CON QUESTI CHIARI DI LUNA, MEGLIO EVITARE UN RIMPASTO: “GIORGIA MELONI HA OPTATO PER LA SOSTITUZIONE LAMPO DI FITTO CON FOTI PER EVITARE UN PASSAGGIO PARLAMENTARE SCIVOLOSO PER L’INTERA MAGGIORANZA”
CON LA SANTANCHÈ A PROCESSO E SALVINI CHE RISCHIA LA CONDANNA, MEGLIO ESSERE CAUTI CON LE SOSTITUZIONI – UN EVENTUALE RIMPASTO, INFATTI, POTREBBE FAR ESPLODERE PLATEALMENTE TUTTE LE TENSIONI CON SALVINI E TAJANI. IL VERO PERICOLO PER LA DUCETTA E’ CHE LA MAGGIORANZA IMPLODA PER I CONTRASTI INTERNI
Cambiare i membri del governo, senza che se ne debba modificare il profilo. La promozione alla Commissione europea di Raffaele Fitto ha permesso a Giorgia Meloni una sostituzione lampo con Tommaso Foti; e senza evocare un rimpasto che nessuno vuole, perché avrebbe comportato un passaggio parlamentare scivoloso per l’intera maggioranza.
L’impressione è che non sia una scelta isolata, ma un metodo. A Palazzo Chigi puntano a compiere aggiustamenti che siano il più possibile indolori e fisiologici, anche pensando a possibili scenari futuri.
Così, in raccordo con il Quirinale, la premier si limita a sostituire una pedina alla volta. E se qualcuno azzarda la parola «rimpasto» viene subito smentito. Non perché l’esecutivo vada particolarmente bene, anzi.
I segnali di insoddisfazione e di frustrazione per l’operato di alcuni ministri sono palpabili. Il tema è piuttosto quello dell’«unità nella diversità» che Meloni ha appena teorizzato di fronte alla conflittualità continua tra i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini: un modo per svelenirli e farli apparire innocui. Se invece di selezionare un ministro al posto di un altro si dovesse configurare un cambiamento complessivo per rilanciare il governo, lo scontro diventerebbe plateale.
E tutte le tensioni che oggi riguardano singoli temi, dalla politica estera alla Rai, si scaricherebbero sugli equilibri e i rapporti di forza nella destra.
E nessuno vuole né ha interesse a vedere la coalizione implodere per i contrasti interni. L’unico vero pericolo, al momento, sarebbe questo, vista la situazione di opposizioni che non fanno nulla per nascondere le proprie differenze. Non solo.
Rispetto a un’Europa nella quale traballano i governi di Francia e Germania, l’Italia può rivendicare una stabilità inedita e sorprendente: nonostante il fardello del debito pubblico e i malumori per le misure che riguardano sanità e pensioni. I dati sull’occupazione appaiono incoraggianti, e questo basta al governo per bilanciare scenari preoccupanti non solo per il nostro Paese.
(da agenzie)
Leave a Reply