Settembre 24th, 2009 Riccardo Fucile
FINO AD ORA HANNO USUFRUITO DELLA SANATORIA MENO DEL 20% DEI CASI PREVISTI… MOLTE BADANTI NON SONO STATE MESSE IN REGOLA PER RISPARMIARE SUI CONTRIBUTI… E ALLA FINE VENGONO PURE LICENZIATE…. NESSUNA STRUMENTO PER COLPIRE IL DATORE DI LAVORO CHE HA FATTO LAVORARE IN NERO
Facciamo parlare i numeri, onde rendere evidente cosa sta accadendo.
Nei primi 15 giorni di settembre, a Genova, i vari centri di servizi per gli immigrati hanno inoltrato al Ministero per via telematica solo 700 domande di regolarizzazione per badanti e colf, a fronte di una clandestinità e di un lavoro domestico sommerso stimato in circa 10.000 unità .
Se guardiamo i dati parziali in tutta la penisola siamo sempre intorno a una percentuale che varia tra il 10% e il 20% della cifra di 700.000 badanti e colf straniere non in regola.
Una variabile di cui non si è tenuto assolutamente conto al momento della predisposizione della normativa è l’alta percentuale di datori di lavoro che non intendono affatto metterle in regola, sia per risparmiare i 500 euro una tantum richiesti come sanatoria, sia i successivi contributi da versare, una volta che la collaboratrice domestica diventi legalizzata.
Siamo arrivati al momento delle speranze tradite, insomma.
Di fronte al pericolo di “tenerle in nero”, di fronte al decreto sicurezza che punisce penalmente chi favorisce l’immigrazione clandestina, tra l’alternativa di uscire allo scoperto o rischiare, la soluzione per molti è divenuta una sola: licenziare chi di nascosto lavorava per loro.
C’e’ chi chiede i 500 euro alla badante se vuole essere messa in regola, c’è chi prova a rinviare la predisposizione delle pratiche giorno dopo giorno, fino all'”arrivederci e grazie” sempre più frequente.
Vi sono casi significativi raccolti dai centri che si occupano delle pratiche.
Come quello di un sudamericano di 48 anni che assisteva un anziano da sei mesi, 24 ore su 24, uscendo quasi mai. Continua »
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Settembre 24th, 2009 Riccardo Fucile
INVECE CHE ASSALTI ALLA DILIGENZA, ORA SIAMO A UNA MANOVRA SPACCHETTATA.… IL GOVERNO ALLARGA LE MAGLIE DELLO SCUDO FISCALE, SPERANDO DI USARE I SOLDI DEGLI EVASORI GRAZIATI PER FINANZIARE LE SPESE…. TUTTO RIMANE IPOTETICO, MA ALLA FINE E’ LA SOLITA AMNISTIA ALL’ITALIANA E A BASSO COSTO
Alla fine lo scudo fiscale viene esteso anche al falso in bilancio: la notizia è arrivata nel giorno del varo della Finanziaria 2010, volutamente “leggera”, in attesa di nuove misure specifiche da prendere nei prossimi mesi.
Tutto in pratica dipende da quanto il Governo riuscirà a incassare dallo scudo fiscale, ovvero dalle agevolazioni per il rientro di capitali “imboscati” all’estero.
Per agevolarli ancora di più, si sono allargate le maglie dello scudo, estendendo la sanatoria al falso in bilancio e a un lungo elenco di reati tributari e penali (dichiarazioni fraudolente, distruzione di documenti contabili, ecc.).
Non sapendo quanto incasserà il fisco da questa sanatoria, Tremonti non si è impegnato nemmeno sul rinnovo dei contratti pubblici, dove è indicato l’impegno, ma non una cifra precisa.
Va rimarcato intanto il fatto che la tassazione italiana per il rientro dei capitali all’estero suscita forti polemiche.
Il governo chiede, infatti, solo il 5% del capitale illecitamente trasferito nei paradisi fiscali e non applica alcuna sanzione.
In Gran Bretagna si paga invece il 48%, negli Usa il 63%. Continua »
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Settembre 23rd, 2009 Riccardo Fucile
MILLE MUSULMANI SI ERANO RADUNATI SUL GRETO PER FESTEGGIARE LA FINE DEL RAMADAN… “AVRANNO INNEGGIATO ALL’11 SETTEMBRE, SENTO PUZZA DI TERRORISMO” DICE IL CAPOCOMICO DI TREVISO… “IL PIAVE DEVE ESSERE VIETATO A ZINGARI, TOSSICI, LUCCIOLE, GAY E ISLAMICI”… AI COGLIONI NO?
Improvvisamente la Lega passa dalla secessione all’amor di patria e riscopre il tricolore.
