DOPO IL CASO SEGRE CONTE SI SVEGLIA: “ORA NORME CONTRO L’ODIO SUI SOCIALâ€
QUALCUNO AVVISI CONTE CHE LA LEGGE C’E’ GIA’ E PREVEDE FINO A 4 E 6 ANNI DI RECLUSIONE PER CHI ISTIGA ALL’ODIO RAZZIALE… MA NESSUNO HA IL CORAGGIO DI COMINCIARE DAI POLITICI
Un’ondata di emozione e di sdegno ipocrita
L’articolo di Repubblica che racconta gli insulti quotidiani subiti online da Liliana Segre provoca reazioni nel mondo politico. E sui social.
Quegli stessi social su cui è possibile leggere invettive antisemite come “Hitler non ha fatto bene il suo mestiere”.
Una media di 200 attacchi al giorno – sulla rete – nei confronti della senatrice a vita nominata dal presidente Mattarella a gennaio del 2018. Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte annuncia: “Inviterò tutte le forze politiche che stanno in Parlamento a mettersi d’accordo per introdurre norme contro il linguaggio dell’odio. Via social e a tutti i livelli”.
Nicola Zingaretti parla di solidarietà di tutti i democratici e si dice “schifato. Non trovo termine più adatto per commentare i continui insulti che la senatrice Liliana Segre riceve ogni giorno in rete. Sono insulti antisemiti o di genere che non possono passare più inosservati”.
Nicola Morra, senatore M5S e presidente della commissione parlamentare antimafia, è uno dei primi a intervenire. E parla di un fenomeno in crescita: “Qui il livello di cretinismo/razzismo/antisemitismo cresce senza pausa. La miglior risposta è far capire che siamo tutti con Liliana Segre”.
E il sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella, aggiunge: “Servono regole stringenti a tutela delle persone e della nostra democrazia”. Mentre la ministra delle Pari opportunità , Elena Bonetti, dice che questi attacchi “contrastano con lo spirito della nostra Costituzione”.
Per Forza Italia interviene la capogruppo in Senato, Anna Maria Bernini. E parla di “un degrado umano che va combattuto e condannato con tutte le armi della ragione”.
E Davide Faraone, senatore di Italia Viva, ricorda che il Senato martedì voterà la mozione per istituire la commissione straordinaria per il contrasto a intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio.
Ai nuovi arrivati dello sdegno ricordiamo che esiste già una legge, denominata legge Mancino, che punisce i reati di istigazione all’odio razziale, peccato che non sia quasi mai applicata per viltà , in quanto i primi a dover essere messi in galera sarebbero certi politici che hanno fatto la loro fortuna istigando all’odio razziale sui social e non solo.
Ricordiamo quindi a Conte:
Art 1 Legge Mancino 1993
Reclusione fino a 1 anno e sei mesi per chi propaganda idee fondate su odio razziale o etnico.
Reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi incita a commettere violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali o religiosi.
Reclusione da 1 a 6 anni per promotori delle organizzazioni.
Art 4
Reclusione da 1 a 3 anni per chi esalta pubblicamente fatti o metodi razzisti
Ovvio che si tratta di pene insufficienti che dovrebbero essere raddoppiate.
Leave a Reply