donatella Conzatti, esperta di Fisco.
Questa trentina di parlamentari di Iv potrebbe votare un Presidente di Centrodestra, magari non Letizia Moratti, ma solo perché a proporla potrebbe essere Giuseppe Conte. Quindi in chiave anti-M5S.
E, dicono le fonti, una decina tra deputati e senatori di Iv sarebbero talmente vicini al Cdx che potrebbero arrivare perfino a scrivere il nome di Berlusconi sulla scheda.
Gli altri 14 parlamentari, invece, tra i quali l’ex ministra Teresa Bellanova e l’esperto di Giustizia Gennaro Migliore, vengono catalogati quasi come Pd.
Sono l’anima di sinistra di Italia Viva che non voterebbero un candidato di Centrodestra al Colle, nemmeno il liberale Marcello Pera, e che prima poi potrebbero tornare al Nazareno.
(da affaritaliani.it)
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Dicembre 29th, 2021 Riccardo Fucile
BOLLETTINO SEMPRE PIU’ PESANTE
Sfiorati i 100mila positivi: sono 98.020 i casi di Covid individuati in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri i casi erano stati 78.313.
Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute, sono 136 , mentre ieri erano state 202.
Con 1.029.429 tamponi, 5mila in meno di ieri, il tasso di positività si impenna e dal 7,6% sale al 9,5%.
E prosegue l’aumento dei ricoveri, con le terapie intensive che sono 40 in più (ieri +19) con i 126 ingressi del giorno salendo oggi a 1.185, mentre i ricoveri ordinari sono 489 in più (ieri +366), 10.578 in tutto.
Con l’aumento di un punto percentuale, la media nazionale dei ricoverati per Covid nei reparti ordinari – secondo gli ultimi dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari (Agenas) aggiornati a ieri – raggiunge il 16%, superando così la soglia critica fissata del 15%. In aumento di un punto percentuale è anche l’occupazione media delle terapie intensive: dal 12% al 13% nelle ultime 24 ore, 3 punti sopra il tetto massimo del 10%.
(da agenzie)
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Dicembre 29th, 2021 Riccardo Fucile
INIZIATO LO SBARCO DEI MIGRANTI SALVATI DALLA GEO BARENTS AD AUGUSTA: TUTTI NEGATIVI AL COVID
Lo sbarco dei migranti della Geo Barents, attraccata da ieri al porto di Augusta (Siracusa), è iniziato: dopo l’attracco sono iniziate le procedure sanitarie con l’esecuzione dei primi tamponi ai 174 minori, di cui 143 non accompagnati, risultati tutti negativi. Questo per smentire le farneticazioni di Giorgia Meloni sui migranti che ci portano il Covid.
Cinque persone, casi medici urgenti, sono state evacuate e condotte in ospedale per controlli. Si tratta di due donne incinte e tre ragazze che presentavano alcune fratture e che, dopo la visita sono rientrate sulla nave e trasferite di nuovo stamani in ospedale.
Gli altri, dopo l’ennesima notte a bordo, stamani hanno iniziato a lasciare la Geo Barents. Dopo lo screening anti-Covid e le procedure di identificazione saranno trasferiti sulla nave quarantena, mentre i minori non accompagnati (143 su 174 complessivi) nei centri di accoglienza.
Tante le nazionalità presenti a bordo. La maggior parte dei migranti proviene dal Sudan, dalla Nigeria, dall’Eritrea e dall’Egitto, seguiti da Costa d’Avorio, Gambia, Etiopia, Libia, Mali, Guinea Conakry, Senegal, Sierra Leone, Chad, Siria, Camerun, Sud Sudan. Molti hanno ustioni da carburante, infezioni respiratorie e ferite legate alle violenze subite.
(da Globalist)
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Dicembre 29th, 2021 Riccardo Fucile
”CHIEDERO’ ALL’ATS LA POSSIBILITA’ DI REVOCARE TUTTI I PAZIENTI NON VACCINATI”
Un sfogo nello stato di Whatsapp, poi la richiesta all’Ats lombarda per verificare se ci fosse la possibilità di ricusare tutti quei suoi pazienti che non si sono ancora vaccinati contro il Covid e non hanno alcuna intenzione di farlo.
