Dicembre 6th, 2021 Riccardo Fucile
“IN ALCUNE REGIONI SONO TORNATE LE CODE DELLE AMBULANZE”
La curva dei contagi continua a crescere, così come quella del numero dei ricoveri per Coronavirus. Ma a crescere è anche la pressione sui pronto soccorso di diverse regioni italiane, dove «si stanno ripresentando le code delle ambulanze bloccate in fila indiana», come riferito all’Ansa da Mario Balzanelli, il presidente nazionale del 118. E questa nuova pressione sui reparti di emergenza degli ospedali italiani, a detta di Balzanelli, è «indice di progressiva espansione della quarta ondata pandemica e spia di una ripresa del congestionamento della rete ospedaliera che, come durante l’anno scorso agli inizi della stagione invernale, incomincia a determinare un allungamento significativo dei tempi di presa incarico del paziente acuto».
Già, perché sulle tempistiche degli interventi in risposta alle chiamate delle centrali operative del 118, spiega Balzanelli, «pesano anche i tempi di sanificazione delle ambulanze e le procedure di svestizione e vestizione del personale che impone la sostituzione delle tute e la sostituzione o sanificazione dei dispositivi di protezione individuale al termine di ciascun intervento».
Le richieste di soccorso per Covid, spiega Balzanelli, «per quanto a macchia di leopardo, aumentano per comparsa di febbre e di difficoltà respiratorie acute e aumentano, quindi, i casi sospetti di Covid che necessitano di una valutazione ospedaliera in tempi brevi e dei pazienti con sintomatologia Covid in fase acuta che necessitano di ricovero».
«Il sistema 118 non può e non deve rimanere paralizzato»
E alla luce delle prime code di ambulanze registrate in diverse strutture ospedaliere italiane, cresce il timore che con l’aumento progressivo dei contagi anche i servizi del 118 possano rischiare la paralisi e non riuscire a rispondere in tempo alle richieste di aiuto, sia che si tratti di pazienti Covid, sia che vengano richieste cure urgenti per malori, altre patologie gravi o incidenti.
E infatti Balzanelli sottolinea che «il sistema 118 non può e non deve rimanere paralizzato», perché «da un lato una quota più o meno significativa della flotta delle ambulanze e dei mezzi di soccorso può venire bloccata davanti ai Pronto Soccorso, esponendo i pazienti acuti al rischio di ore di attesa», mentre «dall’altro, se le ambulanze rimangono bloccate con il paziente a bordo, la Centrale Operativa dispone progressivamente di un numero sempre minore di mezzi di soccorso per andare a soccorrere i codici rossi».
Insomma, la crescita della curva epidemiologica impone l’imperativo di farsi trovare pronti, non solo aumentando i numeri di posti letto dedicati ai pazienti contagiati negli ospedali del paese, cercando di evitare che non i percorsi ospedalieri, acuti e di elezione, per le patologie ordinarie non debbano subire rallentamenti.
(da agenzie)
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Dicembre 6th, 2021 Riccardo Fucile
ARRESTATO UN VENTISETTENNE
È finito in ospedale con diverse ferite alla testa un anziano di 82 anni che oggi 6 dicembre a Milano è stato aggredito da due ragazzi che non volevano indossare la mascherina in metropolitana.
Un 27enne e un suo amico minorenne erano saliti a bordo del treno sulla linea rossa alla stazione Pasteur già visibilmente ubriachi e con una bottiglia di amaro in mano. Nel corso del viaggio avevano più volte disturbato gli altri passeggeri, finché l’anziano li ha rimproverati chiedendo loro di abbassare il volume della voce e anche perché non indossavano la mascherina, obbligatoria sui mezzi pubblici.
I due ragazzi hanno reagito colpendo l’anziano al volto con la bottiglia, procurandogli un trauma cranico e una frattura a un osso della fronte. L’uomo è stato medicato sul posto e portato poi all’ospedale Fatebenefratelli. Poco dopo gli agenti sono riusciti a fermare il 27enne per lesioni personali gravi, mentre il ragazzo minorenne è stato denunciato per concorso.
