LA PROCURA IRROMPE SULLE PRIMARIE PD: “SOSPETTO DI VOTI PAGATI”, ORA LA PAITA SORRIDE DI MENO
IPOTESI DI REATO: “VIOLAZIONE DELLE NORME IN TEMA DI CANDIDATURA”… ACQUISITO UN FILMATO IN CUI UN POLITICO DI FORZA ITALIA AD ALBENGA AVREBBE PAGATO STRANIERI PER ANDARE A VOTARE
Le primarie Pd in Liguria finiscono sotto inchiesta.
La Procura di Savona ha aperto un fascicolo per violazione delle norme in materia di candidature. Mentre è atteso per venerdì il responso del collegio Garanti Pd sui casi di irregolarità segnalati da alcuni esponenti del Pd tra i quali lo sconfitto Sergio Cofferati.
I casi da esaminare sono circa 25 e riguardano diversi seggi.
Secondo Cofferati, che ha perso di soli tre mila voti sulla burlandian-renziana Raffaella Paita, in alcuni seggi ci sarebbe stato un afflusso anomalo di cinesi e marocchini. E a tal proposito ha sottolineato le percentuali “bulgare” riscontrate in alcune zone.
Il collegio dei garanti dovrebbe completare oggi, 14 gennaio, l’acquisizione dei documenti e l’esame preparatorio ma a causa di “impegni pregressi di alcuni componenti” del collegio, la riunione sarà aggiornata a venerdì.
Intanto però si è attivata la Procura.
L’ipotesi di reato è stata formulata a partire dalla testimonianza dell’ex sindaco di Albenga, Rosy Guarnieri, che sostiene di avere le prove di voti comprati. Secondo Guarnieri a pagare alcune persone, indirizzandone il voto, sarebbe stato un politico ex Forza Italia in virtù della promessa di un posto sicuro nella lista di Raffaella Paita, vincitrice delle primarie.
Ufficialmente il video che proverebbe le accuse sarebbe stato distrutto dalla stessa Guarnieri, ma altri sostengono che è stato consegnato all’autorità giudiziaria.
La procura avrebbe già individuato il politico che elargiva cinque euro a chi andava a votare: secondo l’ex sindaco avrebbe agito in base a un accordo con la Paita che gli avrebbe garantito un posto nel listino alle prossime regionali.
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