IMMUNITA’ A ILARIA SALIS, TOSI (FORZA ITALIA) ACCUSA I SOVRANISTI: “COLPA DELLE TROPPE ASSENZE DEI PATRIOTI, FRA LORO ANCHE UN LEGHISTA”
“CI SONO STATI FRANCHI TIRATORI TRA I SOVRANISTI, IN MODO DA SPECULARE ATTACCANDO I POPOLARI, UNA VECCHIA LORO TATTICA”
Da Strasburgo – «Inconcepibile aver confermato l’immunità parlamentare di Ilaria Salis: uno scandalo politico e un obbrobrio anche giuridico». A dirlo a Open è Flavio Tosi, l’europarlamentare di Forza Italia e del Partito popolare europeo. La sua è una bocciatura netta della decisione del Parlamento europeo, che ha confermato l’immunità parlamentare a Ilaria Salis, eurodeputata di Avs, accusata dall’Ungheria di Viktor Orbán di aver aggredito alcuni militanti neonazisti a una manifestazione di estrema destra a Budapest.
Salis si è salvata per un soffio, con un solo voto di scarto, e soprattutto per i franchi tiratori. 306 favorevoli, 305 contrari e 17 astenuti. Ma a contare sono state anche le assenze, oltre 90, e forse non è stato un caso.
Il voto è stato, per Tosi, influenzato proprio dalle «troppe assenze tra le fila dei Patrioti per l’Europa (che include per l’Italia la Lega di Matteo Salvini)». Un gruppo che, secondo il
politico forzista, ha visto «una percentuale di assenze decisamente alta. «Quindici banchi vuoti tra cui quello di un italiano, il che è particolarmente grave. Mentre noi di Forza Italia eravamo tutti presenti e abbiamo votato per la revoca», sottolinea ancora Tosi, evidenziando come anche Fratelli d’Italia ed Ecr (gruppo che comprende Fratelli d’Italia) non abbiano avuto assenze significative, mentre tra i “Patrioti” la percentuale di eurodeputati assenti ha superato il 18%, «contribuendo indirettamente alla salvezza di Salis».
Chi mancava?
L’unico degli otto assente in tutte le votazioni è stato il molisano Aldo Patriciello. Ex democristiano, poi nel partito popolare, in Democrazia europea, nell’Udc, in Forza Italia, nel Popolo delle Libertà, di nuovo in Forza Italia fino al 2024 quando ha aderito alla Lega proprio in vista della candidatura alle europee. Primo dei non eletti, ha ottenuto il seggio al Parlamento europeo grazie all’opzione di Roberto Vannacci per un altro collegio. Patriciello la sera di lunedì, quando era iniziata la sessione del parlamento europeo, si trovava invece a Teano per inaugurare una nuova sede della Lega.
Per l’eurodeputato di Forza Italia, uno degli aspetti più controversi è stato il voto segreto, richiesto e ottenuto dalla sinistra. «A quel punto è chiaro che poteva succedere di tutto», osserva Tosi. «Ad esempio, ci possono essere stati franchi tiratori tra i gruppi di estrema destra, o tra i sovranisti, così da
aprirsi il campo a facili attacchi politici. Un giochetto già visto in passato», aggiunge, riferendosi agli attacchi di Salvini, che sui social ha accusato il Ppe di aver “salvato” Salis. «Del resto, ripeto, tra i Patrioti mancavano 15 parlamentari su 84, tra cui un italiano», conclude.
(da agenzie)
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