Non parliamo dei funerali dei nostri sei soldati uccisi a Kabul per i quali il senatur Bossi ha detto: “Avevo votato per la missione in Afghanistan, ma non per farli morire”, pensando forse di aver votato per mandarli a giocare a monopoli.
Parliamo invece dell’apologia del tricolore contro gli austroungarici, del fiume sacro in cui persero la vita tanti italiani anche non padani, ovvero del Piave, quello del “non passa lo straniero”.
Il prosindaco di Treviso, il raffinato Giancarlo Gentilini, venuto a conoscenza che, a causa dell’impossibilità di avere un luogo pubblico concordato, un migliaio di islamici si è ritrovato domenica scorsa sul greto del fiume tricolore, in località Ponte della Priula, piccolo centro della Marca, per festeggiare la fine del ramadan, peraltro senza causare alcun problema, è insorto lancia in resta. Dalla sua testa è uscita questa approfondita analisi: “Si tratta di un’eresia: il Piave è vietato agli zingari, ai tossicomani, alle lucciole e ai gay” ( che esista un’apposita segnaletica?).
E ammonisce che “ora deve essere vietato anche agli islamici, con le loro preghiere forse hanno inneggiato all’11 settembre e al 17 settembre. Sento puzza di terrorismo, se tornano sul Piave, allerterò le forze dell’ordine per bloccarli”.
Piccola considerazione: se Gentilini è a conoscenza che in quella occasione si è inneggiato al terrorismo è suo dovere presentare regolare denuncia, se è una sua illazione, stia zitto, se non altro per non istillare altro odio di cui non se ne sente proprio il bisogno. Continua »
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Settembre 23rd, 2009 Riccardo Fucile
POVERA QUELLA DEMOCRAZIA DOVE SI HA PAURA DELLE IDEE E SI CENSURA L’OPPOSIZIONE, INVECE CHE MANIFESTARE L’ORGOGLIO NELLE PROPRIE TESI… SI DIA SPAZIO ANCHE ALLE MINORANZE NON RAPPRESENTATE IN PARLAMENTO, INVECE CHE LOTTIZZARE.….E UN DOMANI ANCHE LA SINISTRA FACCIA ALTRETTANTO
Prima lo spostamento di “Ballarò” per permettere al premier di “celebrare” la consegna ai terremotati delle casette della Provincia di Trento, poi la questione di “Report” in cui sullo staff della Gabbianelli viene fatta gravare la spada di Damocle della mancata copertura legale che la Rai non intende garantire, esponendo così i giornalisti direttamente a potenziali querele.
Ora siamo arrivati alla vigilia del ritorno di “Anno Zero”, la trasmissione di Santoro, e volano gli stracci.
L’azienda continua a rinviare la firma del contratto a Travaglio e Santoro dichiara che senza di lui non andrà in onda.
Ieri il conduttore ha riassunto tutti gli ostacoli che gli sono stati posti dalla direzione Rai nelle scorse settimane: contratti firmati solo una settimana fa, troupe al completo solo due giorni fa in un programma dove è rilevante l’inchiesta filmata, spot apparsi solo negli ultimi giorni.
Santoro vede nel boicottaggio alla sua creatura un “tentativo di normalizzazione” dei programmi sgraditi al governo”.
Il direttore di rete riesce a peggiorare la situazione adducendo come scusa il fatto che “Santoro ha chiesto delle troupe particolari e degli operatori esterni” e si becca gli urlacci del conduttore: “Sei un bugiardo, querelami se vuoi”.
Il povero Liofredi precisa subito “Nessuna querela” e sta zitto quando Santoro gli ricorda “Le troupe le abbiamo avute ieri”. Continua »
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Settembre 23rd, 2009 Riccardo Fucile
FINI CONTA SU 100 PARLAMENTARI E I SONDAGGI GLI DANNO UN 8% IN CASO DI SCISSIONE… CHIEDE UN RIDIMENSIONAMENTO DELLA LEGA, IL CONFRONTO INTERNO NEL PDL, LA FINE DELLE CANDIDATURE DECISE SOLO DA BERLUSCONI… “RESTANO VISIONI DIVERSE, ORA ASPETTIAMO I FATTI”
Nell’incontro a casa Letta (nessun pranzo, solo stuzzichini a base di parmigiano), Fini ha esordito mettendo in chiaro un aspetto che gli stava particolarmente a cuore: “Non mi importa di partecipare alle tue cene del lunedì con Bossi, mi preme che poi il Consiglio dei Ministri non sia convocato per ratificare gli accordi che hai preso con lui, senza che gli altri abbiano diritto a essere ascoltati: il Pdl lo abbiamo fondato in due”.