(da agenzie)
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Dicembre 6th, 2021 Riccardo Fucile
MANIFESTAZIONE A ROMA IL 16 DICEMBRE
Cgil e Uil hanno proclamato lo sciopero generale di 8 ore per il prossimo 16 dicembre, con manifestazione nazionale a Roma e con il contemporaneo svolgimento di analoghe e interconnesse iniziative interregionali in altre 4 città.
Venerdì scorso, la Cgil, e questa sera, la Uil, hanno riunito i propri singoli organismi statutari per una valutazione sulla manovra economica varata dal Governo.
“Pur apprezzando lo sforzo e l’impegno del premier Draghi e del suo esecutivo – spiegano i sindacati – la manovra è stata considerata insoddisfacente da entrambe le organizzazioni sindacali, in particolare sul fronte del fisco, delle pensioni, della scuola, delle politiche industriali e del contrasto alle delocalizzazioni, del contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne, della non autosufficienza, tanto più alla luce delle risorse, disponibili in questa fase, che avrebbero consentito una più efficace redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile”.
Pertanto, avendo ricevuto dai propri rispettivi organismi il mandato pieno a dare continuità alla mobilitazione, le due segreterie confederali nazionali hanno proclamato lo sciopero.
I segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e PierPaolo Bombardieri, interverranno dalla manifestazione di Roma, che si svolgerà a Piazza del Popolo. Domani, martedì 7 dicembre, alle ore 17,30, presso l’Hotel Londra in Piazza Sallustio a Roma, i segretari generali di Cgil e Uil terranno una conferenza stampa per illustrare le ragioni e le modalità dello sciopero.
(da Open)
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Dicembre 6th, 2021 Riccardo Fucile
“VOGLIAMO EVITARE UNA NUOVA ONDATA DI CONTAGI”
«Dal 27 dicembre tutti i lavoratori dipendenti del settore privato che operano a New York saranno soggetti a obbligo vaccinale anti-Covid».
Ad annunciarlo è stato il sindaco uscente, Bill de Blasio, nel corso di un’intervista durante il programma Morning Joe della Msnbc.
La decisione, come spiegato da de Blasio, mira a «evitare una nuova ondata di contagi, a partire da quelli legati alla variante Omicron».
Durante l’intervista, il primo cittadino di New York ha annunciato nuove strette per l’accesso a ristoranti, bar, cinema, luoghi di svago e palestre per chi non avrà completato almeno il primo ciclo vaccinale di due dosi, sulla falsariga del Super Green pass vigente in Italia.
Dal 27 dicembre, però, le stesse restrizioni saranno valide anche per i bambini dai 5 agli 11 anni, a meno che questi non siano vaccinati almeno con una prima dose di preparato anti-Covid.
Attualmente l’obbligo vaccinale è già in vigore per tutti i lavoratori del settore medico-sanitario, operatori delle Rsa, dipendenti pubblici, forze dell’ordine e insegnanti sia delle scuole pubbliche sia di quelle private.
(da agenzie)
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Dicembre 6th, 2021 Riccardo Fucile
AVEVA MANDATO VIA ANCHE I SANITARI DEL 118 ALLERTATI DAI VICINI… NEL TREVIGIANO TEPPAGLIA NO VAX HA DANNEGGIATO HUB VACCINALE
Si era ammalato di Covid, ma oltre a non essere vaccinato si rifiutava perfino di farsi curare. Così Marco Grasso, 46enne residente a Salboro, una frazione di Padova, è stato trovato morto dentro casa questa mattina dai soccorritori del 118, allertati dai vicini che avevano smesso di sentirlo tossire.
Grasso stava male, e le sue condizioni continuavano a peggiorare, manifestando segni sempre più evidenti della malattia.
Qualche giorno fa, sempre su segnalazione di alcuni vicini, il personale di emergenza era intervenuto nella sua abitazione: in quella occasione, malgrado le pessime condizioni di salute, aveva cacciato via tutti rifiutando le cure e il ricovero.