Poi la risposta negativa a questa richiesta e tutto dovrebbe essere tornato alla normalità. Questa è la storia di Mara Maffeis, una dottoressa “di base” che lavora in Val Seriana e ha i suoi studi medici (che coprono circa 1.500 pazienti) tra Ponte Nossa e Premolo.
“Si “ringrazia” tutti i pazienti non vaccinati per la nuova ondata pandemica che ci troviamo ad affrontare!!! Chiederò ad Ats la possibilità di revocare tutti i pazienti non vaccinati!!!”.
Questi i punti esclamativi messi dalla dottoressa sul suo stato Whatsapp. E dalle parole si è passati ai fatti. Mara Maffeis, contattata da Il Corriere della Sera, ha spiegato di aver realmente contattato l’Ats per chiedere se fosse possibile rimuovere dalla sua lista di “assistiti” tutti coloro i quali non si sono vaccinati. Ovviamente, però, la risposta dell’Azienda di Tutela della Salute locale ha dato risposta negativa a questa richiesta.
La donna ha parlato di uno sfogo momentaneo. Però, visto che vi è l’obbligo di curare e trattare tutti i pazienti – senza alcuna discriminazione – lei proseguirà nel suo lavoro. Come fatto finora: “Mi è stato risposto che non è possibile farlo, che allora dovrei revocare anche obesi e fumatori. Dunque, continuerò a curare tutti come ho sempre fatto”.
La situazione, dunque, dovrebbe essere tornata alla normalità. Ma non sono mancate le minacce alla dottoressa che ha raccontato di aver ricevuto diverse telefonate: alcuni annunciavano l’avvio di una raccolta firme per chiedere la sua rimozione dall’ordine dei medici, con tanto di “minaccia” di chiamare Striscia la Notizia.
E sui social, da quando è trapelata la notizia è tutto un susseguirsi di insulti dopo quello sfogo e quella richiesta all’Ats rispedita al mittente. Nonostante si sia tornati allo status quo.
(da neXtquotidiano)
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Dicembre 29th, 2021 Riccardo Fucile
NON VACCINATO E POSITIVO SCAPPA CON L’AIUTO DEI FAMILIARI E CON IL CATETERE E L’AGO DELLA FLEBO ANCORA ATTACCATI
Aumentano con l’aumentare dei contagi i casi di intimidazione e mancanza di rispetto verso i medici e gli infermieri impegnati nella lotta al Coronavirus.
L’ultimo in ordine di tempo è successo in Sicilia: un giovane positivo e non vaccinato rifiutava il ricovero nel reparto Covid, così è fuggito dal pronto soccorso mentre aveva ancora catetere e flebo attaccate.
Il tutto è avvenuto ieri sera all’Ospedale Civico Cervello di Palermo: un giovane, positivo al tampone, è scappato con l’aiuto dei suoi familiari che lo avevano accompagnato al nosocomio ed erano concordi con il rifiuto del ricovero suggeritogli dai medici.
Gli agenti di polizia sono dovuti intervenire per riportare la calma e cercare di rintracciare il paziente: adesso anche i familiari rischiano di finire in quarantena visto che sono venuti a contatto con lui. Secondo quanto ricostruito dai sanitari, braccati dai parenti nell’area di emergenza durante la fuga del giovane, nessuno di loro era vaccinato.
Secondo quanto riportato dal quotidiano locale BlogSicilia, pare che poco dopo parenti e paziente si siano presentati al pronto soccorso di un altro ospedale di Palermo, il Buccheri La Ferla, e anche lì ci sarebbero stati dei diverbi che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
Lo scorso agosto, sempre al Cervello di Palermo, una donna positiva, che aveva esplicitamente dichiarato ai medici di essere no vax, riuscì a scappare grazie all’aiuto del marito: era ricoverata nel reparto di ostetricia Covid dopo un parto cesareo, fuggì dopo avere partorito lasciando il neonato in ospedale.
Il marito era riuscito ad entrare fino alla stanza della moglie, eludendo la sorveglianza dei vigilanti. Pochi giorni dopo nello stesso ospedale si consumò una vera e propria tragedia: nelle prime ore del mattino un paziente affetto da Covid 19 ricoverato in terapia intensiva si tolse la vita gettandosi nel vuoto da una finestra al terzo piano.