Il Presidente della Camera stavolta partiva da una posizione di forza: i boatos del Parlamento confermano che può contare su almeno 100 parlamentari, in grado di mettere in crisi il Governo in qualsiasi momento e un istituto di ricerca poi ha appena reso noto un sondaggio che danno Fini da solo, con un nuovo partito, all’8% già solo come base di inizio, con ampie possibilità di espandersi. Al premier in realtà interessava ottenere dall’incontro la promessa che Fini non ostacoli, nel suo ruolo istituzionale e con le sue truppe, alcune leggi per lui fondamentali.
Ovvero un’eventuale riforma del lodo Alfano, in caso di bocciatura del testo da parte della Suprema Corte, la riforma della Giustizia, il testamento biologico ( per recuperare un rapporto col voto cattolico) e la Finanziaria.
Per questo motivo ha dimostrato di essere molto conciliante, venendo incontro, almeno a parole, alle altre richieste di Fini: ridimensionamento delle pretese della Lega, revisione dei coordinatori del Pdl e dei candidati alle regionali, scelte collegiali, linea politica discussa negli organismi previsti dallo Statuto.
Sono restate fuori per ora le polemiche sui “contenuti”, rinviate alle discussioni interne auspicate da Fini. Continua »
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Settembre 22nd, 2009 Riccardo Fucile
D’ALEMA LO DISSE DI BERLUSCONI, ORA SILVIO DI ALTRI, MA NESSUNO HA FATTO NULLA PER EVITARE CHE 18 PARLAMENTARI CONDANNATI IN VIA DEFINITIVA SIEDANO IN PARLAMENTO… DUE MINISTRI ( BOSSI E MARONI), 10 DEPUTATI DEL PDL, 2 DELLA LEGA, 2 DEL PD, 1 DELL’UDC… E ORA RIPRESENTANO PURE COSIMO MELE
Era il luglio del 1998 quando Massimo D’Alema, in un’intervista a “Repubblica”, disse che “Berlusconi è un farabutto”.
Passati 11 anni è toccato al premier, in occasione delle “celebrazioni” sul terremoto da “Porta a Porta”, sostenere, in termini più vaghi, che “ci sono troppi farabutti in politica”, senza precisare meglio di chi parlasse.
Che si riferisse ai 18 parlamentari condannati in via definitiva e che siedono ugualmente tra Camera e Senato?
Quelli che Beppe Grillo avrebbe voluto cacciare raccogliendo 350.000 firme a sostegno della sua proposta?
Certo che se il premier si fosse riferito a questi “magnifici diciotto” saremmo stati di fronte sicuramente a una crisi di governo.
Intanto perchè vi sono due ministri della Lega: Umberto Bossi, il moralizzatore federalista condannato a 8 mesi di reclusione per 200 milioni di finanziamento illecito proveniente dalla maxitangente Enimont, e Roberto Maroni, condannato a 4 mesi e 20 giorni per oltraggio a pubblico ufficiale, durante una perquisizione della polizia alla sede della Lega.
Onestamente il reato di Maroni è più leggero e diremmo “politico”, quindi perdonabile, ma forse era il meno adatto a essere indicato proprio come Ministro dell’Interno uno che aveva oltraggiato le forze dell’ordine… Continua »
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Settembre 22nd, 2009 Riccardo Fucile
CHIESTO DALLA CORRENTE DI FRANCESCHINI L’ANNULLAMENTO DI DUE CONGRESSI IN SEZIONI STORICHE DI GENOVA PER “EVIDENTI IRREGOLARITA’ NELLE PROCEDURE DI VOTO”… A SESTRI PONENTE FUORI DALLA PORTA DEL SEGGIO CONSEGNATE SCHEDE FAC-SIMILE CON LA CROCETTA SUL NOME DI BERSANI… “SCORRETTEZZA INACCETTABILE” E ADDIO “UNITA’ PROGRAMMATICA”
Tra un po’ bisognerà chiamare gli osservatori dell’Onu per garantire il corretto svolgimento delle votazioni per il congresso del Partito Democratico.
Sperando che nessuno piazzi un’auto bomba fuori dai seggi e che non emergano pacchi di schede prevotate come a Kabul.
L’anteprima che è andata in scena lo scorso fine settimana a Genova e che è stato ampiamente riportato dalle cronache locali non depone a favore della distensione, dell’unità programmatica e del “vogliamoci bene, comunque vada”.
Che è accaduto negli storici circoli di Sestri Ponente (542 iscritti) e Prà (156 iscritti)?
Secondo gli amici di Franceschini “fatti che rasentano il ridicolo, episodi gravi, contrari alle regole e al buon senso politico”.