Per inseguire le sue convinzioni ha perso la vita, un epilogo al quale è andato vicino anche Lorenzo Damiano, leader dei no vax in Veneto che ha trascorso una settimana in terapia sub-intensiva all’Ospedale di Vittorio Veneto, vicino Treviso, prima di rimangiarsi le sue battaglie contro il vaccino e anzi diventare a sua volta testimonial della campagna di immunizzazione. “E comunque il vaccino lo faccio – ha detto una volta fuori pericolo – ho passato tutto quello che dovevo passare. Vaccinatevi tutti, io mi vaccinerò”.
Intanto a Villorba, nel Trevigiano, un gruppo di teppisti no vax ha danneggiato i bagni dell’hub vaccinale. In pieno giorno, mascherandosi tra la gente che era lì per l’iniezione, hanno sporcato i bagni, intasato gli scarichi con la carta igienica e danneggiato alcune suppellettili.
Il direttore dell’Ulss Francesco Benazzi ha già annunciato che sporgerà denuncia contro ignoti. “È evidente che si tratta di un’azione di no vax – ha commentato Benazzi – che hanno sfruttato l’attività ordinaria del centro per passare inosservati e poi hanno distrutto i bagni, anzi li hanno proprio lordati”.
(da agenzie)
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Dicembre 6th, 2021 Riccardo Fucile
QUANTI GENITORI DEGLI AMICHETTI NASCONDONO LA VERITA’?
Manca qualche settimana a Natale.
Elisa e Giulia, quattro anni, non stanno nella pelle: sabato si incontreranno per un pomeriggio di giochi. L’appuntamento è fissato a casa di Elisa, che ha già disposto i peluche e le bambole di Frozen per giocare con la sua amichetta.
“Il giorno prima – racconta Silvia, la mamma di Elisa ad Hufffpost – ho invitato anche Claudio, un altro amichetto. Parlando con la madre valuto l’eventualità di un pranzo fuori, ma lei esclude la possibilità perché i genitori dell’altra bimba, Giulia, sono senza Green Pass”. “Ma come?” si chiede stupita la padrona di casa. “Ho invitato la figlia, non sono vaccinati e non mi dicono nulla?”.
E così, a meno di tre settimane dalle Feste, una mamma ignara invita un’amichetta della figlia dando per scontato che i genitori siano vaccinati, e loro accettano omettendo l’informazione.
“Non sono andata allo scontro, ma con una scusa ho preferito vederli all’aria aperta. Io rispetto la scelta di non vaccinarsi, anche se non la condivido. Ma vorrei essere rispettata allo stesso modo. Credo nella scienza, credo nei vaccini. Se non sei della stessa idea, dimmi la verità e dammi la possibilità di scegliere di non frequentarti in luoghi chiusi”.
Nel “nuovo galateo” (per citare il virologo Fabrizio Pregliasco) imposto dalla pandemia ai rapporti tra le persone ci sono buone norme che tutti siamo chiamati a rispettare, come distanziamento, mascherina e igiene delle mani.
Da quasi un anno si è aggiunta la vaccinazione anti-Covid, per proteggere noi stessi e gli altri. Ma se si pensa che c’è ancora qualcuno che nasconde il proprio stato di non vaccinato, mantenere il bon ton pandemico potrebbe essere più difficile di quanto si creda.
La mamma di Giulia, d’altronde, non è sola. “Mio figlio ha 10 anni, gioca a rugby, si allena tre volte a settimana. In questi mesi ha stretto amicizia con un ragazzino della sua età, nostro vicino di casa che spesso riaccompagnamo quando i suoi non possono. Io e mia moglie abbiamo creato un bel rapporto con tutta la famiglia, scambiandoci reciproci inviti a cena. Accidentalmente, parlando con altri genitori durante gli allenamenti, ho scoperto che la mamma il papà dell’amico di mio figlio sono No Vax e che ovviamente non hanno intenzione di vaccinare il loro bambino”, ci racconta Giorgio, infermiere professionista.
