DIETROFRONT: OGGI LA CECCARDI E’ ANTIFASCISTA
“AVEVA SENSO CHIEDERMELO NEL 1944, CE LI VEDETE OGGI GIANI E RENZI SUI MONTI A FARE LA RESISTENZA?”… DIMENTICA UN DETTAGLIO: NON CI VEDIAMO NEANCHE SALVINI CHE SCAPPEREBBE AL PRIMO SCOPPIO DI MORTARETTO (BOLOGNA INSEGNA PER CHI HA POCA MEMORIA)… PER NON DIRE CHE SE L’ANTIFASCISMO NON HA SENSO LO STESSO VALE PER L’ANTICOMUNISMO CHE LEI EVOCA OGNI GIORNO
«Ma io sono antifascista. Solo che aveva senso chiedermelo nel 1944, quando voleva dire rischiare sulla propria pelle. Oggi è troppo facile». Susanna Ceccardi ci ripensa e dopo l’intervista a Repubblica Firenze in cui diceva che non aveva senso definirsi antifascisti, dice che lei è antifascista.
Lo fa durante il confronto con il candidato del centrosinistra Eugenio Giani organizzato da La Nazione che oggi il quotidiano riporta e nel quale utilizza la tecnica di andare all’attacco per uscire dal buco in cui si è infilata con la difesa:
«Ce li vedete oggi Enrico Rossi, Matteo Renzi o Eugenio Giani col fucile a Monte Morello o sulla Linea Gotica a fare la Resistenza? Ed essere antifascisti non è solo andare a Sant’Anna di Stazzema una volta l’anno».
Pensare che le parole di Ceccardi a Repubblica ieri erano state apprezzate sia da Fratelli d’Italia che Forza Italia e anche tra i leghisti avevano riscosso successo. Tanto che il consigliere regionale del Carroccio Jacopo Alberti in un’intervista a Rtv 38 aveva difeso la linea Ceccardi: «Ha ragione Susanna a dire che sono fuori moda il fascismo e l’antifascismo».
Nel pomeriggio però arriva il colpo di scena. Prima in una diretta Facebook e poi nel faccia a faccia con lo sfidante moderato dalla direttrice della Nazione Agnese Pini, Ceccardi si riposiziona dicendosi sì antifascista ma rinnovando i suoi dubbi sul senso di prendere una posizione oggi. È Giani che la spinge a farlo. Prima si presenta regalandole “Bella Ciao”, un testo sulla Resistenza. Poi la incalza: «Sui valori dell’antifascismo siamo distanti». E Ceccardi sbotta: «Io sono antifascista, mai avuto problemi a definirmi anche in passato»
Prosegue quindi la strategia di Salvini & Ceccardi per cercare di guadagnare voti “di sinistra” sul modello — che non ha funzionato, chissà perchè — di Lucia Borgonzoni in Emilia-Romagna.
(da agenzie)
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