Dicembre 14th, 2021 Riccardo Fucile
SOSPESI DALL’ORDINE CONTINUAVANO AD ESERCITARE
È stata disposta la chiusura dell’unica farmacia presente a Cervara di Roma, comune all’interno della città metropolitana della Capitale. Il sindaco Adriano Aliverini ha firmato un’ordinanza con la quale ha imposto al titolare dell’unico presidio sanitario del luogo la «cessazione immediata dell’attività di farmacia», salvo «presenza di altro personale avente i requisiti a norma di legge».
Nel documento si parla di requisiti non rispettati perché sia il titolare che l’unico dipendente della farmacia in questione sono No vax e dunque non si sono vaccinati contro il Coronavirus, nonostante l’obbligatorietà per gli operatori sanitari.
Per questa ragione i due sono stati sospesi dall’Ordine già lo scorso ottobre. Ora i carabinieri hanno proceduto con la chiusura dell’esercizio.
(da Open)
argomento: Politica | Commenta »
Dicembre 14th, 2021 Riccardo Fucile
GIUDIZIO IMMEDIATO, PROCESSO A FEBBRAIO
Sono passati poco più di due mesi dall’assalto alla sede nazionale della Cgil, a Roma, a margine di una manifestazione contro il Green pass egemonizzata dai leader di Forza Nuova Giuliano Castellino e Roberto Fiore.
E nel frattempo la procura di Roma è arrivata a un quadro della situazione sufficientemente chiaro da decidere di chiudere le indagini e proporre il giudizio immediato per i due militanti neofascisti e gli altri indagati. Il che vuol dire, tra l’altro, che salvo novità, coloro che sono agli arresti in carcere ci resteranno almeno fino a dopo le festività natalizie.
Il processo infatti potrebbe svolgersi già entro febbraio e la chiusura del fascicolo di indagine, fissata in queste ore, allunga i tempi della custodia cautelare.
Per il solo reato di devastazione e saccheggio, tra l’altro, gli indagati rischiano tra gli 8 e i 15 anni di carcere. Il leader nazionale e quello romano di Forza Nuova, ovvero Roberto Fiore e Giuliano Castellino, sono indagati per devastazione e saccheggio della sede sindacale, incitamento alla violenza e violenza privata nei confronti di poliziotti e carabinieri chiamati a protezione della sede sindacale.
Assieme a loro sono detenuti anche l’ex nar Luigi Aronica e gli attivisti Pamela Testa e Salvatore Lubrano, accusati di devastazione e saccheggio e violenza privata e sono sottoposti a misure cautelari anche altri sei manifestanti, tra i quali il leader di Forza Nuova Verona, Luca Castellini. Nelle scorse settimane, invece, è tornato in libertà il portavoce del movimento “Io Apro”, Biagio Passaro
Quanto accaduto quel giorno, il 9 ottobre scorso, del resto, è stato sufficientemente chiarito tanto dalle indagini quanto dalla ricostruzione basata sulle telecamere di sicurezza interne alla Cgil. Nel corso di un presidio contro il green pass convocato in piazza del Popolo, i manifestanti contro il green pass ottengono, dal funzionario di polizia presente sul posto, l’autorizzazione a spostarsi verso corso Italia, attraverso villa Borghese, avvicinandosi così alla sede del sindacato.
La manifestazione si svolge con una tensione crescente durante tutto il percorso e almeno un paio di incidenti (tra i quali l’aggressione ad un mezzo della Polizia). E, infine, a ridosso degli uffici sindacali, un gruppo di manifestanti si stacca dal corteo, assaltando l’ingresso della Cgil.
In primissima fila Giuliano Castellino ma anche lo stesso Roberto Fiore. Il primo, in particolare, avrebbe urlato più volte al cordone di polizia sulla scalinata del sindacato: «Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi!». All’interno degli storici uffici di corso Italia, alcuni manifestanti vengono immortalati dalle telecamere interne mentre cercano di buttar giù porte, manifesti e suppellettili. L’indagine ha poi ricostruito che per la manifestazione del 9 ottobre sono arrivati a Roma i leader di Forza Nuova di buona parte dei gruppi presenti sul territorio nazionale, da Palermo a Verona passando per Arezzo. Molti di loro sono poi finiti nell’inchiesta che ora la procura di Roma ha deciso di avviare verso un rapido processo.
(da Open)
argomento: Politica | Commenta »
Dicembre 14th, 2021 Riccardo Fucile
E QUESTI SOGGETTI VENGONO PAGATI DAGLI ITALIANI CON IL CERVELLO CONNESSO
Per professori e poliziotti l’obbligo vaccinale scatta a partire dal 15 dicembre. Altrimenti c’è la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. Ma alcuni di loro, racconta oggi Repubblica, non hanno intenzione di “arrendersi”.