“La cosa mi ha stupito: anche per via del lavoro che faccio, spesso ci eravamo trovati a parlare del tema, ma la coppia aveva sempre glissato senza fare alcun cenno alla loro scelta. So cos’è il Covid e i rischi che si corrono: è anche per causa degli adulti che non si immunizzano che, appena sarà possibile, vaccinerò i miei bambini”, conclude.
Questo dimostra come il problema dei contagi tra più piccoli non si pone soltanto all’interno delle aule scolastiche. Sotto la lente di ingrandimento ci sono anche le attività pomeridiane: bambini e famiglie possono essere costrette alla quarantena ogni volta che viene trovato un positivo nel gruppo giochi o sportivo. La guardia, dunque, non va abbassata: soprattutto quando si tratta dei bambini della fascia under 5, ancora non idonei alla vaccinazione, da poco autorizzata per la fascia 5-11 anni anche dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa).
“I bambini, insieme a non vaccinati adulti e fragili, sono gli attuali bersagli preferiti del virus. In Italia, al momento, non c’è un grave aumento ma il contagio è costante, così come i ricoveri negli ospedali pediatrici”, ha ricordato recentemente all’HuffPost il professor Carlo Federico Perno, responsabile dell’Unità Operativa di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e Professore di Microbiologia all’Unicamillus University.
I numeri ci dicono che un bambino su 7, in seguito all’infezione da SARS-CoV-2, rischia di andare incontro a sequele a lungo termine come il Long Covid. “Una quota significativa di questi bambini – ricorda Perno – può sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C), una condizione rara che colpisce diversi organi. La MIS-C non si sviluppa subito, ma da due a sei settimane dall’infezione da Covid. Tra i sintomi ci sono la febbre elevata, disturbi gastrointestinali (dolore addominale, nausea e vomito), sofferenza miocardica con insufficienza cardiaca, ipotensione e shock, alterazioni neurologiche. Si tratta di un esito molto grave”.
(da Huffingtonpost)
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Dicembre 6th, 2021 Riccardo Fucile
“SENZA DI LORO LA RIANIMAZIONE SAREBBE VUOTA E LE SALE OPERATORIE POTREBBERO SALVARE CHI NE HA BISOGNO”
Di questi tempi, il lavoro dei medici è ancora più difficile. Oltre all’enorme carico di lavoro che devono sopportare a causa della pandemia che, ormai da due anni, riempie gli ospedali e da qualche settimana ha ripreso vigore, sono costretti a subire ingiurie e offese da parte dei no vax che, proprio a causa del contaggio con il coronavirus, necessitano di un ricovero.
A raccontarlo è un’anestesista rianimatrice nell’azienda ospedaliera dell’Università di Padova, Francesca Bertamini, che su Facebook ha dato sfogo alla rabbia e alla delusione che sopraggiunge davanti a comportamenti irrispettosi.
“Ho telefonato ad un padre per informarlo delle condizioni di suo figlio no vax. Sono stata aggredita perché la loro è una libertà di scelta personale, non si sa nemmeno cosa c’è nel vaccino”, scrive il medico.
Un adagio già sentito quello dell’uomo che le ha risposto al telefono, ripetuto come un mantra dai no vax in tutte le piazze e su tutti i social. Francesca Bertamini spinge poi a una riflessione amara sull’ipocrisia di certi ideologici del non vaccino: “Forse non si rende conto che suo figlio è quasi morto ed è stato salvato dalla professionalità di decine di ‘punturati’ e da migliaia di euro di decine e decine farmaci di cui certamente non conoscerà la composizione. Non comprenderanno mai il problema i no vax, nemmeno di fronte alla evidenza dei fatti”
Ma non è certo l’unico episodio di cui è stata vittima la dottoressa, che nelle guardie in rianimazione e durante i turni estenuanti in ospedale vede e sente qualuque cosa, come il paziente che “appena svegliato dal coma, estubato con gran difficoltà dopo giorni di sedazione per permetterne la ventilazione, ci accusava (con il filo di voce che gli rimane) di averlo sequestrato e che lui è libero di andarsene”.
