“IO, POLIZIOTTO, DICO: CON I MIGRANTI SALVINI SI COMPORTA DA CRIMINALE”
L’INTERVISTA A ORLANDO AMODEO: “IL MINISTRO SPECULA SULLE TRAGEDIE E COSTRUISCE LA SUA FORTUNA SULLA MORTE”
«Salvini? Specula da criminale sulla tragedia dei migranti e costruisce la sua fortuna sulla morte».
A dirlo, intervistato sul prossimo numero dell’Espresso, è un poliziotto e non di secondo piano: Orlando Amodeo, 61 anni, primo dirigente medico della Polizia di Stato fino a pochi mesi fa.
«A me non importa chi sia, ma non sopporto la sofferenza inutile. Se qualcuno la crea per ricavarne un beneficio politico, non è altro che un criminale», aggiunge.
Amodeo, molto noto a Crotone ma conosciuto anche fuori, ha lavorato in divisa per quasi trent’anni a contatto con gli immigrati accogliendoli sui moli e le banchine dopo gli sbarchi o salendo direttamente sulle imbarcazioni per le prime visite (è anche medico).
«Non sopporto Salvini, che parla sempre col sorriso. Ha capito che la Lega nord non avrebbe avuto un futuro, fondamentalmente sta imponendo la razza italiana, sa che manda la gente a morire. Oggi mi vergogno di essere italiano», dice Amodeo nell’intervista.
«Li rimandiamo indietro in Libia e nemmeno arriviamo a saperlo», continua.
« Accade questo: cento che non partono, sono cento che muoiono. Impedire di attraccare nei porti, ostacolare il lavoro delle Ong, significa fare morti che nessuno conosce. Anche perchè adesso i gommoni, per esempio, non hanno bisogno nemmeno di uno scafista, che in fondo era una garanzia che la barca arrivasse. E la gente si riorganizza: i curdi sbarcati a Capo Rizzuto a fine luglio se l’erano comprata quella barca, dovevano solo arrivare qua, avevano già i parenti in Europa. Ma se fossero affondati tu non ne avresti saputo niente. E quante ne affondano di barche così? Chi te lo dice?»
«Uno le cose le impara parlando: ma se tu con questa gente non ci parli, non lo sai. Salvini di cosa parla? Prima gli italiani? Ma che c’entra?», dice.
Amodeo è appena andato in pensione quindi può esprimersi liberamente: « Perchè non si possa dire che non lo sapevamo. O che non c’erano altre risposte possibili».
E poi: «Anche Minniti, quando ha fatto accordi con i libici, l’ho mandato a quel paese. Ho presente i fatti, molto banalmente. Voglio campare da uomo libero. Comandi Salvini, Di Maio, o chiunque altro».
(da “L’Espresso”)
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