E sono pronti a utilizzare ogni stratagemma per evitare di sottostare all’inoculazione. «Cercherò di temporeggiare – spiega al quotidiano Ada Mancinoni, docente di Matematica in una scuola media di Lanciano — questo vaccino non mi dà garanzie di sicurezza ed efficacia, sono pronta a rimanere senza stipendio, almeno per un po’. Ma confido nel ricorso presentato dal sindacato Anief».
C’è una strategia ben precisa per temporeggiare in attesa di tempi migliori. Che prevede di pretendere dal preside una raccomandata per la regolarizzazione, ritirarla dopo un mese e rispondere dopo cinque giorni. Per attenderne altri venti prima di presentare la prenotazione del vaccino. E altri tre per comunicare di averlo fatto.
Attualmente tra professori e personale non docente i non vaccinati nella scuola sono 60-70 mila, ovvero il 6% del totale.
E tra loro c’è anche chi è pronto ad «andare a pulire le scale» piuttosto che vaccinarsi. Secondo i presidi il problema scoppierà dopo le vacanze di Natale.
Ma intanto già arrivano richieste di sospensive dall’insegnamento per fare un altro lavoro e di collocazione in Dad. «Provano a buttare la palla avanti», dice Daniele Cottafavi, preside del liceo Canossa di Reggio Emilia.
I poliziotti hanno le stesse intenzioni: «Farò il muratore o il manovale in nero. Da uomo di legge passerò dall’altra parte della barricata. Devo riempire il piatto dei miei figli», dice un agente.
Un’altra ha paura degli effetti collaterali, anche a causa di una patologia legata alla circolazione sanguigna: «Sola e con tre figli e se mi dovesse venire una trombosi per il vaccino? Non lascio tre orfani, andrò a fare la domestica».
E infine c’è chi rischia il divorzio: «Mia moglie mi minaccia ma non rinuncio alla mia libertà». In 300 si sono già rivolti agli avvocati. Sostengono che la sospensione dal servizio sia «incostituzionale».
(da Open)
argomento: Politica | Commenta »
Dicembre 14th, 2021 Riccardo Fucile
“IL CORONAVIRUS? SPERO DI PRENDERMELO, MA NON SUCCEDE”
“Io questo virus, a questo punto, mi auguro di prenderlo, piuttosto che morire strisciando meglio morire in piedi”, diceva un mese e mezzo fa, in un video pubblicato il 3 novembre su Facebook, Anna Caruso, 64 anni, operatrice sociosanitaria del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Alessandria, residente ad Acqui Terme. Sabato mattina Anna Caruso è morta. Uccisa dal Covid.
Aveva rifiutato il vaccino, una posizione che le era costata la sospensione dal lavoro a ottobre. “Questo virus lo voglio prendere perché così si potrà dire ok, sono negazionista, sono complottista, ma sono passata attraverso tutto quello che c’era da passare. Io vedo gente, ci vediamo, ci baciamo, stiamo insieme e non ci siamo mai presi niente se non la giusta influenza”, diceva l’operatrice.
Sostenitrice del capopopolo dei No Green Pass di Trieste, Stefano Puzzer, assidua frequentatrice delle manifestazioni di protesta del sabato pomeriggio nell’Alessandrino, nella sua bacheca di Facebook c’era un vero e proprio manifesto delle teorie del complotto: “Chiediamoci perché siamo chiusi in una bolla che solo l’Italia si è ritagliata. Non ne veniamo fuori perché ci sono dei governi che sono dei venduti. Dell’Italia non è rimasto niente, solo la nostra salute. MI auguro che questa gente venga decapitata”, diceva in quel video pubblicato un mese prima di risultare positiva al Covid.
Lei che definiva “finta” questa pandemia, si è ammalata circa due settimane fa. È stata ricoverata prima all’ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria, nel reparto Malattie infettive, ma le sue condizioni sono peggiorate rapidamente e la donna è stata trasferita prima in rianimazione ad Alessandria e poi a Tortona. Sabato è morta e ieri sono stati celebrati i funerali ad Acqui Terme.
Sull’accaduto è intervenuto il Nursind, sindacato degli infermieri e del personale sanitario: “Esprimiamo vicinanza ai familiari della collega oss dell’ospedale di Alessandria per questa tragedia – si legge in una nota – ma siamo rammaricati per il fatto, che ancora oggi, possano esistere posizioni non scientifiche”.
I sanitari sospesi dall’Asl di Alessandria perché si sono rifiutati di fare il vaccino sono circa un centinaio, poco più dell’1 per cento di tutto il personale.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Dicembre 14th, 2021 Riccardo Fucile
INSULTATO CHI CHIEDE DIRITTI
“No signora Federazione delle Misericordie di Puglia! Non alzi il dito medio alle lavoratrici e ai lavoratori braccianti e non dica loro che ‘fanno bene a stare qui nel ghetto! Se lo meritano’. La vostra organizzazione, ispirata agli ideali religiosi, dovrebbe praticare il comandamento di ‘amare il prossimo come se stesso’. Quindi non dovrebbe né insultare né augurare ai braccianti il male solo perché chiedono il rispetto dei loro diritti”.