Dev’essere stata una scena surreale per un medico ascoltare quelle parole: “Sorrido ad immaginarmi la scena mentre arranca in corridoio cercando di uscire, privo di forze, distrutto dal coronavirus, privo di ossigeno mentre inneggia alla sua libertà”.
In conclusione, l’anestesista sottolinea: “E pensare che se non ci fossero i no vax ricoverati da noi, la rianimazione sarebbe vuota e le sale operatorie continuerebbero a funzionare per salvare chi ne ha bisogno”.
“Da quando le terapie intensive sono piene di no vax, noi medici riceviamo continuamente offese, anche se a queste persone abbiamo salvato la vita. Non comprenderanno mai il problema, nemmeno di fronte alla evidenza dei fatti”.
(da agenzie)
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Dicembre 6th, 2021 Riccardo Fucile
CONTAGIATO DURANTE UNA CENA CON AMICI
|Dramma a Parabita, comune in provincia di Lecce, dove un imprenditore di 72 anni è morto dopo aver contratto il Covid durante una cena tra amici: l’uomo non si era vaccinato e, dopo un aggravamento delle condizioni, non ce l’ha fatta.
Secondo quanto ricostruito il 72enne si era recato a cena a San Martino insieme ad altre persone, almeno tre delle quali non vaccinate e ora sotto stretta osservazione da parte delle autorità sanitarie.
Dopo la comparsa dei primi sintomi e la positività accertata dal tampone, le sue condizioni sono peggiorate tanto da richiedere un ricovero all’ospedale Dea Fazzi di Lecce dove purtroppo i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo.
L’imprenditore, in pensione da qualche anno dopo aver gestito nel Sud Salento un calzaturificio, era molto conosciuto in paese
Sulla vicenda è intervenuto il primo cittadino di Parabita Stefano Prete parlando di “una notizia che ci rattrista profondamente e ci porta con il cuore vicino ai suoi famigliari“. Non ha mancato di ricordare che, contro la pandemia, le uniche armi a disposizione per vivere una vita normale sono la forza protettiva del vaccino, che l’uomo non aveva effettuato non convinto della sua efficacia, e il rispetto delle misure anti Covid.
(da agenzie)
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Dicembre 6th, 2021 Riccardo Fucile
LA DOCENTE DI PATOLOGIA: “L’EUROPA DEVE MUOVERSI IN QUESTA DIREZIONE”
La professoressa Antonella Viola si schiera per l’obbligo vaccinale. La docente di patologia generale a Padova in un articolo firmato per La Stampa oggi spiega che l’unico modo per battere il Coronavirus è quello di immunizzare tutta la popolazione. Viola prima spiega i numeri dei vaccini e l’andamento della pandemia di Covid-19, e poi sostiene:
“Come possiamo utilizzare l’esperienza del presente e del passato per immaginare il futuro? Utilizzando la logica e le conoscenze possiamo pensare che il virus resterà con noi, continuando a cambiare. Il nostro sistema immunitario però non sarà più inerme di fronte a un patogeno del tutto sconosciuto: attraverso la vaccinazione estesa a tutta la popolazione mondiale, il virus causerà delle infezioni gestibili più o meno come le epidemie stagionali causate dal virus dell’influenza.”
E poi conclude:
“Tuttavia, per raggiungere questo traguardo, sarà necessario vaccinare tutti. Per queste ragioni, in diversi Paesi europei, si sta valutando l’introduzione dell’obbligo, nonostante le fortissime resistenze di una minoranza della popolazione. Sarebbe auspicabile che tutta l’Europa si muovesse in questa direzione, mostrando unità e lungimiranza. In fondo, a chi ci guida, non chiediamo di prendere decisioni che accontentino proprio tutti ma che siano, per il bene di tutti, le decisioni migliori.”
(da agenzie)
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