SOSPESI I LAVORATORI DELLA RSA DON GNOCCHI CHE HANNO DENUNCIATO I MORTI NELLA RSA
AVEVANO FATTO SCATTARE L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO PER EPIDEMIA COLPOSA, ORA LA RITORSIONE
Dopo la denuncia dei lavoratori della cooperativa Ampast, che aveva fatto scattare l’indagine della procura di Milano sui contagi nella Rsa della Fondazione Don Gnocchi a causa del Coronavirus, per diffusione colposa di epidemia e altri reati, la stessa cooperativa ha inviato loro una contestazione disciplinare.
L’accusa è di avere «leso l’immagine» della cooperativa, nonchè della fondazione. La notizia è stata data dall’avvocato Romolo Reboa, che assiste i lavoratori e che ha definito il provvedimento «palesemente illegittimo e ritorsivo».
L’avvocato Reboa ha fatto sapere che tutelerà i lavoratori anche in questa fase, insieme alla giuslavorista, l’avvocato Roberta Verginelli. «Si tratta di un provvedimento palesemente illegittimo e ritorsivo. Nel caso di sanzioni disciplinari da parte della cooperativa, queste sarebbero impugnate avanti al Tribunale del Lavoro di Milano».
La comunicazione inviata ai lavoratori per informarli di essere stati «sospesi cautelativamente dal servizio con diritto alla retribuzione» è a firma del legale rappresentante della cooperativa, indagato dalla Procura di Milano nell’inchiesta sulla Rsa, ndr)
(da agenzie)
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