FONDAZIONE GIMBE: “LE MISURE ANTI-COVID DEL NUOVO DECRETO NON BASTANO, SERVONO LOCKDOWN MIRATI”
“AUMENTO DEI DATI SU TUTTI I FRONTI”
“I dati dell’epidemia sono in aumento su tutti i fronti, le misure anti-Covid del nuovo Dpcm non bastano”: a lanciare l’allarme sulla situazione epidemiologica che sta attraversando il nostro Paese è la Fondazione Gimbe.
Nel suo report settimanale, infatti, la Fondazione osserva che nella “settimana che va dal 7 al 13 ottobre ha documenta numeri in aumento su tutti i fronti. Con una simile impennata della curva di contagi, ricoveri ospedalieri e terapie intensive, le misure del nuovo Dpcm sono insufficienti a contenere il virus in alcune aree del Paese”.
Da qui “un appello alla collaborazione tra presidenti di regioni e sindaci dei comuni” affinchè si intervenga “tempestivamente con misure restrittive locali per circoscrivere i focolai, non perdere il controllo della curva epidemica e prevenire il sovraccarico degli ospedali, anticamera di lockdown più estesi”.
Entrando nel dettaglio, la Fondazione Gimbe osserva nella settimana 7-13 ottobre un incremento esponenziale, rispetto alla settimana precedente, “nel trend dei nuovi casi (35.204 vs 17.252) a fronte di un moderato aumento dei casi testati (505.940 vs 429.984) e di un netto incremento del rapporto positivi/casi testati (7% vs 4%)”. Dal punto di vista epidemiologico “crescono i casi attualmente positivi (87.193 vs 60.134) e, sul fronte degli ospedali, impennata dei pazienti ricoverati con sintomi (5.076 vs 3.625) e in terapia intensiva (514 vs 319)”.
Nel monitoraggio si evidenzia anche una “Crescita costante sul fronte dei decessi (216 vs 155)”. Nello specifico, rispetto alla settimana precedente, ecco le variazioni che si sono registrate: Decessi: +61 (+39,4%); Terapia intensiva: +195 (+61,1%); Ricoverati con sintomi: +1.451 (+40%); Nuovi casi: +35.204 (+104,1%); Casi attualmente positivi: +27.059 (+45%); Casi testati +75.956 (+17,7%); Tamponi totali: +102.881 (+14,4%).
“Gli effetti delle misure anti-Covid del nuovo Dpcm — spiega il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta — oltre a non poter essere valutati prima di 3 settimane, saranno in parte neutralizzati dall’incremento esponenziale dei contagi e dall’ulteriore sovraccarico dei servizi sanitari dovuto alla stagione influenzale. Ecco perchè la Fondazione Gimbe si appella al senso di responsabilità ed alla massima collaborazione tra Presidenti di Regioni e amministratori locali, sindaci ‘in primis’: intervenire tempestivamente con misure restrittive locali, compresi lockdown mirati, per spegnere i focolai, arginare il contagio diffuso e prevenire il sovraccarico degli ospedali. Altrimenti, persistendo i trend delle ultime settimane — secondo gli scenari previsti dalla nuova circolare del Ministero della Salute — il rischio di restrizioni più ampie (lockdown incluso) è dietro l’angolo”.
(da agenzie)
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