(da agenzie)
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Dicembre 29th, 2021 Riccardo Fucile
IL FATTO A BORDO DI UN CONVOGLIO DELLA TRATTA MANTOVA-MODENA
Stava facendo il suo lavoro a bordo del treno, anche quello di verificare – secondo le indicazioni contenute nell’ultimo dl licenziato dal Consiglio dei Ministri a poche ore dal Natale – che tutte i viaggiatori indossassero correttamente la mascherina FFP2, come previsto dalla normativa vigente sugli spostamenti attraverso i mezzi pubblici.
E proprio durante uno di questi controlli sul convoglio che stava coprendo la tratta tra Mantova e Modena, una capotreno è stata picchiata da un gruppetto di ragazzi.
L’episodio di violenza, prima dialettica e poi fisica, è avvenuto nel corso della giornata di ieri – martedì 28 dicembre -, quando la capotreno aggredita stava effettuando i controlli a bordo del treno Mantova-Modena.
Ed è lì che un gruppo di ragazzi ha reagito alla richiesta di indossare – come previsto dalla norma entrata in vigore il giorno di Natale (e che sarà valida almeno fino al prossimo 31 marzo, giorno in cui scadrà lo stato di emergenza) – la mascherina FFP2 iniziando con gli insulti e poi proseguendo con atti di violenza.
Un’aggressione che, secondo quanto riportato da Il Resto del Carlino, è avvenuta in due step.
Il primo, quello dello scontro dialettico, iniziato poco prima della stazione di Rolo. Poi, una volta arrivati in quella provincia del Reggiano, alcuni di questi giovani sono stati fatti scendere. Altri, invece, sono rimasti a bordo del treno e il caos è proseguito. Alcuni dei ragazzi, infatti, avrebbero colpito la capotreno che, una volta arrivati a Carpi, è stata fatta scendere dal convoglio e trasportata in ospedale.
Per sua fortuna le ferite sono lievi e si rimargineranno nel giro di pochi giorni. Adesso gli inquirenti stanno visionando le immagini delle telecamere di sicurezza per individuare i colpevoli di questa aggressione.
(da agenzie)
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Dicembre 29th, 2021 Riccardo Fucile
IL PROF. BROCCOLO: “TUTTI QUESTI TAMPONI ANTIGENICI A TAPPETO NON HANNO SENSO, SONO MENO SENSIBILI”
Tamponificio Italia. Così Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive del San Martino e professore presso l’università di Genova, ha definito quello che sta succedendo nel nostro Paese, dove ogni giorno circa 1 milione di italiani ricorrono ai test (il più delle volte antigienici, cioè rapidi) per verificare la presenza o meno del virus Covid-19 nel loro organismo.
Una consuetudine che sta mandando letteralmente in tilt l’intero sistema, facendo registrare file chilometriche fuori dalle farmacie e nei drive in. Un’attesa spesso vana, poiché le disponibilità e le scorte cominciano ad esaurirsi.
“Credo che il “tamponificio-Italia debba avere uno stop, stiamo assistendo a un corsa in autoprescrizione abbastanza assurda. Il tampone dovrebbe rimanere un presidio richiesto dal medico, unico in grado di saper poi trattare un positivo o un contatto”, ha spiegato Bassetti.
Secondo l’infettivologo “stiamo dando false patenti di tranquillità. Soprattutto con tamponi rapidi con cui si hanno fino al 40% di falsi negativi”.
Una lettura in parte condivisa da Francesco Broccolo, virologo e professore dell’Università di Milano Bicocca, che ad HuffPost ha spiegato: ″I test antigenici sono intrinsecamente molto meno sensibili rispetto a quelli molecolari e quindi posso essere utilizzati solo per attività di screening e non a finalità diagnostica: nella prima fase della pandemia si è visto che ripetuti a distanza di tre giorni permettevano di individuare l’infezione in una fase precocissima della malattia, quando la carica virale è altissima. In luoghi circoscritti avevano senso. Fatti a tappeto per rilevare i contatti stretti no”.
La scarsa sensibilità, e quindi attendibilità, degli antigenici è ancora più evidente in questa fase della pandemia con la variante omicron che sta prendendo il sopravvento. “Tutti questi tamponi antigenici non hanno senso perché sono meno sensibili, lo dice anche l’Fda, non solo intrinsecamente, ma anche perché vanno a cercare la proteina N e non la proteina Spike. La proteina N in Omicron ha 6 mutazioni anziché 3 come nella variante Delta: avendo più mutazioni scappa di più al test. Ecco perché abbiamo il 2% di test antigenici positivi oggi contro un 20% di test molecolari: questo è indicativo della poca sensibilità dei primi rispetto ai secondi” ci spiega ancora il Professor Broccolo.
