SICILIA, AMMINISTRATIVE IN 34 COMUNI: ALLE URNE 500.000 ELETTORI
CALTANISSETTA UNICO CAPOLUOGO, TRA I GRANDI CENTRI ANCHE MONREALE, BAGHERIA, MAZARA, GELA, CASTELVETRANO E ACI CASTELLO
Oggi 498 mila elettori siciliani sono chiamati al voto in Sicilia, dalle 7 alle 23, per eleggere sindaci e consiglieri in 34 Comuni. Tra questi un capoluogo di provincia, Caltanissetta, e altri grandi centri come Monreale, Bagheria, Mazara del Vallo, Castelvetrano, Gela e Motta Sant’Anastasia, nel quali si vota con il maggioritario a doppio turno: l’eventuale ballottaggio (necessario se nessuno dei candidati ottiene almeno il 40 dei consensi) si svolgerà il 12 maggio.
Negli altri 27 comuni, con popolazione inferiore a 15 mila abitanti, viene eletto chi conquista più voti al primo turno.
L’arrivo nell’isola, nei giorni scorsi, di Matteo Salvini, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti, dà la misura di quanto il mini test elettorale sia sentito dai partiti.
A Caltanissetta la Lega presenta un proprio candidato, Oscar Aiello, dopo il mancato accordo con i tradizionali alleati del centrodestra, da Forza Italia ad Udc, Mpa ed Fdi, che sostengono Michele Giarratana.
Il centrosinistra punta su Salvatore Messana, i 5 stelle su Roberto Gambino.
A Bagheria il candidato uscente del M5S, Patrizio Cinque (con pendenze giudiziarie), non si ricandida e lascia a Romina Aiello, assessore della sua giunta, il compito di sfidare Gino Di Stefano, sostenuto dal centrodestra quasi al completo: FdI, infatti, sostiene un altro candidato.
Il centrosinistra e un pezzo dei centristi sostiene invece Filippo Tripoli.
Gela, che nella scorsa tornata ha eletto un sindaco pentastellato, espulso dal movimento poco dopo l’elezione, il candidato cinquestelle è Simone Morgana, che avrà come avversari Giuseppe Spata, esponente della Lega, ex dirigente di Libera, sostenuto da un centrodestra che conta anche sui dissidenti di Forza Italia vicini all’area dell’ex deputato Pino Federico.
I forzisti legati a Gianfranco Miccichè hanno fatto un accordo con il Pd in chiave antipopulista e sostengono di Lucio Greco.
A Castelvetrano, Comune sciolto per mafia due anni fa, il Pd (che solo qui presenta il proprio simbolo, mentre altrove si presenta all’interno di liste civiche) punta su Pasquale Alamia, al quale Zingaretti ha dato il suo esplicito sostegno recandosi nel paese che ha dato i natali al boss latitante Matteo Messina Denaro.
I 5 stelle candidano Enzo Alfano, Fdi va da sola con Davide Brillo, il centrodestra che rimane sostiene Calogero Martire, di area Lega è Antonio Giaramita, che perà non ha il simbolo del partito di Salvini, e sempre di area destra è la civica Vita Alba Pellerito.
A Mazara del Vallo la Lega va da sola con Giorgio Randazzo, il centrosinistra candida Pasquale Safina, mentre l’ex sindaco Nicola Cristaldi punta su Mariella Martinciglio.
I 5 stelle lanciano Nicola La Grutta.
Si vota anche a Monreale, dove tra i 7 candidati c’è anche l’uscente Pietro Capizzi, appoggiato da una parte del Pd e da pezzi del centrodestra. Qui è candidato anche Salvino Caputo, sostenuto da Forza Italia, e le Lega va da sola con Giuseppe Romanotto, in campo per la corsa a sindaco anche Alberto Arcidiacono,sostenuto da autonomisti e Diventerà bellissima, Roberto Gambino, Alberto Arcidiacono
Fabio Costantini dei 5 stelle, Massimiliano Lo Biondo e Benedetto Madonia.
In Sicilia lo scrutinio inizierà subito dopo la chiusura delle urne.
(da agenzie)
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