RIAPRE COLLE OPPIO: RAMPELLI È RIUSCITO A OTTENERE DAL COMUNE DI ROMA LA RIAPERTURA DELLA STORICA SEZIONE ROMANA DEL MSI (CHE CON FDI NON HA NULLA DA SPARTIRE)
IL PARTITO ERA STATO SFRATTATO NEL 2017 DALLA RAGGI. ORA GUALTIERI CONCEDERÀ DI NUOVO L’IMMOBILE A FDI PER UNA MOSTRA PERMANENTE “SUGLI ESULI DI ISTRIA E DALMAZIA”
Colle Oppio riaprirà. La prima sezione italiana del Msi, poi garage politico del melonismo tornerà a nuova vita.
Il nucleo romano di Fratelli d’Italia, anche se commissariato dalla leader lo scorso gennaio, sta stringendo un accordo con il Campidoglio, proprietario di questi settanta metri interrati dalle parti del quartiere Esquilino (un salone, un ufficio, un altro salone e un piccolo bagnetto).
La settimana scorsa si sono incontrati Fabio Rampelli e il sindaco Roberto Gualtieri per chiudere l’intesa. Da qualche settimana, il Comune ha dato ordine alla società in house Zètema di liberare il magazzino-icona della destra romana, sopravvissuta a un attentato esplosivo negli anni ‘90, ma non all’antipolitica dei grillini. Fu la sindaca del M5s Virginia Raggi a decidere lo sfratto nel 2017. Il Comune concederà l’immobile a Fratelli d’Italia per una mostra permanente sugli esuli di Istria e Dalmazia (nome originario della sede del Msi) che usarono questa piccola grotta come rifugio notturno e punto di ritrovo.
A Colle Oppio è nato tutto: la destra diversa dell’architetto-gabbiano Rampelli, gli scontri per l’elezione del segretario del Fronte della gioventù, l’ossessione per Tolkien, le presentazioni dei libri (come l’immortale biografia di Putin scritta da Gennaro Sangiuliano), le discussioni sulla cultura e la tv (ecco Giampaolo Rossi). E’ stato il laboratorio di Meloni da cui poi si è emancipata. Chissà se la premier andrà alla mostra di riapertura. Intanto, la notizia c’è tutta.
(da IL Foglio)
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