Agosto 6th, 2024 Riccardo Fucile
GLI AUTOGOL DEI SOVRANISTI STANNO FACENDO CAPIRE AI DEMOCRATICI DA CHE PARTE STARE
Molte persone di sinistra si sono domandate, negli ultimi anni, se non fosse esagerata l’attenzione per i diritti personali (la libertà di orientamento sessuale soprattutto). Per la serie: i problemi della società sono ben altri. Bisogna dare atto all’internazionale reazionaria (Putin e Trump i suoi leader indiscussi, “fasciosfera” il nome, azzeccato, che le hanno dato i francesi) di averci molto aiutato a mettere meglio a fuoco lo stato delle cose.
A considerare questione primaria, quasi una scelta di civiltà, l’orientamento e i comportamenti sessuali, sono prima di tutto i reazionari. Ne sono letteralmente ossessionati.
La recente, massiccia campagna contro “il pugile algerino”, che è una pugile, l’omofobia attiva della Russia di Putin e del clero ortodosso, l’arroccamento ideologico attorno alla “famiglia tradizionale”, il timor panico che suscita ogni possibile effrazione, o variazione, della binarietà maschio/femmina, l’ostilità a tecniche di concepimento “artificiali” (come se non fossero artificiali un bypass o una protesi) che si spinge al punto di dichiarare “delitto internazionale” le gestazione per conto terzi: alla luce di questo piccolo e incompleto elenco, è forse possibile dubitare che la questione sessuale sia ai primissimi posti nell’agenda della destra mondiale, e che il ripristino del vecchio ordine patriarcale (spacciato per “ordine naturale”) sia uno dei suoi obiettivi politici?
La destra sta aiutando i democratici a capire da che parte stare. È un effetto sicuramente indesiderato, ma palpabile.
Non mi sarei mai occupato di pugilato femminile se non avessi capito, grazie alla gazzarra della fasciosfera, che farlo non è per niente secondario.
(da La Repubblica)
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Agosto 6th, 2024 Riccardo Fucile
L’EX BALENOTTERO DI BERLUSCONI, APPENA TORNATO IN LIBERTÀ, BRIGA E INCONTRA SALVINI, LUPI E FORSE LA RUSSA. NON SI RICANDIDERÀ, MA È PROBABILE CHE PRESENTI UNA SUA LISTA IN LIGURIA. E POI C’È IL PIANO B: IL RITORNO IN TELEVISIONE
La prima, unica certezza tra tante incognite, per l’ex governatore Giovanni Toti, è
arrivata con il rinvio a giudizio formalizzato nei confronti suoi e degli altri due protagonisti dell’inchiesta che ha travolto la Liguria, Paolo Emilio Signorini e Aldo Spinelli, fresco di revoca dei domiciliari.
Le tante strade possibili del suo futuro politico e non solo, invece, passeranno dagli incontri messi in agenda per oggi a Roma con i leader nazionali del centrodestra: per primo Matteo Salvini, poi Maurizio Lupi in quota Noi Moderati, quindi Giovanni Donzelli (in forse il presidente del Senato Ignazio La Russa) in area FdI.
Se a livello giudiziario il destino di Toti ha da ieri una strada tracciata (prima udienza il 5 novembre , a decidere di quello politico saranno le valutazioni di queste settimane.
Lo stesso ex presidente ha chiarito non si ricandiderà, i più vicini a lui lo descrivono in «fase di valutazione » persino su possibili “piani B” lontano dalla politica, ad esempio in tv, ma in ballo c’è ancora la tenuta della sua stessa lista, e gli assetti del centrodestra che si presenterà al voto d’autunno in Liguria. Sul tavolo ci sarà anche il nodo candidato presidente per le Regionali. E la prima scelta di Toti è ancora Edoardo Rixi, vice Salvini al Mit.
(da La Repubblica)
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Agosto 6th, 2024 Riccardo Fucile
E’ STATO ARRESTATO DALL’FBI E ORA RISCHIA FINO A CINQUE ANNI DI CARCERE… BEYONCÉ IRROMPE NELLA CAMPAGNA ELETTORALE: DONA 4 MILIONI DI DOLLARI PER KAMALA HARRIS E PARTECIPERA’ AGLI EVENTI PER LA RACCOLTA FONDI DELLA CANDIDATA DEM
Un uomo, Frank Lucio Carillo, di Winchester (Virginia), è stato arrestato con l’accusa di aver pubblicato ripetute minacce di morte contro la vicepresidente Kamala Harris sui social media nei giorni successivi alla sua nomina a presunta candidata democratica alla presidenza. Oggi e’ comparso alla corte distrettuale a Roanoke, Virginia, per rispondere delle imputazioni. Rischia sino a cinque anni di carcere.
L’arresto è avvenuto dopo che l’Fbi ha scoperto circa 20 minacce contro Harris su un account collegato al Carillo sul sito del social media Gettr. Tra le minacce anche la promessa di uccidere la vicepresidente Harris e la sua famiglia, di cavarle gli occhi con le pinze e di bruciarla viva. “Kamala Harris deve essere bruciata viva. Lo farò personalmente se nessun altro lo farà. Voglio che soffra una morte lenta e straziante”, ha scritto Carillo in un post del 27 luglio. L’uomo aveva anche minacciato altri dirigenti, tra cui il presidente Joe Biden e il capo dell’Fbi Christopher Wray.
Pochi giorni dopo l’insulto razzista di Donald Trump a Kamala Harris, definita una donna “diventata nera all’improvviso” dopo essere stata “solo indiana”, la star del R&B Beyoncé ha annunciato la donazione di quattro milioni di dollari alla campagna della candidata Democratica alle presidenziali. La cantante afroamericana, inoltre, ha anche accettato di partecipare a una raccolta fondi sempre a favore di Harris.
Quarantadue anni, texana di Houston, l’artista di “If I were a Boy” ha rotto gli indugi, appoggiando la vicepresidente degli Stati Uniti. Secondo il Daily Mail, che ha dato per prima la notizia, “Beyoncé ha messo da parte 4 milioni di dollari da donare alla campagna, con l’intenzione di donare anche di più se ne vedrà il bisogno”. Inoltre l’artista ha “organizzato la sua agenda in modo da partecipare a una raccolta fondi in favore di Harris”.
A spingere la star a dichiarare la propria scelta politica sono state “persone a lei vicine che le hanno mostrato il Project 2025”, l’agenda di svolta autoritaria elaborata da un think tank vicino a Donald Trump e che sta creando molti imbarazzi tra i Repubblicani. Il piano, promosso da Heritage Foundation, punta a consolidare i poteri del tycoon, una volta tornato alla Casa Bianca, e a dare una svolta ultra conservatrice allo Stato, sostituendo decine di migliaia di dipendenti federali, tra cui agenti dell’Fbi, che non si sono dimostrati fedeli a Trump.
Nel piano c’è anche una forte connotazione cristiano conservatrice che progetta di trasformare le scuole pubbliche in scuole con la forte impronta religiosa. Il tycoon ha preso le distanze dal piano ma troppo tardi
(da agenzie)
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