I CRIMINALI DELLA GUARDIA COSTIERA LIBICA SPARANO CONTRO UNA NAVE SPAGNOLA ONG IN ACQUE INTERNAZIONALI, DALLA C-STAR PARTONO MINACCE E INTERFERENZE MA LA MAGISTRATURA ITALIANA TACE
MINNITI NON HA NULLA DA DIRE AI SUOI AMICHETTI LIBICI? COME MAI LO SCERIFFO ROSSO NON SI INDIGNA DELLA VIOLAZIONE DELLA LEGGE INTERNAZIONALE DA PARTE DELLA NAVE RAZZISTA?
Ancora tensione nel Mediterraneo, nell’area interessata dalle operazioni di ricerca e soccorso.
In attesa di capire dove poter sbarcare i tre libici soccorsi in mare dall’equipaggio della Golfo Azzurro che nè Italia nè Malta da 24 ore intendono far sbarcare, la Ong spagnola Proactiva Arms denuncia che contro la sua imbarcazione, la Proactiva, sono stati esplosi colpi d’arma da fuoco che sarebbero stati sparati da una motovedetta di Tripoli davanti alle coste libiche, ma in acque internazionali.
“I guardiacoste libici finanziati dall’Italia e dall’Europa ci hanno minacciato in modo molto aggressivo arrivando a sparare in aria all’altezza delle nostre teste. La nostra barca stava a 13 miglia, fuori dalle acque libiche. E’ stato un atto deplorevole”, dicono gli spagnoli della Proactiva Arms che stamattina hanno firmato il Codice di condotta per le operazioni di salvataggio dei migranti in mare.
Rimane intanto in una situazione di stallo la Golfo Azzurro, il peschereccio spagnolo che domenica è stato indirizzato dal centro di soccorso della Guardia costiera di Roma ad individuare e salvare una piccola barca in vetroresina a 100 miglia dalle coste libiche, in una zona molto lontana dall’area Sar.
Dopo aver preso a bordo i tre occupanti, tre uomini libici, la Golfo Azzurro ha chiesto istruzioni a Roma che, ritenendo l’area di competenza maltese, ha indirizzato la Ong su La Valletta ma i maltesi hanno negato l’approdo cosi come subito dopo l’Italia non ha concesso l’approdo a Lampedusa. E il braccio di ferro continua.
Significativo che il governo italiano faccia il muso duro con Malta e se la faccia sotto con quei governi criminali europei che non rispettano l’obbligo delle quote di accoglienza.
Nel frattempo, Oscar Camps denuncia che dalla C-Star, la nave di Generazione identitaria che ha raggiunto le acque della Sar Zone (la zona di ricerca e soccorso), avrebbero ostacolato le comunicazioni della ong spagnola. «La nave razzista interrompe via radio le nostre operazioni di ricerca, per minacciarci e insultarci, utilizzando lo stesso canale».
Ma la magistratura italiana e Minniti non hanno nulla da dire.
(da agenzie)
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