MA QUALE COMPLOTTO, IL BANCARIO SPIONE VINCENZO COVIELLO HA SBIRCIATO NEI CONTI DI GIORGIA MELONI UNA SOLA VOLTA, IL 27 LUGLIO 2022. SUI DEPOSITI DELLA SORELLA DELLA PREMIER, ARIANNA, RISULTANO UN PAIO DI VERIFICHE, COME SU LA RUSSA
LA POLITICA PIÙ “ATTENZIONATA” DA COVIELLO È MARTA FASCINA, CON SEDICI INTERROGAZIONI. MA TRA I PIÙ VISIONATI C’È ANCHE LUIGI DI MAIO, CHE COVIELLO HA TENUTO D’OCCHIO PER OLTRE UN ANNO
Il personaggio politico più «attenzionato» dall’ex dipendente di Banca Intesa inquisito per «procacciamento di notizie inerenti la sicurezza dello Stato» è Marta Fascina, l’ultima compagna di Silvio Berlusconi. A suo nome risultano sedici interrogazioni per guardare i movimenti sui conti correnti e delle carte di credito, tra maggio 2022 e metà 2023.
Su quelli dell’ex-presidente del Consiglio e fondatore di Forza Italia, invece, ci sono state tre intrusioni a luglio 2022, una il giorno in cui è morto (il 12 giugno 2023) e altre due tra metà giugno e settembre.
Sui depositi della premier Giorgia Meloni risulta una sola verifica risalente al 27 luglio 2022, prima che entrasse a palazzo Chigi; quel giorno però l’alleanza di centrodestra siglò l’accordo secondo cui il partito della coalizione che avrebbe preso più voti alle elezioni si sarebbe aggiudicato la guida del governo.
I conti di Arianna Meloni sono stati visitati in un paio di occasioni, tra agosto e settembre del 2023, e due sono i controlli sul presidente del Senato Ignazio La Russa; il secondo proprio il 13 ottobre 2023, giorno in cui è salito sullo scranno più alto di Palazzo Madama.
Le coincidenze tra date particolari e le ricerche abusive dell’impiegato Vincenzo Coviello, ora licenziato dall’istituto, sono abbastanza evidenti. Così come è evidente che le «curiosità» riservate a politici, uomini delle istituzioni e nomi famosi dello sport e dello spettacolo — 77 in tutto — sono comunque una minoranza rispetto alle centinaia di «spiate» nei confronti di anonimi correntisti di Intesa-Sanpaolo, compresi amici e parenti.
Ma l’allarme per gli investigatori è scattato soprattutto quando sono emerse gli accessi relativi al ministro Crosetto e alla moglie, già protagonisti dell’altra indagine sul presunto dossieraggio condotta dalla Procura di Perugia. Ma l’accesso a tutti i suoi rapporti e alla movimentazione del conto corrente risale al maggio 2023, prima che quel caso scoppiasse pubblicamente.
Tra i più «visionati» c’è l’ex capo grillino ed ex ministro Luigi Di Maio, sul quale Coviello ha effettuato diversi accessi per oltre un anno, tra la meta del ’22 e l’estate del 2023, seguito a ruota dall’altro ex leader dei Cinque Stelle Alessandro Di Battista. Sui conti del generale ora leghista Roberto Vannacci, invece, l’ex dipendente della filiale di Bisceglie ha ficcato il naso il 17 e il 18 agosto 2023, nei giorni in cui fu rimosso dal comando dell’Istituto geografico militare di Firenze, e poi a settembre dello stesso anno.
L’indagato non avrebbe detto la verità (o almeno non tutta) quando è stato scoperto dai sistemi di controllo della banca. Dopo essersi giustificato inizialmente con presunti errori nelle interrogazioni al terminale, ha spiegato di aver agito sempre e solo di sua iniziativa, di non aver stampato né trattenuto dei documenti visionati, di non aver condiviso con nessuno le informazioni acquisite e di aver interrotto ogni ricerca abusiva a ottobre 2023, dopo il richiamo della direzione della banca a seguito dei primi controlli.
Una bugia, riferiscono gli investigatori, perché fino ad aprile 2024 avrebbe invece controllato i conti di altri 261 clienti considerati «fuori perimetro» rispetto alle sue mansioni, con ulteriori 347 accessi considerati abusivi. Ma nessuno di questi riguarderebbe politici o vip.
(da Corriere della Sera)
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