Lo scrive il sindacalista ivoriano e presidente della lega Braccianti Aboubakar Soumahoro, in un post su Facebook con la foto di una volontaria delle Misericordie che con entrambe le mani mostra il dito medio verso un gruppo di migranti di colore che protestavano a Torre Antonacci, insediamento spontaneo nel Foggiano. La manifestazione era guidata dallo stesso Abounakar
Non è la prima volta che Soumahoro attacca il “business dell’assistenzialismo” e in particolare le Misericordie. “La vostra organizzazione, ispirata ai principi cattolici – scrive nel post – dovrebbe praticare la carità gratuita e non prendere la gestione dell’appalto da 50mila euro dei contribuenti italiani ogni 6 mesi (come risulta dagli atti dalla Regione Puglia), senza aiutare concretamente i braccianti contrariamente a ciò che ha recentemente detto il Santo Padre #Papafrancesco di assistere ‘migranti, braccianti e poveri”.
La risposta e il provvedimento dell’organizzazione sono arrivati poco dopo. “La volontaria protagonista di un gesto non consono ai nostri valori ed irrispettoso nei confronti di tutti, in primis nei confronti della nostra divisa, è stata già stata sospesa in tutta Italia dalle Misericordie in coordinamento con gli organi nazionali”. Lo ha comunica in un post la Federazione delle Misericordia di Puglia.
E poi una precisazione: “Spieghiamo ad Aboubakar – scrivono dalla Misericordia – che quei fondi di cui parla sono un capitolo di spesa che la Regione Puglia mette a disposizione per la gestione di quel campo e che, solo dopo una rendicontazione puntuale e precisa di tutte le spese sostenute per l’ordinaria attività, eventualmente vengono corrisposte. Tra le altre cose – concludono – al momento nessun euro è stato assegnato alla Federazione delle Misericordie di Puglia”.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Dicembre 14th, 2021 Riccardo Fucile
UN ANNO DI RECLUSIONE CON LA CONDIZIONALE
Una donna di 43 anni domiciliata a Noale in provincia di Venezia ha aggredito e malmenato un carabiniere che aveva deciso di multarla perché non portava la mascherina.
La donna è comparsa ieri davanti al giudice di Venezia per direttissima per rispondere delle accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.
In udienza, dopo la notte trascorsa in carcere, si è scusata con i carabinieri.
I suoi legali hanno concordato il patteggiamento: un anno di reclusione con la sospensione condizionale della pena perché incensurata. Lei è stata rimessa in libertà. L’episodio, raccontato dal Gazzettino, risale a domenica scorsa: i carabinieri l’hanno fermata e le hanno detto che le avrebbero fatto la multa.
A quel punto la 43enne ha reagito con violenza, urlando “Ve copo” ai militari. E poi colpendo uno di loro con due ginocchiate nelle parti basse e uno schiaffo.
(da Open)
argomento: Politica | Commenta »
Dicembre 14th, 2021 Riccardo Fucile
E’ DOVUTO INTERVENIRE IL CONSOLE ITALIANO
Un’intervista concordata per parlare della situazione epidemiologica in Romania, uno dei Paesi con il più alto tasso di contagi, si è trasformata in oltre otto ore di sequestro all’interno dell’ufficio di una senatrice.
È accaduto alla giornalista del Tg1 Lucia Goracci e alla sua troupe che durante quel colloquio con Diana Iovanovici Șoșoacă – membro del Senato romano e fervente no vax – sono stati, di fatto, rinchiusi. La loro colpa? Lavorare per una tv di Stato.
Nel servizio, andato in onda nell’edizione serale di ieri del Tg1, vengono riassunte quelle lunghe ore. Prima l’incontro con alcuni, poi la visita alla senatrice no vax. Domande che, evidentemente, non sono piaciute alla parlamentare che è balzata dalla sedia per chiudere tutti nella sua stanza. Lucia Goracci, come si vede nel filmato, è riuscita a varcare quella soglia dopo alcune discussioni. Ma la vicenda non è finita lì. La giornalista ha raccontato cosa è accaduto a lei e alla sua troupe in un’intervista al quotidiano La Stampa.
“Avevamo concordato l’intervista per non fare una cosa alla Giletti, ma quando l’abbiamo incalzata ha iniziato a accusarci di essere una tv di Stato, di parteggiare per il governo. Io invece sto con Dio e la religione, ci ha detto. Poi ci ha mostrato la porta per invitarci a uscire, invece ci ha chiusi dentro. Nella stanza c’era anche il marito e un’altra persona. E un a un certo punto è arrivata una quarta persona aprendo la porta”.