La soluzione, dunque, è quella di evitare di “paralizzare tutto il Paese facendo test a tappeto per la variante omicron che tra l’altro sembra dare malattia molto meno severa, stando ai dati fin qui analizzati.
Questo sta mandando in tilt il sistema: circa il 75% dei tamponi che vengono fatti attualmente in Italia sono antigenici, fatti in farmacia, creando lunghe code, con tutto ciò che ne consegue, mettendo anche a rischio infezione le persone per le lunghissime attese, ad esempio. Ma soprattutto manda in tilt il sistema sanitario perché chi ha necessità veramente di fare un tampone, cioè ha dei sintomi quindi deve dirimere una diagnosi in tempi rapidi per poter fare una terapia appropriata contro Covid, non riesce a farlo”.
Ha senso in un momento così difficile, di infezione altissima, con 500 nuovi casi al giorno per 100mila abitanti, fare questo tracciamento quando oramai il virus è andato molto avanti e sta sostituendo la Delta?
“No, non ha più senso”, ribadisce Broccolo. “Andava fatto molto prima. La strategia va cambiata. La mia proposta è quella di snellire innanzitutto la procedura di utilizzo dei farmaci efficaci che sono oggi disponibili negli ospedali e a domicilio; in secondo luogo, varrebbe la pena ragionare su un lockdown per i non vaccinati, che non è una punizione. La maggior parte dei non vaccinati sono persone che hanno paura perché hanno patologie o allergie che non permettono loro di sottoporsi alla inoculazione: in un momento di emergenza sanitaria va spiegato loro, poiché sono soprattutto loro che finiscono in terapia intensiva, che è necessario valutare un lockdown per un periodo da stabilire”.
Perciò stop al tamponificio-Italia e all’autodiagnosi. “Non è necessario negare del tutto il tampone a chi vuole andare a trovare i genitori ed essere più tranquillo. Ma va spiegato che il risultato negativo non garantisce assolutamente la negatività. Allora a cosa serve? Serve solo perché qualora fosse positivo, mette in allerta ed induce ad andare a fare un test serio di conferma. Tuttavia, l’allerta deve rimanere tal quale nella situazione in cui il risultato fosse negativo. Se si comprende questo concetto, allora ha senso andare a comprare il test in fase di pandemia e di emergenza, ma se non si comprende questo concetto si sta sbagliando tutto”, chiosa il virologo.
(da agenzie)
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Dicembre 29th, 2021 Riccardo Fucile
UN SUPREMATISTA HA SPARATO A DEGLI INNOCENTI
Cinque morti più l’aggressore. È questo il drammatico bilancio di una sparatoria registrata nello stato americano del Colorado. Un uomo armato solitario ha ucciso cinque persone e ne ha ferite altre due, tra cui un poliziotto, prima di essere colpito a morte.
La polizia americana ha ricostruito i fatti in una conferenza stampa a tarda notte. Il killer, a partire da lunedì pomeriggio, ha aperto il fuoco in diversi luoghi tra Denver e Lakewood. Due donne sono state uccise in un negozio di tatuaggi di Denver, nello stesso luogo è stato ferito anche un uomo. Poi in una casa il killer ha sparato e ucciso un altro uomo.
Quindi si è recato a Lakewood, dove ha sparato a un uomo in un altro negozio di tatuaggi, prima di entrare in un hotel dove ha sparato diversi colpi a una receptionist. Anche quest’ultima è morta. Il killer, secondo quanto riportato dai media locali, si chiamava Lyndon McLeod ed era l’autore di libri dedicati alle filosofie dell’”alt-right”, tra cui supremazia maschile, convinzioni complottiste sul Covid e violenza contro i “deboli”.
“C’è stata una sparatoria con i nostri agenti e il killer è stato colpito”, ha detto nella serata di lunedì il portavoce della polizia di Lakewood John Romero in conferenza stampa. Il killer è stato dichiarato morto sulla scena, secondo quanto confermato dalla polizia. A sparargli una poliziotta che dovrà subire un intervento chirurgico, ma “sta bene”, ha detto Romero.
(da Fanpage)
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