Premesso che in Liguria, su 39 circoli scrutinati, finora Bersani è in testa con 1.243 voti, seguito da Franceschini con 987 e da Marino con 123, nella sezione di Sestri Ponente i risultati hanno visto prevalere Bersani con 204 voti, segue Franceschini con 36 e Marino con 28.
Ma secondo gli amici di Franceschini sarebbe successo di tutto: tempesta di sms agli iscritti per indicare di votare Bersani e, quel che in effetti sarebbe poco simpatico, “sono stati consegnati fuori dalla porta del seggio schede facsimile di voto con la crocetta sul nome di Bersani e del suo candidato locale”.
Giudicata “una scorrettezza inaccettabile” dai franceschiniani che aggiungono ” Non a caso, alle elezioni sia politiche che amministrative, la campagna elettorale si conclude il giorno prima. Continua »
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Settembre 22nd, 2009 Riccardo Fucile
SECONDO VARIE TESTIMONIANZE, UN ANNO FA L’ERRATA MANOVRA DI UNA MOTOVEDETTA DELLA GUARDIA COSTIERA AVREBBE CAUSATO LA MORTE DI 15 IMMIGRATI ….SULLO SPERONAMENTO CHE AVREBBE FATTO RIBALTARE IL BARCONE ORA INDAGA LA PROCURA DI MESSINA… IL CASO SEGUITO ANCHE DA “LE IENE”
Nel mare davanti alle coste siciliane vi sarebbero quindici morti, di cui l’opinione pubblica italiana non è stata mai informata.
Una strage tenuta appositamente nascosta, denunciata da una lettera anonima inviata sicuramente da un marinaio della motovedetta della Guardia Costiera che ha assistito al fatto.
Missiva ricca di particolari e foto allegate, spedita sia alla Procura di Messina che alla trasmissione “le Iene” di Italia Uno.
Il terribile fatto sarebbe avvenuto il 28 giugno 2008 quando, secondo la denuncia, 15 extracomunitari, somali ed eritrei, annegarono mentre l’equipaggio di una motovedetta della Guardia costiera tentava di soccorrerli.
Un errore nella manovra di abbordaggio avrebbe causato la strage, provocando il ribaltamento del barcone.
Il racconto contenuto nel testo della lettera è stata confermata dai superstiti del naufragio che si trovano ancora chiusi nei centri di accoglienza dell’isola di Malta, dove furono trasferiti subito dopo la tragedia.
Secondo il portavoce del Ministero dell’Interno maltese, i superstiti avrebbero raccontato quello che realmente accadde e la causa della morte per annegamento di diversi loro compagni.
Più in dettaglio hanno confermato all’inviato de “le Iene” che il 28 giugno, dopo aver vagato per giorni in mare sul barcone, furono avvistati e soccorsi da una motovedetta italiana. Continua »
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Settembre 21st, 2009 Riccardo Fucile
IL GOVERNO PER QUADRARE I CONTI DA’ IL VIA LIBERA ALLE NUOVE VIDEOLOTTERY, CON SALE FINO A 150 MACCHINETTE….PER IL GRATTA E VINCI NUOVI 10.000 PUNTI VENDITA, CI SARA’ LA LOTTERIA ANCHE AL SUPERMERCATO…UN’INVASIONE DI SCOMMESSE PER RUBARE I SOLDI AI PIU’ DEBOLI
Il piatto dei conti pubblici piange e il Ministero dell’Economia, attraverso i Monopoli di Stato, si prepara ad un’offensiva senza precedenti nel campo dei cosiddetti “giochi di intrattenimento”, un settore in cui in tempi rapidi è possibile reperire “soldi freschi”, quei pochi che rimangono nelle tasche di tanti italiani.
Al governo non viene certo in mente di riscuotere i 90 miliardi che le concessionarie di slot machine, in base a una sentenza della Corte dei Conti, devono restituire allo Stato, avendo evaso il fisco, anzi si era tentato di fare passare una sanatoria occulta per ridurre al minimo la multa. Operazione andata male per ora grazie all’intervento di pochi giornali che avevano denunciato il tentativo di insabbiare il debito dei concessionari, molti dei quali legati ai partiti politici.
La riscossione dei 90 miliardi rimane “congelata” e presto vedrete sarà condonata in altra forma, eppure sarebbe un’entrata pari ad almeno tre finanziarie, che permetterebbe di sistemare i conti dello Stato.
In compenso ecco la novità : arriveranno Gratta e Vinci a pioggia, jackpot stellari con le slot machines di nuova generazione, roulette, fiches e croupier su internet, persino il resto del supermercato da “reinvestire” subito in nuove scommesse. Continua »
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