Ma i momenti di tensione non si sono conclusi lì. Perché se Lucia Goracci è riuscita a “liberarsi”, le persone della sua troupe sono rimaste chiuse nell’edificio per diverse ore. La senatrice no vax aveva anche chiamato le forze dell’ordine che erano accorse sul posto per intervenire. Ma prima dell’ingresso in quello ufficio è arrivato l’incontro con la giornalista del TG1 che ha raccontato il tutto ai poliziotti.
“Ho spiegato la situazione e ho chiesto di andare a liberare i colleghi che erano ancora chiusi. Quando siamo tornati dentro l’ufficio c’è stata una discussione e il marito della senatrice mi ha colpita alla spalla e a un braccio finché i poliziotti l’hanno fermato”.
Un gesto deprecabile, soprattutto perché quell’intervista era stata concordato. Lo si evince dal servizio integrale mandato in onda dal Tg1, con le immagini della senatrice romena che accoglie sorridente la troupe giornalistica italiana. Prima del suo delirio
Ma la vicenda non si conclude lì. Una volta “liberati”, Lucia Goracci e la troupe del Tg1 sono stati portati in commissariato per sporgere denuncia. E lì la sorpresa: per loro c’era un verbale di arresto, con tanto di accuse paradossali di detenzione di droga e armi. Ovviamente si trattava di una montatura, ma dopo ore di discussione in commissariato, l’intervento del console italiano Gabriela Navatta ha portato alla liberazione di tutti gli inviati del telegiornale Rai.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Dicembre 14th, 2021 Riccardo Fucile
SANZIONI DA 600 A 1.500 EURO
Sospensione, ritiro del tesserino, dell’arma e delle manette, multa fino a 1.500 euro. Queste le sanzioni previste dalla circolare del Viminale, che ribadisce a partire dal 15 dicembre l’obbligo vaccinale per le forze dell’ordine. Un obbligo che, si precisa, vale anche per chi è assente dal servizio.
“L’adempimento dell’obbligo vaccinale comprende il ciclo vaccinale primario e, a far data dal 15 dicembre 2021 la somministrazione della successiva dose di richiamo da effettuarsi nel rispetto delle indicazioni e dei termini previsti dalla circolare del Ministero della Salute”. L’obbligo riguarda anche gli assenti dal servizio.
“Il giorno 15 dicembre il personale tutto, anche se assente per legittimi motivi, dovrà produrre al responsabile della propria struttura la documentazione attestante l’adempimento dell’obbligo vaccinale”. Se tale documentazione non arriverà, l’amministrazione competente dovrà invitare “senza indugio, l’interessato a produrre entro 5 giorni dalla ricezione dell’invito” la documentazione richiesta. Per chi non si vaccina, non solo è prevista la sospensione del servizio senza alcun compenso, ma anche il ritiro temporaneo della “tessera di riconoscimento, la placca, l’arma in dotazione e le manette”.
“Lo svolgimento dell’attività lavorativa in violazione dell’obbligo vaccinale – si legge nella circolare – è punito con la sanzione del pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500”. Verrà multato anche chi non controlla, con sanzioni da 400 a 1.000 euro.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Dicembre 14th, 2021 Riccardo Fucile
“SOLO COSI’ SI BATTE LA PANDEMIA”
L’obbligo vaccinale ”è l’unica misura per battere la pandemia”, altrimenti “il virus ci comanda”. Sergio Abrignani, immunologo del Comitato Tecnico Scientifico, è da sempre sostenitore dell’obbligo vaccinale e, dinanzi agli ultimi dati e alla progressione di Omicron, in un’intervista al Corriere della Sera, ribadisce la sua linea.
″È una decisione politica, basata sui fatti. Questa emergenza il SarsCov2 la sta prolungando più di quanto si potesse immaginare. Siamo noi a inseguire lui, non il contrario”.
Secondo Abrignani, avendo a disposizione un vaccino che funziona bene, “la regola aurea è darlo a tutti i suscettibili” e se non lo facciamo “il SarsCov2 probabilmente non se ne andrà”.
“Io vedo la vaccinazione anti-Covid come un dovere civico e sociale. Penso che certe categorie, per il ruolo pubblico che rivestono, non possano sottrarsi… Noi medici abbiamo il dovere di vaccinarci per proteggere dal Covid i più deboli”.
Abrignani è favorevole a un’ulteriore stretta. “Mi auguro che il green pass insieme all’allargamento dell’obbligo ad altre categorie possa essere sufficiente per raggiungere il numero massimo di persone. Il virus ogni 3-4 mesi si presenta sotto forma di una nuova variante e richiede azioni ferme”
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »